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Avvocatidiimpresa con Olmar & Mirta per il 100% di Crisfer

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Olmar & Mirta, la holding della famiglia Tirelli proprietaria delle griffe di maglieria in cashmere Gentryportofino, dell’intimo Christies e di una partecipazione nel gruppo Owenscorp che produce il marchio Rick Owens, continua lo shopping di firme celebri nel mondo della moda acquisendo anche il 100% di Crisfer, maison italiana dell’abbigliamento mare di alta gamma, titolare del marchio FISICO, trend setter nel campo del beachwear e degli abiti da sera. La stilista Cristina Ferrari continuerà a disegnare le collezioni FISICO. Olmar & Mirta è stata assistita da Avvocatidiimpresa con Alberto Calvi di Coenzo e Rosanna Frischetto e da studio Tosoni con Luigi Dall’Oca per gli aspetti aziendalistici e fiscali, mentre il venditore Crimaf S.r.l. è stato assistito da studio Boidi con il dottor Fabio Pasquini.


Dla Piper con IDea Fimit mette in moto il Fondo Trophy Value Added

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Assistita da Dla Piper, IDeA FIMIT sgr ha acquisito, mediante un’operazione di compravendita e apporto al Fondo Trophy Value Added, due immobili in pieno centro storico a Roma. Dla Piper ha agito con i partner Antonio Lombardo (nella foto) e Agostino Papa.

Si tratta di uno dei cosiddetti “Palazzi Marini”, un immobile cielo-terra di oltre 8.500 mq, ubicato tra via del Pozzetto e Piazza San Silvestro, e dell’ex Hotel Bologna di via Santa Chiara, circa 5.500 mq a ridosso del Pantheon, per i quali si prevedono operazioni di valorizzazione. Questo primo closing si colloca nell’ambito di una più vasta operazione, che si potrebbe concludere già entro l’estate, che porterà il Fondo Trophy Value Added a gestire asset per oltre 750 milioni. Il Fondo Trophy Value Added è un FIA (fondo d’investimento alternativo) immobiliare, riservato ad investitori professionali. Sempre oggi, sono stati siglati altri sei contratti preliminari di acquisto per altrettanti immobili situati tutti nel centro storico di Roma.

Conferma per Guiotto in Friuladria

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Alberto Guiotto, partner di AGFM, è stato confermato sindaco effettivo di Banca Popolare Friuladria (Gruppo Cariparma Crédit Agricole) per il triennio 2016-2019. Il Collegio sindacale sarà composto anche da Roberto Branchi (Presidente), Andrea Martini, Francesca Pasqualin e Antonio Simeoni. L’assemblea dei soci di Friuladria, riunitasi a Pordenone il 16 aprile scorso, ha approvato anche il Bilancio e confermato Chiara Mio quale presidente del Consiglio di Amministrazione. Friuladria ha chiuso il 2015 con un utile a 34 milioni (+5,8%), impieghi a 6,6 miliardi, con il risultato della gestione operativa pari a 123 milioni di euro. 

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Lms apre a Londra

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Roma? In questo momento è una piazza ferma. Meglio investire su Londra. Soprattutto se c’è la possibilità di valorizzare delle professionalità e se si dispone di un business case interessante. Fabio Labruna (nella foto), managing partner di Lms, ha le idee chiare. E pensa in modo pratico. «Essere presenti con una sede a Londra», racconta a MAG, «certifica il carattere internazionale di uno studio legale, inoltre facilita i rapporti con i clienti che sono basati Oltremanica e con i colleghi con cui si collabora».

NAZZINI RESIDENT PARTNER
Ma se Lms ha scelto di aprire la sua prima sede all’estero nella capitale finanziaria d’Europa, non è solo per ragioni d’immagine. Lms Llp nasce («dopo sei mesi di adempimenti burocratici per ottenere la licenza dalla Law Society») attorno a un business case ben definito, legato all’attività del socio Renato Nazzini. Dal 2011 in Lms, Nazzini è professore al Kings College di Londra, conosce bene la piazza, ha forti relazioni locali ed è attivo sul fronte antitrust, litigation e arbitrati. L’avvocato sarà il resident partner dello studio che nella City partirà con un progetto di business incentrato anzitutto sul contenzioso in sede giudiziale e stragiudiziale. Sempre a Londra, infatti, opera il senior counsel Barry E. Hawk. «La base di Londra», racconta ancora Labruna, «servirà anche come polo di aggregazione per i clienti internazionali e nel breve sarà oggetto di nuovi investimenti». Pur rimanendo una sede piccola, infatti, quella londinese dovrebbe arrivare a contare almeno un altro socio e cinque o sei associate. «Se il mercato lo consentirà», dice Labruna, «continueremo a crescere senza però perdere la nostra identità».

