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Cintioli vince al Tar per il gasdotto in Puglia di TAP AG

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Il Tar Lazio ha respinto i ricorsi proposti dalla regione Puglia e dal comune di Melendugno volti all’annullamento del provvedimento di autorizzazione al progetto. LosStudio Cintioli & Associati, boutique legale altamente specializzata nell’ambito del diritto amministrativo e di quello pubblico in generale, ha ottenuto davanti al Tar Lazio due pronunce favorevoli nell’ambito della vicenda concernente la realizzazione di un’infrastruttura energetica strategica per conto di Trans Adriatic Pipeline AG.

Più nel dettaglio il professor Fabio Cintioli (nella foto) dello Studio Cintioli & Associati, insieme agli avvocati Luca Alberto Clarizio, Marco Lancieri e Francesco Cantobelli dello studio Nextlaw di Bari, ha assistito con successo TAP AG nell’ambito di due ricorsi proposti dalla regione Puglia e di un terzo ricorso proposto dal comune di Melendugno, avverso i provvedimenti di autorizzazione alla realizzazione del gasdotto che trasporterà il gas naturale proveniente dall'Azerbaijan attraverso l'Adriatico e approderà in Puglia.

Con due distinte sentenze, il Tar Lazio ha respinto i ricorsi dei predetti enti territoriali, riconoscendo la legittimità dei provvedimenti autorizzativi del gasdotto TAP, tanto con riferimento alla valutazione della compatibilità ambientale dell’opera, quanto con riferimento al procedimento seguito dalle Autorità per l’adozione degli stessi; inoltre, il Tar Lazio ha escluso che il terminale di ricezione del gasdotto sia soggetto all’applicazione della cosidetta normativa Seveso.

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LabLaw apre a Bari

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Dopo la recente apertura della sede di Napoli nel dicembre dello scorso anno, Lablaw prosegue la propria strategia di diffusione territoriale. Lo studio sbarca a Bari con una nuova sedeche sarà guidata dall’avvocata Serena Botta (nella foto) in qualità di managing partner. Botta sarà coadiuvata dagli avvocati Vittorio Pondrelli, Maria Carella e Giovanni Pansini. L'avvocata è anche socia dello studio Botta di Trani, storica insegna nel mercato giuslavoristico del Nord Barese che continuerà a operare autonomamente.

La partnership mira ad espandere il pacchetto di clientela. E i professionisti si moveranno insieme per acquisire nuovi clienti.

«L’apertura della nuova sede di Bari – commenta Luca Failla co-fondatore di LabLaw - fa parte della strategia di sviluppo capillare da anni perseguita dallo studio. Pertanto anche alle aziende e agli imprenditori della Puglia, lo studio offrirà un’assistenza qualificata e servizi di alta professionalità ritagliati su misura sulle specificità delle imprese del territorio pugliese». «La decisione di essere presenti anche a Bari rappresenta un ulteriore passo nella strategia di sviluppo dello studio che, rinforzato dall’andamento positivo delle attività, – aggiunge Francesco Rotondi co-fondatore di LabLaw - ha deciso di proseguire la propria espansione territoriale, puntando su un team di avvocati giovani e preparati, in grado di riflettere al mercato le nostre metodologie di lavoro, l’approccio, i valori e le ambizioni del nostro studio».

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Knowles si ritira da Dla Piper

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Che in Dla Piper fosse finita un'epoca, si era capito da tempo. L'ultimo capitolo del vecchio corso è l'uscita di Nigel Knowles. L'avvocato si ritirerà dal ruolo di global co-chairman e senior partner di Dla Piper a partire dal prossimo 30 aprile. Knowles, in Dla da 38 anni, si ritirerà anche dal ruolo di partner in data 30 giugno, pur continuando la sua attività di consulente per lo studio.

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Simbula con Buzz My Videos per Maketag

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L’avvocato Massimo Simbula dello studio legale Simbula ha assistito la società inglese Buzz My Videos Limite, della ex di YouTube, Paola Marinone, nella acquisizione della startup innovativa italiana Maketag srl di Cagliari. Il valore dell'operazione non è stato reso noto. Del resto, Maketag è una startup giovane, con meno di due anni di vita.
Buzz My Videos, due anni fa, aveva ricevuto un primo finanziamento da 2,5 milioni di euro da United Ventures, che probabilmente è stato strategico anche per l'acquisizione di MakeTag.

Strategie professionali, a tutto tax!

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C'è grande fermento sotto il cielo dei fiscalisti italiani. Protagonisti di un settore in grande espansione, di un comparto che è diventato strategico per gli studi multidisciplinari ma che continua a essere dominato soprattutto dalle boutique specialistiche. Quella a cui assistiamo da mesi, ormai, è una corsa alla serrata dei ranghi che si combatte a colpi di lateral hire e spin off. E che sta cambiando radicalmente lo scenario competitivo di questo mercato che nell’ultimo anno ha mosso un fatturato di oltre 500 milioni per gli studi più attivi. Basti pensare che, nel 2015, il tax è risultato, subito dopo il corporate m&a, l’ambito di specializzazione in cui è stato reclutato il maggior numero di soci.

