P&a Legal ha avviato una propria presenza in Iran tramite l'associazione professionale Persia Primo Consulting, iniziativa di cui fanno parte alcuni studi di commercialisti aderenti al network Acb Group e lo studio Amereller, con cui P&a ha siglato una partnership.
La practice legale è seguita da Francesco Petrucciano, che agisce quale local partner presso la sede di Teheran dello studio.
P&A Legal punta sull'Iran
Spinelli diventa managing partner di Pavia Harcourt

Passaggio del testimone in Pavia & Harcourt LLP. Dopo tre anni da co-managing partner al fianco di George Pavia e Jordan Ringel, Giovanni Spinelli (in foto), secondo quanto risulta a legalcommunity.itè diventato l'unico managing partner dello studio fondato nel 1951 a New York.
Spinelli è membro del dipartimento di diritto commerciale e societario dello studio, si occupa di societario, real estate e corporate con un focus particolare nel lusso. Assiste di frequente società italiane ed europee nelle fasi di avvio e sviluppo della loro presenza commerciale negli Stati Uniti e, in qualità di capo del dipartimento di fashion Law, affianca su base regolare clienti del mondo della moda.
Spinelli è nato a Londra e ha frequentato il proprio corso di studi in USA, Svezia, Inghilterra ed Italia. Si è laureato nel 1991 presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Firenze, conseguendo il proprio Master of Laws nel 1994 presso la Yale Law School.
Gli advisor dell'investimento di Synergo in Tosotec

Lombardi Molinari Segni ha assistito Synergo Sgr in un'operazione in virtù della quale quest'ultima, per conto del fondo d'investimento chiuso Sinergia II, ha acquisito una partecipazione nel capitale di Toscotec, operante nel campo della progettazione e costruzione di macchinari, impianti e componenti per cartiere e industrie similari.
Lo studio ha agito un team composto dal partner Renato Bocca (in foto), coadiuvato da Chiara Biella e Pietro Ferretti.
Mazzoni Regoli Cariello Pagni, con Duccio Regoli, Nicola Ferrini e Lorenzo Nizzi, ha assistito Alessandro Mennucci (presidente e amministratore delegato di Toscotec) e gli altri membri della famiglia Mennucci che hanno ceduto parte delle proprie partecipazioni allo Spv costituito da Synergo per l'operazione. La maggioranza del capitale di Toscotec continua a fare capo alla famiglia Mennucci.
Synergo è stata assistita inoltre da Ciro Cornelli, name partner di Cornelli Gabelli, per gli aspetti fiscali; da PricewaterhouseCoopers per gli aspetti finanziari e contabili e da Poyry per gli aspetti di business e mercato. La famiglia Mennucci è stata assistita anche da Ethica Corporate Finance in qualità di advisor finanziario, con l’amministratore delegato Cosimo Vitola e Giorgio Carere.
Rampf è head del German Desk di Studio Internazionale

Studio Internazionale ha nominato l’avvocato RA Marco Rampf (nella foto) - che mantiene la propria boutique legale italo-tedesca RAMPF§LEGAL - head per la cura e lo sviluppo del proprio German Desk.
Con la collaborazione diRampf, avvocato abilitato all’esercizio della professione forense sia in Italia che in Germania, Studio Internazionale intende incrementare la propria attività di assistenza e consulenza nel diritto commerciale e societario internazionale rivolgendosi direttamente ai clienti corporate provenienti dai Paesi di lingua tedesca.
Cutolo Esposito per la privacy di Postetributi
Cutolo Esposito, con un team composto dai partner Daniele Cutolo e Antonio Esposito e dall'of counsel Rosaria Petti, ha assistito Postetributi – società consortile del gruppo Poste Italiane - nel processo di rinnovamento della privacy policy aziendale.
Per Postetributi è intervenuto l'amministratore delegato Diego Cardillo.
Santa Maria e Greenberg Traurig con Amazon per Nice