IDENTITÀ DEFINITA
Da un paio d’anni, lo studio sembra avere trovato la sua dimensione e la sua identità. Conta circa 50 professionisti e viaggia, secondo le stime di MAG, di poco superiore ai dieci milioni. Lms, dopo l’uscita dei soci romani (passati in Lombardi Molinari a inizio 2014, si nera il numero 1 di MAG), è rimasto uno studio full service ma concentrato in tre aree di attività specifiche, a cominciare dal private equity. Nel corso dell’ultimo anno, lo studio ha assistito,...

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Proni porta "David Bowie Is” al MAMbo

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Leonardo Proni (nella foto), partner di Hi.Lex ha assistito il Museo di Arte Moderna di Bologna (MAMbo) nelle trattative con il Victoria and Albert Museum di Londra (che produce l’evento curato da Victoria Broackes e Geoffrey Marsh), Evolve & Devolve e BPM Concerti, per ospitare presso il MAMbo la Mostra dedicata all’artista di fama mondiale recentemente scomparso. La mostra, intitolata “David Bowie Is” approderà a Bologna a far tempo dal 14 luglio al MAMbo. Per ora David Bowie is è in Olanda, a Groningen dove rimane fino al 10 aprile.

Dopo il debutto al Victoria and Albert Museum di Londra ha toccato Canada, Brasile, Francia, Australia. Nel 2017 arriverà in Giappone, passando prima per Bologna. La Mostra sarà un evento kolossal, che garantirà una vetrina internazionale senza prezzo, dando risalto ai 300 oggetti e installazioni molto particolari e imponenti, che attraversano tutta la carriera dell’artista, spaziando fra la musica e le arti visive, la scrittura e il cinema e il mondo fashion, tra manoscritti, spartiti, costumi originali (compreso quello di Ziggy Stardust), fotografie, disegni, set ricostruiti, e filmati.

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Gatti Pavesi e Latham & Watkins nell'aumento di capitale di YNAP

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Gatti Pavesi Bianchi, con un team composto da Stefano Valerio e Franco Barucci, ha assistito YNAP nell'ingresso nel capitale, tramite un aumento di capitale riservato dell'importo di 100 milioni, pari a circa il 4% del capitale ordinario di YNAP, interamente sottoscritto da Alabbar Enterprises S.à.r.l. società controllata da Mohamed Alabbar.

Alabbar Enterprises S.à.r.l. è stata assistita da Latham & Watkins con un team composto da Antonio Coletti (nella foto)e Isabella Porchia.

Mohamed Alabbar è un imprenditore riconosciuto a livello globale in qualità di Fondatore e Presidente di Emaar Properties, società che controlla Emaar Malls Group, principale proprietario e operatore di centri commerciali e business retail a Dubai, tra cui The Dubai Mall. Alabbar è inoltre fondatore e proprietario di Alabbar Enterprises LLC, società che opera e investe in diversi settori in Medio Oriente, Sud Est Asiatico e Africa, tra cui lusso, moda, retail ed e-commerce. È fondatore e azionista di riferimento di RSH, società con sede a Singapore e principale distributore e retailer della moda e del lifestyle con più di 700 negozi in oltre 10 Paesi in tutta l'Asia.
 

Ugo Orsini promosso counsel in Linklaters

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Il dipartimento di capital markets di Linklaters ha un nuovo counsel. Si tratta di Ugo Orsini (nella foto), già managing associate della practice dell’ufficio di Milano, che per il lato equity è guidata dalla partner Claudia Parzani.

Ugo Orsini, in Linklaters dal 2007, è specializzato in diritto dei mercati finanziari ed ha maturato una significativa esperienza nell'ambito di operazioni di IPO, aumenti di capitale, emissione di strumenti equity-linked ed altre operazoni straordinarie relative a società quotate, prestando assistenza a primari emittenti e banche. La nomina avrà effetto a partire dal 1° maggio.

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Avvocati, generazioni di passaggio e passaggi generazionali

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di nicola di molfetta

Il passaggio generazionale, negli studi legali associati, come in qualsiasi altra impresa, rappresenta uno dei momenti chiave nel percorso di crescita e sviluppo. Sino a oggi, sono state davvero poche le realtà italiane che si sono misurate con questo “esame” e sono riuscite a superarlo. Ancor meno quelle che lo hanno fatto “a pieni voti”.

Quando si ragiona su come e quando attuare il passaggio generazionale si commette spesso un grave sbaglio. Ovvero si concentra la propria analisi sul soggetto che deve cedere potere e autorità e non su quelli che li devono ricevere. Insomma, soprattutto in quelle monarchie o oligarchie illuminate che sono gli studi legali, tutto il rito del cambio della guardia è legato, di solito, alla determinazione del dominus di mollare la presa sull’organizzazione e fare spazio ad altri. Chi siano questi altri poco importa.

Errore.

Chi siano questi altri è la cosa più importante per la buona riuscita di un processo di ricambio generazionale. La storia ce lo insegna. E le mosse recenti, attuate da alcuni grandi studi, sembrano confermarlo.