Un trend che si sta confermando in tutta la sua rilevanza anche in questo inizio di 2016. L’ultima operazione, in ordine di tempo, l’ha messa a segno il solito Dentons. Come preannunciato da MAG (si veda il numero 50 della nostra rivista) la base italiana della law firm internazionale guidata da Federico Suttiè in fase acquisitiva. E tra gli ultimi colpi di mercato messi a segno c’è stato proprio quello di un team di fiscalisti guidato da Andrea Fiorelli e proveniente da Norton Rose Fulbright. Di queste ore, invece, è l’arrivo di Gaetano Salvioli in Giovannelli e Associati. Pochi giorni prima, infine, su legalcommunity.it, è comparsa in anteprima la notizia dello spin off guidato da Ciro Cornelli e Massimo Gabelli dallo studio Morri Cornelli (divenuto Morri Rossetti) da cui è nata l’insegna Cornelli Gabelli e Associati e in cui sono confluiti, tra gli altri, Simone Borella e William Donati.

SPIN OFF
L’operazione che ha portato alla fondazione Cornelli Gabelli porta a cinque il numero degli spin off intercettati dai nostri radar negli ultimi due anni nella fascia più alta del mercato. Ad aprire le danze, a marzo 2014, infatti, è stata Paola Camagni ex partner dello studio tributario Deloitte che ha dato vita a Camagni e Associati con Erika Brambilla e Raffaele Correnti. Alla fine di quello stesso anno, poi, è arrivata l’ufficializzazione dell’uscita di Paolo Ludovici assieme ad altri professionisti (tra cui Laura Conidi, Andrea Prampolini, Stefano Tellarini, Michele Aprile e Luca Formica) da Maisto e Associati.
Lo studio Maisto, peraltro, non è stato il solo tra i grandi del settore a dover digerire uno spin off. Stessa sorte è toccata, qualche mese più tardi, a Miccinesi e Associati da cui si è staccata buona parte della sede romana che ha dato vita allo studio Puri Bracco Lenzi con i name partner Paolo Puri, Pietro Bracco e Guido Lenzi. E da ultimo è stato lo studio Tremonti Vitali Romagnoli Piccardi a dover fare i conti con l’uscita di due soci storici, nella propria sede romana: Giuliano Foglia e Christian Cisternino, i quali hanno creato la boutique Foglia Cisternino & Partners.

L’IMPATTO
Contrariamente a quanto accade in settori che tradizionalmente sono molto soggetti al fenomeno delle cosiddette “porte girevoli”, va notato che molti di questi spostamenti hanno avuto un impatto significativo sul perimetro del mercato e sul posizionamento dei diversi protagonisti del settore. Infatti, dalla loro nascita, molte di queste strutture hanno continuato a investire nel chiaro tentativo di strutturarsi in maniera da competere con i primi della classe. Si pensi a....

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Ashurst in una dismissione di Serenissima Partecipazioni

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Ashurst ha assistito Serenissima Partecipazioni S.p.A. (società controllata da A4 Holding S.p.A.) in una operazione straordinaria di cessione delle proprie partecipazioni in Serenissima SGR a La Centrale Finanziaria Generale.

Ashurst ha inoltre fornito assistenza in riferimento alla precedente complessa dismissione di partecipazioni e alla riorganizzazione degli investimenti di Serenissima Partecipazioni, conclusa a settembre 2015 con Argo S.p.A. (Gruppo Gavio), che si inserisce in un contesto più ampio di riorganizzazione dei cespiti e focalizzazione sul core business del Gruppo A4.

Il team di Ashurst è stato guidato dal partner Franco Vigliano (foto) e ha incluso gli associate Federica PerialeAndrea Semmola e il trainee Edoardo Bononi.

Allen & Overy con Vemedia nell’acquisizione di Stardea

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Allen & Overy ha assistito Versailles B.V., società olandese del gruppo Vemedia, specializzata nella produzione e commercializzazione di prodotti consumer health, nell’acquisizione dell’intero capitale sociale di Stardea S.r.l., società italiana attiva nel settore della distribuzione e commercializzazione di prodotti nutraceutici. Il team di Allen & Overy che ha assistito Versailles B.V. è stato guidato dal partner corporate Giovanni Gazzaniga (in foto) coadiuvato dagli associate Marco Muratore e Chiara De Luca, per gli aspetti di diritto societario, dal counsel Livio Bossotto coadiuvato dall’associate Claudio Chiarella per gli aspetti relativi al diritto del lavoro e dal senior associate Gian Luca Coggiola coadiuvato dall’associate Martina Gullino per gli aspetti di diritto bancario.