Santa Maria Studio Legale Associato con i partner Luigi Santa Maria (nella foto allegata), Pietro Caliceti e Luigi Fontanesi, insieme allo studio statunitense partner strategico Greenberg Traurig, ha assistito Amazon Web Services nell’acquisizione di Nice, società informatica con sede ad Asti.
Nice, fondata nel 1996 e specializzata nella produzione di software dedicati in particolare a progetti di ingegneria ad elevate prestazioni, continuerà a operare con il proprio marchio, in collaborazione con Amazon Web Services, società leader mondiale nel cloud computing.
Con questa acquisizione, prosegue nel 2016 l’attività del team corporate m&a dello studio Santa Maria, che nel corso del 2015 ha seguito 9 operazioni straordinarie al fianco di clienti operanti nei settori dei servizi di intrattenimento, bancario e finanziario, manifatturiero, alimentare, degli hotel di lusso e delle apparecchiature mediche di alta tecnologia.
Nove law firm creano un'associazione di italian desk

Un network di studi legali internazionali e indipendenti che sia un collegamento per i clienti italiani, ma anche stranieri, con il resto del mondo. Si presenta così l'associazione degli Italian desk legali indipendenti, che nascerà ufficialmente il prossimo 10 giugno a Milano, con la firma dell'accordo tra le nove law firm coinvolte: Bartolome & Briones proveniente dalla Spagna, Bonn Steichen & Partners dal Lussemburgo, Atkp dalla Russia, Grm dall'Inghilterra, Wkb dalla Polonia, Gwa dalla Cina, Racine dalla Francia e le due new entry Df da Malta e Floris Litta Di Pietto Fabbro dalla Svizzera.
La decisione è stata infatti presa nel secondo incontro tra gli studi che si è tenuto a Milano lo scorso 17 febbraio, dopo quello conoscitivo che si è svolto a settembre 2015 all'Expo.
Si è trattato di un incontro «decisivo», ha detto Domenico di Bisceglie, partner di Wkb e fra i promotori dell'iniziativa, in cui c'è stato un «confronto di idee e di soluzioni pratiche su come far nascere concretamente l'associazione. Siamo rimasti sorpresi di come sia stato facile trovare un accordo su tutti i temi più importanti, dalle finalità alle best practices, fino alla road map che ci porterà alla creazione vera e propria di questo network». L'unica indecisione, aggiunge, è stata quella relativa al nome e del logo, «che saranno presentati il giorno della firma».
Prima del 10 giugno, il prossimo step è ora la creazione di «gruppi di lavoro» che cureranno lo statuto, il codice etico e il piano di marketing e che li sottoporranno ai consigli di ogni singolo studio prima dell'approvazione finale. «Ogni associato avrà il suo compito – aggiunge di Bisceglie – vogliamo che la struttura sia leggera, non avremo una sede fissa o risorse solo per l'associazione, ma l'attività sarà basata sui contenuti presentati dagli associati, che a turno si occuperanno di organizzare e gestire le iniziative». In questo modo è possibile «abbattere i costi di gestione» che quindi sono «limitati alla partecipazione agli eventi», sottolinea l'avvocato.
Ma quale saranno le finalità e le attività di questo network? «Tutto ciò che può aiutare il business e i nostri clienti» quindi «lo scambio reciproco di informazioni» sui servizi prestati da ciascuno studio e sulle opportunità in ogni Paese rappresentato, ma anche attività di marketing coordinate e modalità comuni di gestione e presentazione de i clienti.
L'ambizione è quella di «essere un "hub" culturale legale e offrire un servizio ai nostri clienti che non va in contrasto con quello degli studi italiani». Gli studi partecipanti, sottolinea il legale, «non si occuperanno di diritto italiano all'estero ma diritto nazionale, e naturalmente internazionale, ciascuno nel proprio Paese». Questo perché «non vogliamo essere competitor dei colleghi italiani, ma anzi siamo aperti a collaborazioni qualora fosse necessario con clienti italiani».
Quanto alle best practices, gli studi hanno deciso le tariffe da applicare e la divisione degli onorari, le responsabilità e le modalità di preselezione degli studi associati, che dovranno avere determinati requisiti. Fra questi il massimo di una sede all'estero, efficienza e customer care eccellente, l'italianità, quindi «la conoscenza della lingua italiana e della nostra cultura economico-finanziaria». La rete, in ogni caso, vuole essere inclusiva: «Svolgeremo attività mirate per espandere la partecipazione e non escludo che il giorno della firma potremmo avere altri due partecipanti in più», aggiunge.
La presentazione ufficiale, dunque, si svolgerà durante il prossimo incontro, e organizzato dallo studio francese Racine. A fine anno è poi previsto un terzo appuntamento, nel quale verranno presentati dei lavori svolti dagli studi, quali pubblicazioni e ricerche.
Ip&Tmt Awards, un primo bilancio dal lancio del voto

A poco più di una settimana dal lancio del voto online, il primo step di un percorso che si concluderà il 9 maggio 2016con la proclamazione dell'eccellenza legale italiana nel mondo del diritto della proprietà intellettuale e in quella del tmt, inizia a prendere forma il trend sulle preferenze attribuite ai maggiori players del mercato inclusi nelle categorie.
Ricordando che è possibile votare fino al 29 febbraio, possiamo già fare un primissimo bilancio.
Nella categoria studio dell'anno Ip, i più votati, ad oggi, sono (in ordine alfabetico) DLA Piper, LCA e Simmons & Simmons. In quella di avvocato dell'anno stanno invece emergendo (in ordine alfabetico di studio) Gualtiero Dragotti di DLA Piper, Giovanni Ghirardi di Hogan Lovells e Luca Trevisan di Trevisan & Cuonzo.
Nei marchi e brevetti, Hogan Lovells, N&G Legal e Osborne Clarke sono gli studi con il maggior numero di preferenze. Tra i professionisti attivi nella materia, i più votati sono Gualtiero Dragotti di DLA Piper, Fabio Boscariol De Roberto di N&G Legal e Camilla Manfredi di Roedl & Partner.
In testa nel diritto d'autore troviamo momentaneamente Dike Legal, Mila Legal - Mina Lanfranconi e NCTM. Per quanto riguarda i professionisti abbiamo Maria Francesca Quattrone di Dike Legal, Gianluca De Cristofaro di LCA e Lorenzo Attolico di NCTM.
Nel Design stanno emergendo Bird & Bird, IP Law Galli e Orsingher Ortu. Cesare Galli di IP Law Galli, Luigi Mansani di Hogan Lovells e Fabrizio Sanna di Orsingher Ortu sono i più votati tra gli avvocati.
Bird & Bird, IP Law Galli e Simmons & Simmons sono gli studi con il maggior numero di voti nella categoria Life sciences. Roberto Valenti di DLA Piper, Diego Rigatti di Osborne Clarke e Laura Orlando di Simmons & Simmons sono i nomi che spiccano tra i professionisti.
Bird & Bird, Hogan Lovells e R&P Legal in vetta nel diritto della pubblicità. Tra gli avvocati emergono Massimiliano Mostardini di Bird & Bird, Gianluca De Cristofaro di LCA e Federico Ferrara di Osborne Clarke.
Bana Avvocati Penalisti, DLA Piper e R&P Legal gli studi più votati nella categoria penale. Tra i penalisti, i preferiti del web al momento sono Antonio Bana di Bana Avvocati Penalisti, Francesco Sbisà di BonelliErede e Paola Severino.
Nella categoria studio dell'anno Tmt, DLA Piper, LCA e Orsingher Ortu sono al momento in testa. I professionisti preferiti nella stessa categoria sono Giangiacomo Olivi e Giulio Coraggio di DLA Piper, Gianluca De Cristofaro di LCA e Marco Berlini di Hogan Lovells.
L'Information technology vede in cima Hogan Lovells, Roedl & Partner e Trevisan & Cuonzo. Andrea Messuti di LCA, Marco Berlini di Hogan Lovells e Edoardo Tedeschi di Osborne Clarke risultano i dominatori nella stessa categoria dedicata ai professionisti.
BonelliErede, NCTM e Mila Legal - Mina Lanfranconi emergono nella categoria Media. Per quanto riguarda i professionisti, invece, abbiamo Giulio Coraggio e Giangiacomo Olivi di DLA Piper, Elisabetta Mina di Mila Legal e Marco Consonni di Orsingher Ortu.
Nel settore Telecommunications, NCTM, Orsingher Ortu e Portolano Cavallo gli studi con più voti. Alessandro Boso Caretta di DLA Piper, Rocco Panetta di NCTM e Giorgio Mariani di Simmons & Simmons i preferiti tra gli avvocati attivi nella materia.
Bird & Bird, NCTM e Roedl & Partner i più votati nella categoria Privacy. Tra i professionisti, troviamo Giulio Coraggio di DLA Piper, Gianluca De Cristofaro di LCA e Camilla Manfredi di Roedl & Partner.
Nell'ultima categoria, quella dedicata alle società di filing, i più votati ad oggi sono Dragotti e Associati, Jacobacci & Partners e Torta.
K&L nomina 50 partner. Vittorio Salvadori di Wiesenhoff per la sede di Milano