Carnelutti con Beckett Gas Inc nell’acquisizione di Worgas

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Carnelutti Studio Legale Associato, nelle persone dei soci Luca Arnaboldi, Alberto RittatoreVonwiller e Alexia Falco (nella foto), ha assistito Beckett Gas, società statunitense leader nel mercato dei bruciatori gas nell'acquisizione da parte di Beckett Gas International della Worgas Bruciatori che opera nel medesimo settore di mercato in Italia, UK e Nord America, attraverso le sue controllate Worgas Burners Limited (UK) e Worgas (US).

I soci venditori di Worgas Bruciatori, società fondata nel 1965 da Renzo Vecchi e Giuseppe Fogliani che progetta e produce sistemi di combustione in partnership con i più rinomati marchi a livello mondiale, sono stati assistiti dallo Studio Legale Nascimbene & Partners, con il partner Michele Nascimbene.

Con questa acquisizione, Worgas porta a Beckett Gas cinquant’anni d’esperienza nella tecnologia dei bruciatori avanzati per la realizzazione di prodotti ad alta efficienza e basse emissioni e un portafoglio clienti mondiale. Beckett Gas, costituita nel 1988, è una delle società della Famiglia Beckett fondata da Reginald W. Beckett nel 1937. La partnership tra le società offrirà servizi a clienti a partire dalle cinque sedi produttive e dai laboratori avanzati che operano nella combustione del gas negli Stati Uniti, in Italia e in Inghilterra.


Gop affianca Feudi di San Gregorio

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Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners ha assistito Feudi di San Gregorio nell’acquisizione di un ramo d’azienda dalla famiglia Guicciardini-Strozzi, inerente la produzione di vini Toscani. L’operazione ha un valore complessivo di circa 11 milioni di Euro.

Feudi è stata assistita da un team coordinato dal senior partner Luciano Acciari (nella foto) e dal senior associate Antonio Modola, che hanno seguito la società in ogni aspetto connesso a tale operazione.

L’acquisizione conferma la volontà di Feudi di espandere la propria produzione di vini ed il catalogo di prodotti offerti. Feudi - oltre alla presenza in Campania, Puglia e Friuli-Venezia Giulia - acquisisce una importante tenuta vinicola in Toscana e, precisamente, a Bolgheri, una delle zone vitivinicole più prestigiose d’Italia.

Clifford Chance con Mazars nel contenzioso con Bdo Italia

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Affiancata da Clifford Chance, che agisce con l'avvocata Monica Riva e Carlo Felice Giampaolino, con Cesare Galli dello studio Ip Law Galli, la società francese di revisione Mazars ha ottenuto dal Tribunale di Milano un'ordinanza favorevole nella disputa con la società italiana Bdo, nata la scorsa estate dopo il passaggio di tutti i soci di Mazars Italia lasciando il gruppo francese.

L'ordinanza, emessa dalla Sezione specializzata in materia di Impresa “A”, presieduta da Marina Anna Tavassi, prevede nei confronti della nuova società il sequestro dei documenti “riservati”, lo stop all’utilizzo del software di proprietà di Mazars e la comunicazione ai clienti che da Mazars sono passati in Bdo del diritto di recesso entro 3 mesi.

In sostanza, stando al Tribunale, Bdo Italia avrebbe in primo luogo indebitamente usato il software di proprietà di Mazars, in quanto è la sede francese che ha un accordo di licenza con il fornitore e, secondo le clausole del contratto, «il software Audisoft V9 non avrebbe potuto costituire oggetto di cessione neppure unitamente alla cessione del ramo di azienda».

Inoltre, Bdo sarebbe stata in possesso – secondo i giudici – di informazioni e documenti riservati «indebitamente prelevati e – ancorchè legittimamente ricevuti anteriormente alla cessione – ora indebitamente detenuti e/o utilizzati». Infatti, secondo il Tribunale di Milano, è stata «accertata» – a seguito dell’operazione di «descrizione», ossia di perquisizione di Bdo chiesta e ottenuta da Mazars lo scorso ottobre – la presenza, nella sede di Bdo Italia, di documenti riservati dell’Organizzazione Internazionale di Mazars. Per il giudice di Milano «il numero di file aventi nome e contenuto identico a quelli del portale Mazars (....) appare comunque significativo ed idoneo a dimostrare un comportamento di indebita appropriazione o di indebito utilizzo». Il Tribunale dunque «dispone il sequestro dei documenti riservati e delle informazioni riservate di Mazars comunque detenute dai resistenti, siano essi in formato cartaceo e/o elettronico, presenti su computer, laptop, ma anche smartphone, tablet, server, chiavette Usb e icloud». E lo stop «all’ulteriore abusiva acquisizione, utilizzazione e comunicazione di informazioni riguardanti Mazars».