Lo studio legale K&L Gates ha nominato di recente 50 nuovi partner che saranno effettivi a partire dal 1 marzo 2016 e che provengono da tutti e quattro i continenti in cui lo studio è attivo. Per l'Italia è stato promosso alla carica di partner l'avvocato Vittorio Salvadori di Wiesenhoff (nella foto) che opera nella sede di Milano. L'avvocato è specializzato nei settori tax, m&a, private equity, real estate, restructuring.
Oltre a Vittorio Salvadori di Wiesenhoff, K&L Gates ha nominato partner anche Grace Fan-Delatour per la sede di Pechino; Anja Rösch nell'ufficio di Berlino; Lindsay Bishop, David Christensen, Jennifer Janeira Nagle, e Phi Lan Tinsley nella sede di Boston; Jennifer Thiem e Brian Wildstein a Charleston; Patrick Rogers per la sede di Charlotte; Lauren Donahue, Nolan Hubbard, e Benjamin Weed per Chicago; Desiree Moore a Doha; Jonathan Hoff e David Sweeney per l'ufficio di Huston; Feroze Abbas, Rajeev Joshi, e Andrew Massey nella sede di Londra; Christina Goodrich per Los Angeles; Steven Wulff per l'ufficio di Melbourne; Stephanie Moot a Miami; George Barbatsuly, Alba Lamparello e Loly Tor a Newark; Caitlin Blanche, Frank Dworak e Brent Johnson per Orange County; Jackson Ho per l'ufficio di Palo Alto; Claude-Étienne Armingaud per la sede di Parigi; David Fusco a Pittsburgh; Suzanne Allaire e Camden Betz a Raleigh; Darlene Davis per l'ufficio Research Triangle Park; Jocelyn Belloni, Sonia Gioseffi e Rikki Sapolich a San Francisco; J. Timothy Hobbs, Naomi Ogan e Ankur Tohan a Seattle; Cindy Hong a Shanghai; Ashish Chugh a Singapore; Lucy Williams a Sydney; Rafal Morek e Patrycja Zawirska a Varsavia; Karishma pagina, Lauren Pryor, Sandra Safro, e Nicole Trudeau a Washington.
Casi pratici: escrow a servizio di operazioni corporate e banking
“Escrow” è tradotto di solito come deposito in garanzia. In effetti, il deposito di valori mobiliari può essere utilizzato a garanzia dell’adempimento di obbligazioni di qualsivoglia natura e in qualsiasi fase della negoziazione tra le parti. Numerose le applicazioni dell’istituto anche nell’ambito delle operazioni corporate e banking.
Analogamente alle vendite immobiliari, anche nella compravendita di partecipazioni o nella cessione d’azienda, le parti vedono rafforzarsi la propria tutela grazie al deposito in garanzia del corrispettivo.
Cautela quanto mai opportuna, prima del closing, ad esempio per consentire la verifica della consistenza reale dei cespiti aziendali coinvolti nell’operazione e per verificare l’incidenza sugli stessi delle passività. O anche dopo il closing, in attesa del verificarsi di determinate condizioni, oggetto imprescindibile della negoziazione delle parti.
Il contratto di escrow può essere adoperato come garanzia della garanzia: si pensi al deposito in garanzia dei titoli oggetto di pegno. Al depositario sarà richiesto, in questo caso, un adempimento ulteriore, ovvero l'emissione di certificati, sostitutivi dei titoli oggetto di pegno, che consentano l’esercizio dei diritti sociali.
Milano Notai
via Manzoni, 14 - Milano


Lms, Legance e Nctm per l'ingresso di Hat in Luxy

Nuova acquisizione per il private equity Hat, che effettua l'undicesima operazione di investimento con l'ingresso nel capitale di Luxy, società con sede a Lonigo (Vicenza), attiva nella produzione e commercializzazione di sedie di design. Hat, guidata dal presidente Nino Attanasio e dall'amministratore delegato Ignazio Castiglioni, ha affiancato, in un'operazione di management buyout per rilevare il 100% della società, nove manager chiave di Luxy (riuniti nella società DTL), guidati dal presidente e amministratore delegato Libero Gregoletto.
Nell'ambito dell'operazione, Hat è stata assistita dallo studio legale Lms coordinato dall'avvocato Giovanni Gomez (nella foto), Kpmg (due diligence) e Cassiopea Partners (advisor finanziario). Il debito a sostegno dell'acquisizione è stato erogato da Banca Monte dei Paschi di Siena. Il management è stato assistito da Legance con un team formato da Andrea Botti e Elisa Pizziconi. I venditori sono stati affiancati da Nctm e da Ethica Corporate Finance (advisor finanziario).
Gop con Hitachi per difendere il prezzo dell'opa Sts al Tar

Sono il socio Antonio Lirosi (nella foto) assieme a Marco Martinelli e Ilaria Monorchio, gli avvocati di Gianni Origoni Grippo Cappelli incaricati di difendere nel ricorso proposto al Tar Lazio il prezzo dell'opa lanciata da Hitachi su Ansaldo Sts e che, invece, la Consob ha rivisto al rialzo: 9,50 euro contro 9,899.
Il gruppo giapponese, che Gop ha assistito nell'operazione Ansaldo (si veda l'articolo), ha depositato il ricorso alla II sezione quater del Tar del Lazio e punta a ottenere l’annullamento della decisione della Consob con la contestuale sospensione degli effetti prodotti dalla decisione dell’Autorità «anche alla luce dei gravi e irreparabili danni che il provvedimento, medio tempore, arrecherebbe» al gruppo.
Nel ricorso, inoltre, Hitachi non si limita solo a chiedere un intervento contro il provvedimento della commissione, ma cita l’Authority per il risarcimento del danno «ingiustamente determinato» dalle sue decisioni e accusa la commissione di «poca dimestichezza» con le prassi negoziali dal momento che, a detta di Hitachi, confonde «valore» e «prezzo» dell’asset in questione.
5LEX al fianco di United Ventures