Infine, ai 1100 clienti ex Mazars che avevano contratti in corso Bdo Italia ha comunicato il passaggio del team Mazars a Bdo come cessione d'azienda. Per il Tribunale questa comunicazione non è stata sufficiente a far comprendere loro che la nuova società era uscita dall’orbita di Mazars per entrare in quella del gruppo Bdo. «Il complessivo contenuto della comunicazione - sostiene il giugice - non metteva il cliente in grado di comprendere le conseguenze dell’operazione realmente realizzata in modo da poter giudicare se ci si potesse avvalere o meno del diritto di recesso». Per questo, il Tribunale– oltre a inibire a Bdo Italia l’uso, in qualsiasi forma e contesto, del marchio e di oggetti con segni distintivi “targati” Mazars – ordina alla nuova società di inviare comunicazione scritta (entro 30 giorni) a tutti i clienti, per spiegare che non si è trattato di una «generica aggregazione», ma di cessione di ramo d’azienda e prospettando loro, entro 3 mesi, la facoltà di recesso.

Dal canto suo Bdo Italia farà probabilmente ricorso, chiedendo anche la sospensione, entro il tempo prestabilito, il 1 marzo.

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Consiglio di Sorveglianza, Gattai e Pedersoli vincono per Ubi

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Con sentenza depositata in cancelleria il 20 febbraio, il Tribunale di Brescia, Sezione Specializzata in materia di Impresa, ha respinto l'azione promossa dal Giorgio Jannone e da altri otto soci volta all'annullamento della delibera del 20 aprile 2013 con cui l'assemblea dei soci di Ubi Banca ha nominato il Consiglio di Sorveglianza attualmente in carica.
UBI Banca è stata difesa dagli avvocati Piero Albertario (foto a sinistra), studio Gattai Minoli Agostinelli & Partners e Filippo Casò (foto a destra), studio Pedersoli e Associati.
Con la medesima sentenza il Tribunale di Brescia ha rigettato la domanda di risarcimento del danno formulata dagli attori e li ha condannati alla refusione delle spese di lite a favore di UBI Banca.
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Bertolotti e Bruno diventano soci in La Scala

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Si potenzia l’area Banche e Finanza dello studio legale La Scala. L’Assemblea dello Studio ha infatti ammesso alla partnership Simone Bertolotti (nella foto), che si occupa da sempre di procedure concorsuali e crisi d’impres e Paolo Francesco Bruno, attivo nel dipartimento di contenzioso finanziario. Entrambi basati a Milano.

«Queste nomine», ha dichiarato il senior partner Giuseppe La Scala, «non solo riconoscono il merito di due colleghi eccellenti, ma sono anche ispirate dalla attenzione alla valorizzazione delle nostre risorse interne e alla crescita nei settori di mercato più stimolanti. Lo studio, nelle sue 8 sedi presenti sul territorio italiano, ha superato a fine 2015 il traguardo delle 200 risorse, comprendendo circa 120 professionisti e uno staff di oltre 80 persone».

Bertolotti, 38 anni, si è laureato all’Università degli studi di Milano Bicocca ed è entrato nel 2001 nello studio come praticante. Specializzato in diritto fallimentare e restructuring, Bertolotti ha una lunga esperienza nel contenzioso (tra le sue assistite alcune tra le principali banche italiane) e ha recentemente seguito le operazioni legate al concordato di gruppo delle società che gestiscono il terminal portuale di Marghera.

Bruno, 36 anni, arriva da studi in Bicocca anche lui e ha fatto il suo ingresso nello studio nel 2007. Con competenze specifiche in Diritto bancario, Bruno si occupa essenzialmente del contenzioso finanziario (soprattutto nell’ ambito dell'intermediazione finanziaria e della prestazione dei servizi di investimento), assistendo di norma importanti istituti di credito, intermediari finanziari e compagnie assicurative. E’ stato, inoltre, tra i legali più attivi nel contenzioso connesso al crack di Lehman Brothers.

 

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Chiomenti con Air liquide sanità service al Consiglio di Stato

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Chiomenti Studio Legale, con il partner responsabile del dipartimento di diritto amministrativo Filippo Brunetti e il partner Francesco Scanzano, coadiuvati da Elio Leonetti (senior associate), ha assistito con successo la AIR Liquide Sanità Service davanti al Consiglio di Stato, dimostrando che le c.d. "clausole di adesione", utilizzate nei propri capitolati di gara da ESTAR, centrale di committenza regionale della regione Toscana, sono conformi alla disciplina della contrattualistica pubblica del settore sanitario.

Più in dettaglio, il Consiglio di Stato, Sez. III, con sentenza n. 445/2016, accogliendo le tesi di AIR Liquide e riformando una sentenza del TAR Toscana,​ ha analizzato la disciplina di settore e i principi desumibili dal diritto comunitario ed ha rilevato che l’estensione del contratto aggiudicato all’esito di regolare gara pubblica è un fenomeno che non contraddice, in sé e automaticamente, le regole della concorrenza, che anzi evidentemente presuppone, ma costituisce, semmai, una deroga al principio di perfetta corrispondenza tra singola stazione appaltante e singola gara bandita. Si tratta di una pronuncia rilevante non solo per gli interessi del cliente (in relazione al singolo appalto), ma anche su di un piano generale in quanto afferma un principio importante in relazione ad una modalità operativa sempre più utilizzata dalle centrali di committenza regionali e sulla quale non esisteva, fino ad oggi, un precedente analitico del Consiglio di Stato.