Lo studio Craca Di Carlo Guffanti Pisapia Tatozzi & Associati (5Lex) ha assistito United Ventures nell’ottenimento dell’autorizzazione dalla Banca d’Italia di una sgr società di gestione del risparmio e di una sicaf etero-gestita di Venture Capital. Il team dello studio è stato guidato da Francesco Di Carlo (nella foto) e composto da Giorgio Bobba.
Si tratta di una delle prime sicaf istituite in Italia, a seguito dell’introduzione nell’ordinamento italiano delle disposizioni che consentono la costituzione di fondi di investimento alternativi chiusi in forma societaria. United Ventures, nata come holding d’investimento e trasformatasi in sicaf a seguito del recepimento della Aifmd in Italia, è stata fondata nel 2013 da Paolo Gesess e Massimiliano Magrini ed effettua investimenti early stage di Venture Capital, con focalizzazione sulle tecnologie digitali. A seguito del completamento della sottoscrizione di un aumento di capitale che avverrà nei prossimi giorni da primari investitori istituzionali, le masse in gestione ammonteranno a oltre 70 milioni di euro.
Ufficiale: Martino entra in Dla Piper

Come anticipato da legalcommunity.it, lo studio legale DLA Piper rafforza il suo dipartimento litigation & regulatory con l'ingresso dell'of counsel Antonio Martino, che si occuperà principalmente di diritto penale e di compliance. L'avvocato. Martino proviene dall'Agenzia delle entrate, dove ha ricoperto negli ultimi 6 anni il ruolo di capo dell’ufficio centrale per il contrasto agli illeciti fiscali internazionali (Ucifi). Ha preso parte ai lavori della commissione ministeriale in materia di auto-riciclaggio ed è stato uno degli ideatori del programma nazionale di voluntary disclosure.
Precedentemente, quale ufficiale superiore della guardia di finanza, ha comandato, per oltre dieci anni, la sezione di polizia giudiziaria della procura della Repubblica di Milano prendendo parte indagini alle più importanti a livello nazionale.
Portolano Cavallo: Foco e Gambini nominati counsel

Crescita interna per Portolano Cavallo, che annuncia la nomina a counsel degli avvocati Tommaso Foco (nella foto) e Luca Gambini.
Tommaso Foco collabora con Portolano Cavallo dal 2012 e, nel nuovo ruolo, continuerà ad essere responsabile del settore “ristrutturazioni e crisi d’impresa”. L'avvocato si occupa di procedure concorsuali e preconcorsuali, delle ristrutturazioni societarie, nonché, in particolare, di operazioni di M&A riguardanti società in crisi. Foco è stato presidente della commissione ‘Insolvency law’ all’interno di Aija – Association international des jeunes avocats e partecipa attivamente ai lavori di Insol Europe ed Iba.
Luca Gambini collabora con Portolano Cavallo dal 2007, dalla pratica legale forense. Si occupa di diritto societario e, in particolare, di operazioni straordinarie cross border per operatori industriali nonché fondi di private equity e venture capital. Attualmente sta svolgendo un periodo di secondment nella sede di New York di un primario studio legale internazionale.
Silvia D'Alberti in Gattai nuova socia responsabile del dipartimento Antitrust