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Calcio ed evasione fiscale, Grande Stevens ottiene dissequestro per Secco

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Michele Briamonte (nella foto) e Nicola Menardo rispettivamente socio o salary partner dello studio legale Grande Stevens, hanno ottenuto l'annullamento del provvedimento di sequestro nei confronti dell'ex dirigente della Juventus, Alessio Secco, coinvolto, assieme ad altre 63 persone nell'indagine avviata dalla Procura di Napoli su una presunta maxi evasione fiscale che avrebbe coinvolto dirigenti, manager, procuratori e atleti di numerose società calcistiche di Serie A e B in relazione a diverse operazioni di acquisto e cessione dei diritti alle prestazioni sportive di calciatori.

 

 

Guastadisegni nel'advisory board per la riforma del processo civile in Ue

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Fabio Guastadisegni (nella foto), partner e responsabile della practice litigation & dispute resolution di Clifford Chance in Italia, è stato nominato nell’advisory board del consorzio internazionale scelto dalla Commissione Europea per condurre uno studio di diritto processuale civile sotto la guida del Max Planck Institute Luxembourg for International, European and Regulatory Procedural Law.

L’advisory board si compone di sette membri, tra i quali l'ex presidente della Corte di Giustizia europea, oltre che magistrati e professori. L’organo si occuperà di coordinare e sovrintendere le attività del consorzio internazionale di cui fanno parte eminenti professori di procedura civile delle più prestigiose università europee, tra cui la Sorbona di Parigi, e le Università di Firenze, Oxford, Vienna, Madrid, Rotterdam e altre. Il progetto è stato voluto dalla Commissione Europea, Directorate-Generale Justice and Consumers, e si concluderà con la presentazione dei risultati dello studio entro l'anno.

L’obiettivo del percorso è quello di analizzare i vari sistemi processuali nazionali interni all’UE relativamente alla libera circolazione delle sentenze e alla protezione dei consumatori, e di proporre misure volte a migliorare i sistemi. In Clifford Chance dal 1997, l’avvocato Fabio Guastadisegni è responsabile della practice Litigation & Dispute Resolution e vanta un’esperienza ultra ventennale in materia di, contenzioso bancario e finanziario, internazionale, fallimentare e commerciale, in particolare per banche commerciali e d'affari e grandi società in controversie nazionali e internazionali. Dal 2006, l’avvocato è ammesso al patrocinio avanti la Corte di Cassazione.

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Dentons con ITAS Mutua per un immobile di Giò Ponti a Milano

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Dentons, con i partner Federico Vanetti (nela foto) e Maria Sole Insinga, ha assistito ITAS Mutua nell’acquisizione del palazzo di Santa Maria Segreta a Milano, progettato da Giò Ponti, di proprietà di Valore Sviluppo Immobiliare - Sezione I S.r.l.. L’immobile ospiterà gli uffici della Compagnia a Milano, dopo i lavori di ristrutturazione che inizieranno a breve. Quest’operazione segue l’acquisizione da parte di ITAS Mutua delle filiali italiane della compagnia inglese di assicurazione RSA e conferma la volontà della società di rafforzare la propria presenza su Milano.

Maccarone diventa counsel di 5Lex

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Secondo quanto legalcommunity.itè in grado di rivelare in esclusiva, Salvatore Maccarone (nella foto) uno dei consulenti più noti nel settore del diritto commerciale e bancario, 5Lex, ha assunto il ruolo di counsel dello studio 5Lex - Craca Di Carlo Guffanti Pisapia Tatozzi e Associati.

«La collaborazione con Salvatore Maccarone nasce dalla stima nei suoi confronti e dal desiderio comune di unire competenze tra di esse complementari. Per noi questa scelta si inserisce nel progetto di crescita e di continua ricerca di competenze di eccellenza che ha caratterizzato lo studio sin dalla sua nascita 2 anni fa», dice Francesco Di Carlo a legalcommunity.it. Maccarone, che continuerà a operare con il suo studio (Maccarone & Associati) ha aggiunto: «Ho avuto modo di collaborare con lo Studio e sono stato colpito, oltre che dalla qualità delle persone, con alcune delle quali i miei rapporti risalgono ormai a qualche anno, dalla molteplicità delle competenze, dalla vivacità e dallo spirito che anima tutti, dai soci fondatori ai colleghi che si sono via aggiunti al nucleo iniziale. Un grande desiderio di crescere e di far bene, con serietà ed entusiasmo e queste caratteristiche mi hanno indotto senza esitazione ad accettare la proposta di una collaborazione con loro in una forma più strutturata».

Il professor Maccarone ha ricoperto e ricopre numerosi incarichi in ambito bancario e finanziario: è consulente legale dell’ABI fin dalla metà degli anni ’60; collabora attivamente da molti anni con il Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo; ha collaborato con il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, a partire dalla sua costituzione nel 1987 e fino alla data in cui, nel 2014, ne ha assunto la qualifica di Presidente; ha collaborato e collabora attivamente con la Banca d’Italia, su nomina della quale ha ricoperto numerosi incarichi in procedure amministrate; ha ricoperto incarichi in primarie società del comparto finanziario, tra i quali quelli di Presidente del Consiglio di Amministrazione di Banca Fideuram, Consigliere di amministrazione di Medio Factoring s.p.a., Presidente del Consiglio di Amministrazione di Intesa Sanpaolo Vita e di Intesa Sanpaolo Previdenza.

A livello internazionale, tra i vari incarichi, è stato per circa 15 anni Vice Presidente della Commissione Bancaria della ICC (Camera di Commercio Internazionale) di Parigi e Presidente del Legal Committee del European Banking Federation, è Presidente della Commissione Bancaria della Sezione Italiana della Camera di Commercio Internazionale e Capo della delegazione italiana presso la Commissione Bancaria della stessa ICC di Parigi.

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L’innovazione secondo Toffoletto

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In questo numero

Per cominciare
SE LA PROVINCIA SI AVVICINA AL CUORE DEL BUSINESS 
di nicola di molfetta

Agorà

  • GATTAI METTE IN PIEDI ANCHE L’ANTITRUST E PRENDE D’ALBERTI
  • UBI BANCA APRE UN UFFICIO DI RAPPRESENTANZA A CASABLANCA
  • BENEDETTA SPREAFICO È MARKETING MANAGER DI SAXO BANK ITALIA
  • K&L GATES: SALVADORI DI WIESENHOFF DIVENTA PARTNER
  • BAKER & MCKENZIE INVESTE SULLA FINANZA CON LICHINO
  • NOVE LAW FIRM CREANO UN’ASSOCIAZIONE DI ITALIAN DESK
  • BENUCCI ALLA GUIDA DI FABRICA SGR
  • CARROZZO È GENERAL COUNSEL DI COOPERATIVA EDILE APPENNINO
  • DI TANNO NOMINA UN EQUITY PARTNER E PRENDE 5 PROFESSIONISTI
  • DECIO ALLA GUIDA DI ING BANK ITALIA
  • VENTURI È GROUP CFO DI DOVECONVIENE
  • IL CNF E IL GETTONE DELLA DISCORDIA

Il barometro del mercato
PERONI, IL BIG DEAL LO STAPPANO GLI INGLESI
Allen & Overy, Freshfields e Hogan Lovells al lavoro nel passaggio della birra italiana ai giapponesi di Asahi. Sul fronte quotazioni, Grande Stevens porta Cogenpower all’Aim di Londra. Mentre 5Lex affianca la Consob maltese sulla nuova normativa in materia di Notified Aif

Checkpoint
GIOVANNELLI, WORK IN PROGRESS
La boutique allarga il proprio raggio d’azione al tax e pensa a un ulteriore rafforzamento della propria offerta nel contenzioso. 

Mercati
IL THIRD PARTY FUNDING FA ROTTA SULL’ITALIA
Si chiama Therium il primo fondo che ha deciso di operare anche nella Penisola. «Un settore su cui intendiamo puntare è quello del business fallimentare».

Visioni
L’INNOVAZIONE SECONDO TOFFOLETTO
«Il valore di uno studio dipende dalla sua organizzazione» dice a MAG l’avvocato. L’associazione specializzata in diritto del lavoro sarà la prima a dotarsi di un sistema di «contabilità industriale». «Dobbiamo sempre sapere quanto ci costa realizzare ogni nostro singolo prodotto».

In azienda
L’ERA DEL PROFITTO RESPONSABILE 
L’Italia è il primo paese d’Europa in cui sono state introdotte le società benefit. La forma giuridica consente di perseguire, accanto all’utile economico, anche obiettivi di sostenibilità sociale e ambientale. Ecco come funziona e chi l’ha già adottata. 

Follow the money
L’ARGENTINA E IL SENSO DI MACRI PER LA FINANZA
di laura morelli

Strategie
UNA BOUTIQUE TRA BUSINESS E ACCADEMIA
Nuovo capitolo nel percorso dello studio Mazzoni e Associati dove arrivano Vincenzo Cariello e Cristina Pagni. Ecco quali sono gli obiettivi dell’associazione e perché ha deciso di puntare sull’indipendenza.

Notai
GANELLI PREPARA IL LANCIO DI LEADING LAW 
Il progetto professionale punta alla creazione di un network che coinvolga anche gli avvocati. «Ad accomunarci sarà uno standard di livello qualitativo e la possibilità di mettere in comune competenze e contatti, senza perdere però la nostra indipendenza». 

Periscopio
ADVISOR IN CAMPO NEL RISIKO BANCARIO
Ecco gli studi legali, le banche d’affari e le boutique di consulenti a lavoro sulle aggregazioni tra le ex popolari. E se alcune partite sembrano chiuse, ce ne sono altre ancora da giocare. 

Stakeholder
LUNGA VITA AI “PICCOLI” COL WHITEWASH 
Con il 99,7% dei voti favorevoli, gli azionisti di minoranza hanno dato il via libera all’acquisizione dello storico brand Roger Vivier da parte di Tod’s che ha applicato, per la prima volta in Italia, la procedura volontariamente.