Come anticipato da legalcommunity.it, Gattai Minoli Agostinelli & Partners amplia i propri servizi offerti alla clientela corporate e finanziaria, con l’apertura del nuovo dipartimento Antitrust guidato da Silvia D’Alberti (nella foto).
Con l’ingresso dell'avvocata i soci dello studio salgono a 21.
Silvia D’Alberti proviene da Allen & Overy, dove, per molti anni, è stata partner e responsabile del dipartimento Antitrust. Prima di approdare da Allen & Overy, ha lavorato per cinque anni presso l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, anche come condirettrice della Direzione Istruttoria Energia. La professionista, riconosciuta sia a livello italiano che europeo nel settore del diritto della concorrenza e della tutela del consumatore, guiderà un team che avrà sede a Roma, di cui faranno parte anche professionisti come Fabiana Campopiano e Claudia Cattarin, che hanno lavorato con Silvia nella sua precedente esperienza professionale.
Il nuovo dipartimento Antitrust si aggiunge a quello Tax, guidato da Eugenio Romita, Labour, guidato da Lorenzo Cairo e IP/IT, guidato da Licia Garotti, che lo studio ha recentemente costituito per rafforzare e completare la gamma di servizi legali offerti in modo integrato ai propri clienti.
«Siamo particolarmente onorati e felici che una professionista dello spessore tecnico e umano di Silvia D’Alberti – ha affermato Bruno Gattai, Socio fondatore dello Studio – abbia deciso di unirsi a noi, apportando un contributo di eccellenza in un’area cruciale e delicata per le operazioni straordinarie nazionali e soprattutto transnazionali seguite dallo Studio.” "Sono molto felice – ha affermato Silvia D’Alberti - di entrare a far parte di uno studio di eccellenza, dinamico e coeso che in pochi anni e' stato capace - grazie a professionisti di grande talento - di affermarsi sul mercato e, al contempo, ampliare lo spettro dei servizi offerti ai clienti con intelligente progettualità”.
Nctm e Russo De Rosa con Alcedo per la maggioranza di Exa

Alcedo Sgr inaugura il nuovo Fondo Alcedo IV e investe 11 milioni di euro con l’ingresso in maggioranza nel capitale sociale di EXA Group, società attiva nel mercato dei General Contractor per la realizzazione di punti vendita retail nel settore luxury/fashion, con un fatturato consolidato di circa 55 milioni. I manager fondatori di EXA Group mantengono un forte commitment rimanendo in possesso del restante 45% della società e confermando un pieno coinvolgimento nella gestione dell’azienda.
L’operazione per Alcedo è stata seguita dai partner Franco Valvasori e Marco Guidolin. Alcedo è stata assistita da Fineurop Soditic in qualità di advisor finanziario e dallo studio Nctm che, con un team formato da Pietro Zanoni, Lucia Corradi ed Eugenio Siragusa, si è occupato dei temi legali. Kpmg e lo studio Russo De Rosa e Associati si sono occupati rispettivamente delle due diligence finanziarie e fiscali. Per Russo De Rosa hanno agito Leo De Rosa (nella foto), Manfredi Luongo e Erika Cucco. Bain & Company si è occupata dell’analisi commerciale e del mercato di EXA Group. I fondatori di EXA sono stati assistiti da BonelliErede e dallo studio di consulenza aziendale Luca Benvenuti. L’operazione è stata finanziata da Carifirenze e UBI Banca. Banca IMI ha agito in qualità di Banca Agente ed Arranger. Le banche finanziatrici sono state assistite da Simmons & Simmons con il socio Davide D'Affronto affiancato da Ilaria Griffo e Cettina Merlino.
Per Alcedo Sgr si tratta del primo investimento del nuovo Fondo Alcedo IV, che ad oggi ha raccolto 176 milioni su un target di first closing di 90 milioni di euro. Alcedo sosterrà EXA Group nella propria strategia di espansione commerciale con l’apertura di nuove filiali, acquisizioni strategiche in altri Paesi e l’ingresso in settori adiacenti con l’obiettivo di replicare il modello di business in altri mercati. EXA Group intende, inoltre, rafforzare l’organizzazione con nuovi innesti manageriali che consentano al gruppo di supportare adeguatamente l’ambizioso percorso di crescita.
Paradigma – Law & Strategy nel network di Cathay Associates