Concorrenza
QUATTRO PRESIDENTI A CONFRONTO E I 25 ANNI DELL’AUTORITÀ ANTITRUST
di luciano vasques

Focus
LO SHOPPING NEL REAL ESTATE NON PARLA ITALIANO 
Nel 2015, il 75% degli 8 miliardi investiti nell’immobiliare viene da stranieri. Interesse non solo per gli immobili di pregio, ma anche per hotel e residenziale che spingono la ripresa.

Aibe index
L’ITALIA PROMOSSA (CON RISERVA) DAGLI INVESTITORI STRANIERI 
Tra stabilità politica e bancaria e riforme, il nostro Paese torna a essere attrattivo per i capitali esteri. Ma è ancora poco rispetto agli altri Paesi: meglio di noi anche India e Spagna.  

Il commento
AUTONOMI, TUTELE MINIMAL 
di giampiero falasca

Diverso sarà lei
DISABILI, SE IL JOBS ACT DIVENTA UNA BARRIERA OCCUPAZIONALE
di silvia pasqualotto

Istruzioni per l’uso
COSÌ SI COSTRUISCE LO SPIRITO DI SQUADRA IN STUDIO
di mario alberto catarozzo

Le tavole della legge
IL NUOVO OLMETTO, QUALITÀ CON STILE E TRADIZIONE
di giacomo mazzanti

aaa cercasi
La rubrica Legal Recruitment by legalcommunity.it registra questa settimana 15 posizioni aperte, segnalate da 7 studi legali: Bacciardi Studio Legale, Curtis Mallet-Prevost & Mosle, Ferrari Pedeferri Boni, Giovannelli e Associati, La Scala, Portolano Cavallo, Russo De Rosa e Associati.
I professionisti richiesti sono in totale 19 tra associate, junior associate e trainee.
Le practice di competenza comprendono diritto societario e tributario internazionale, international litigation, corporate m&a, diritto commerciale e del lavoro, private equity, recupero credito, diritto fallimentare.

Numero Rivista: 
53
Data di pubblicazione: 
Lunedì 22 Febbraio 2016

Grimaldi segue l'Ipo di Smre Engineering

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Assistita dallo studio Grimaldi per i profili legali, da Ambromobiliare in qualità di advisor finanziario e da Banca Finnat nel ruolo di nomad, Smre Engineering si prepara ad avviare il roadshow con gli investitori in modo da aprire la strada alla quotazione all'Aim di Borsa Italiana. In particolare, per lo studio Grimaldi sono al lavoro i soci Paolo Daviddi (nella foto) e Donatella de Lieto Vollaro.

L’azienda umbra, attiva nello sviluppo di soluzioni hi-tech per i motori verdi avvierà da Milano la presentazione del percorso verso Piazza Affari, che dovrebbe concludersi con l'Ipo entro metà marzo. l'azienda punta a raccogliere tra i 10 e i 15 milioni attraverso un aumento di capitale con la costituzione di un flottante fino al 30%. A cedere le proprie quote saranno l’imprenditore stesso, che ora ha la maggioranza assieme al management, ma anche il fondo Idea efficienza energetica, guidato dal managing director Sergio Buonanno e promosso dal gruppo De Agostini attraverso Idea capital funds, salito fino al 30% tre anni fa. E dovrà convincere gli investitori delle sue prospettive di crescita futura. Lo farà anche attraverso l’offerta di warrant e di bonus share (una ogni dieci azioni sottoscritte).

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Toffoletto: «Il valore di uno studio dipende dall'organizzazione»

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Il 21 gennaio scorso, Tim Cook, numero uno di Apple, ha annunciato l’apertura a Napoli del centro europeo per lo sviluppo delle app del colosso di Cupertino. Più o meno nelle stesse ore, lo studio Toffoletto De Luca Tamajo, tra le principali insegne del mercato italiano dei servizi legali nel settore del diritto del lavoro, ufficializzava l’istituzione, sempre nel capoluogo campano, del proprio dipartimento Research&Development destinato a ospitare tutte le funzioni relative al knowledge management e allo sviluppo di nuovi prodotti anche digitali, a beneficio di tutte le sedi dello studio. Una coincidenza? «Decisamente sì», dice a MAG Franco Toffoletto (nella foto), fondatore dello studio e dell’alleanza internazionale Ius Laboris oltreché animatore, neanche a farlo apposta, del Mac Law Group, riunione degli avvocati che da sempre lavorano utilizzando i calcolatori nati dal genio di Steve Jobs e della sua factory. Ma l’attenzione all’innovazione non è un dato casuale nell’approccio di Toffoletto alla professione.