Lo studio Paradigma – Law & Strategy aderito a Cathay Associates. Cathay Associates è un network internazionale di studi legali fondato dallo studio legale cinese Cathay Associates Kejie. A oggi, il network Cathay Associates conta 21 studi legali presenti in Cina, Malesia, Slovacchia, Romania, Ungheria, Moldavia, Argentina, Cipro, Portogallo, Francia, Montenegro, Repubblica Ceca, Kosovo, Bulgaria, Albania, Austria, Polonia e Croazia.
«L’adesione del nostro studio a Cathay Associates rappresenta un milestone importantissimo nel nostro percorso di internazionalizzazione», dice Massimo Donna (nella foto) senior partner della sede di Milano di Paradigma – Law. «E’ un passo che ci permetterà di intercettare con ulteriore efficacia i clienti corporate cinesi e, al contempo, di assistere direttamente – e attraverso i membri del network – gli sforzi di iniziazione e consolidamento delle operazioni internazionali da parte della nostra clientela italiana».
Entro la fine del 2016, il numero di studi legali aderenti al network dovrebbe arrivare a 40.
Pedersoli, Ugoccioni, Santa Maria e Dla per la riqualificazione di Portello

Lo studio Pedersoli e Associati con un team composto da Francesco Marena, of counsel, Elio Marena, equity partner (nella foto) e Alessandro Ronchini, associate, ha assistito Fondazione Fiera Milano nella negoziazione e sottoscrizione degli accordi con Vitali Spa per la realizzazione del progetto “Milano Alta” nell’ambito della riqualificazione dell’area del Portello.
Per gli aspetti amministrativi e urbanistici la Fondazione si è avvalsa di Tiziano Ugoccioni, dell’omonimo studio. Vitali è stata assistita quanto agli aspetti contrattuali da Federico Barbàra, entrato recentemente in Santa Maria per coordinare e potenziare la practice di real estate, anche nell'ambito della storica partnership dello studio con Greenberg Traurig Llp.
Dla Piper ha seguito la negoziazione per i profili urbanistici e la fattibilità dell'operazione di trasformazione immobiliare con un team composto dal partner Guido Inzaghi e dall'associate Simone Pisani.
Si prescrivono in 5 anni tutti i canoni e i sovra canoni per le derivazioni idroelettriche
La recente sentenza TSAP 22/16 ha fatto il punto su un tema che interessa tutti i produttori idroelettrici, stabilendo che sono sottoposti a prescrizione quinquennale (e non alla più lunga prescrizione decennale) non solo i canoni per l’uso delle acque ma anche i sovracanoni destinati sia agli enti rivieraschi che ai bacini imbriferi montani ponendo fine a una incertezza – e anche a una differenziazione di trattamento – pregiudizievole per gli interessi della categoria. Il settore è stato infatti tradizionalmente caratterizzato da una certa inattività (spesso dipendente da problemi organizzativi) dei Comuni rivieraschi e dei BIM, che hanno talora indirizzato richieste di sovra canoni arretrati risalenti a molti anni prima. Il Tribunale Superiore delle Acque (confermando nella sostanza gli esiti cui era già pervenuto il TRAP in primo grado) ha in definitiva riconosciuto che canoni e sovracanoni (inclusi quelli rivieraschi per i quali una precedente sentenza risalente al 1985 aveva invece statuito la durata decennale della prescrizione), ancorché istituiti per rispondere a finalità diverse, condividono tuttavia l’identica natura di prestazione periodica e, per tale ragione, sono regolati dall’art. 2984, n. 4 cod civ., che fissa in 5 anni la durata del termine prescrizionale.
Soddisfatti gli avvocati Mario Bucello e Simona Viola, per i quali «la decisione ha un condivisibile effetto semplificante per i produttori, che ora sanno di non essere tenuti a corrispondere nessuno dei canoni e sovra canoni correlati alle loro derivazioni che non siano stati chiesti nei cinque anni precedenti. Cavilloso e ingiustificato sarebbe stato postulare una diversificazione di regimi oggettivamente incomprensibile e priva di ragionevoli giustificazioni. La certezza è sempre un vantaggio per il mercato e la minor durata del termine contribuisce certamente alla stabilizzazione dei bilanci delle imprese e al consolidamento delle situazioni e delle aspettative».