Un’attenzione ereditata da suo padre che, negli anni Sessanta, aveva introdotto il primo sistema di time sheet. Cartaceo, ovviamente. Così come, sempre nello studio di famiglia, il nonno dell’avvocato Toffoletto, era stato il fautore di uno dei primissimi sistemi di gestione della conoscenza. Venendo ai tempi più recenti, invece, «la storia di organizzazione dello studio comincia nel 1994. Quando, dopo l’arrivo di mio fratello Alberto e l’apertura al diritto commerciale (con l’avvio del percorso che tra l’altro avrebbe portato alla nascita di Nctm, ndr) abbiamo deciso di scrivere tutte le procedure di funzionamento dello studio». Una rivoluzione. Perché per la prima volta, per esempio, in uno studio legale, tutti avevano una job description. Ovvero sapevano esattamente in cosa consistessero i loro compiti e le loro mansioni. «Mentre, di solito, negli studi professionali, i dipendenti erano abituati a considerare più l’importanza di chi dava loro un comando che non altro. Con una concezione decisamente medioevale della professione».

Dopo aver scritto le procedure, racconta Toffoletto, «le abbiamo digitalizzate attraverso la creazione del software, che poi sarebbe diventato easylex (realizzato dalla Softlab di Ferrara, che in seguito lo ha venduto al Gruppo 24Ore che poi lo ha trasferito a Team System) e quella è diventata la colonna portante di tutte le attività dello studio». Questo strumento ha funzionato per venti anni. «Ma nel 2009 mi son reso conto che le cose stavano cambiando ancora. Che il mercato stava evolvendo nuovamente. Finiva l’ennesimo ciclo e se ne stava per aprire un altro». Al che, lo studio Toffoletto ha deciso di fare «una revisione di tutti i processi».

Perché? In fondo eravate già “avanti”…
Perché il valore di uno studio non si misura solo in base ai suoi clienti o ai mandati che svolge. Il valore di uno studio dipende dalla sua organizzazione. Uno studio che non è organizzato non vale niente.

E quindi avete rimesso tutto in discussione?
Abbiamo rivisto tutto il processo. Partendo dalle procedure di reclutamento dei laureati. Perché in uno studio che funziona non è sufficiente che ci sia della gente che lavora. Ma serve gente di talento da formare in maniera continuativa.

E l’effetto qual è stato?
Che oggi il 65% dei nostri professionisti è nato dopo il 1980. E ogni semestre, la crescita di ciascuno viene verificata e misurata.

E il software?
Tre anni fa abbiamo messo in cantiere anche il rifacimento di easylex. Da cui adesso è nato iLex. E la nuova versione l’abbiamo adottata il 24 luglio e adesso gira sia qui da noi, sia da Nctm. Abbiamo un sistema di gestione che, dico senza timore di essere smentito, nessuno immagina neanche che possa esistere.

Quanto avete investito?
Non so se voglio dirlo. Posso dire, però, che sicuramente noi spendiamo in informatica molto meno degli altri. Chieda ad altri studi quanta gente impiegano nell’It. Sa quanta ne impiego io?

Quanta?
Una sola persona.

E come riuscite a fare tanto con meno?
Perché io parlo la lingua dei programmatori. L’analisi non la può fare un informatico. È impossibile che qualunque informatico al mondo possa riuscire, da solo, a fare un software per un avvocato. Lo deve fare un legale. La forza di easylex era che l’analisi era stata fatta da avvocati digitali. E funziona ancora, visto che tantissimi lo usano.

Funziona ancora ma voi avete deciso di rimetterci mano…
Noi ce lo siamo rifatto per adeguarlo alla tecnica e alle esigenze di vent’anni dopo. Oggi, per dire, il nostro software è su un browser. Una rivoluzione pazzesca. Io posso rilasciare una versione nuova a tutti i miei avvocati in un secondo.

Ma poi quali erano gli altri aggiornamenti di cui c’era bisogno?
Bisognava sviluppare l’integrazione con il nostro software di knowledge management che ora è all’interno del gestionale. Il che non è affatto banale. E poi bisognava inserire un sistema di contabilità industriale.

Cosa intende?
Io devo sapere quanto mi costa produrre il bene che vendo. Cosa che, generalmente gli avvocati non sanno. Invece, ora, grazie a un sistema di analisi statistica io posso sapere quanto mi costa produrre ogni singola pratica e quindi quanto la devo far pagare.

Gli avvocati generalmente non sanno quanto debbano far pagare i loro servizi…
No, non lo sanno. Fanno i preventivi a vanvera. E poi scoprono di aver lavorato in perdita. Per forza che poi falliscono e chiudono i loro studi. Lavorare in perdita non ha senso. Neanche se si rischia che quel lavoro lo faccia un altro. Perché, tanto, quell’altro che lavora in perdita alla lunga chiuderà.

In tutto questo, come siete arrivati alla creazione del dipartimento di ricerca e sviluppo?
Nella revisione di tutti i processi abbiamo voluto puntare sull’efficientamento. Ci siamo organizzati per funzioni di servizio, concentrandole, a seconda dei casi, nelle nostre diverse sedi ma rendendole operative per tutto lo studio. Napoli ha delle persone molto valide e lo spazio per farlo. E quindi lì abbiamo portato...

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