Spesso è accaduto che a ricevere il testimone siano stati professionisti molto vicini al dominus. Vicini per età e quindi cresciuti alla sua ombra. Professionisti di grande prestigio ma allo stesso tempo succubi (anche solo a livello di subconscio) del senior partner di turno o del socio fondatore di una certa realtà e sostanzialmente incapaci di attuare un reale cambio di passo nella gestione dello studio. Personalità che non concepiscono la possibilità di discostarsi dall’impostazione data all’associazione da chi li ha preceduti. E che vivono ogni cambiamento, anche minimo, come un potenziale affronto a chi li ha resi ciò che sono, a chi ha fatto grande lo studio legale in cui operano.

Si tratta, quindi, di un tema generazionale. I passaggi di testimone meglio riusciti e quelli che sembrano anche oggi funzionare in maniera più efficace sono quelli che saltano una generazione. Le ragioni sono piuttosto evidenti.

I soci più giovani nutrono rispetto verso i superiori anziani ma senza spirito di sottomissione. La generazione che oggi ha tra i 40 e 50 anni, inoltre, è proiettata al futuro. Nel pensare allo studio, a cosa debba diventare per proseguire il suo percorso di crescita e sviluppo, ragiona necessariamente su un arco temporale più ampio, dato che davanti a sé ha almeno altri venti o trenta anni di lavoro da fare. Terzo e non meno importante, i partner più freschi sono quelli che oggi meglio riescono a dialogare con la nuova classe dirigente all’interno delle imprese clienti dove il passaggio generazionale è stato già attuato.

In passato, questo aspetto della gestione dei passaggi generazionali veniva considerato poco. Anche perché, in passato, il tempo scorreva molto più lento. Non a caso, gli studi legali associati italiani che hanno visto crescere al loro interno più di tre generazioni si contano sulle dita di due mani. E per quelli che lo hanno fatto senza perdere prestigio e conservando un posizionamento di alto livello sul mercato, poi, di mani ne basta forse una soltanto.

Quello che si comincia a notare oggi, invece, è che in molte grandi insegne dell’avvocatura italiana si sta compiendo un esercizio di selezione della classe dirigente estremamente consapevole. Con effetti sorprendenti. Dove questo, invece, non sta avvenendo, si preparano già spin off e diaspore.

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IN SOMMARIO

 

Agorà

  • QUATTRO PROMOSSI IN GATTI PAVESI BIANCHI
  • GIUSTI È GENERAL COUNSEL DI VENETO BANCA
  • FEDERICO MINOLI RAFFORZA L’ADVISORY DI INVESTCORP
  • VALORE D SCEGLIE MORI DI COCA COLA COME PRESIDENTE
  • RELAZIONI ISTITUZIONALI, UTOPIA DÀ VITA ANCHE A UNO STUDIO LEGALE
  • TAGLIAFERRI DA UNICREDIT ALLA BANCA POPOLARE DI VICENZA
  • BANCA IFIGEST CHIAMA COSMELLI ALLA GUIDA DEL PRIVATE BANKING
  • RUCELLAI & RAFFAELLI PROMUOVE CINQUE SALARY PARTNER
  • ANDREA GIOVANELLI LASCIA PILLARSTONE ITALY
  • JONES DAY PRENDE TESEI DA CARBONETTI
  • GIUSTINIANI RAFFORZA L’M&A DI ORSINGHER ORTU

Il barometro del mercato
LA FRONTIERA DEI PROJECT BOND
Gop sigla il primo deal che beneficia del Project Bond Credit Enhancement da parte della Bei. Intanto, Investindustrial con Lombardi porta a casa il 60% di Artsana e Vivendi con con Carnelutti mette un piede in Mediaset che affiancata da Chiomenti cede anche Premium

Punti di vista
IL FUTURO DEI LEGALI IN HOUSE? «È SCRITTO NEI NUMERI»
Parla Bepi Pezzulli, general counsel di Italiaonline, che racconta come il lavoro di avvocato d’impresa sia a un punto di svolta per l’ingresso degli investitori stranieri 

Periscopio
UN MERCATO A GEOGRAFIE VARIABILI
La stagione delle “bandierine” è tramontata. Oggi l’espansione territoriale degli studi legali italiani è considerata una concreta opportunità per incrementare il giro d’affari

Progetti
ALBÈ E QUELL’OPPORTUNITÀ CHIAMATA MILANO
Nuova sede per lo studio fondato all’inizio degli anni Novanta a Busto Arsizio che ora punta a crescere anche nel capoluogo lombardo senza perdere la propria identità

Alleanze
LABLAW LA CORSA CONTINUA
Si rafforza l’identità territoriale. Nuove aperture a Bari e Napoli. Dieci anni di storia alle spalle. E un futuro che scommette sull’Italia. Rotondi e Failla illustrano a MAG la strategia dello studio che ha chiuso il 2015 con un fatturato di 6,5 milioni

Oltremanica
LMS APRE A LONDRA
Resident partner sarà Renato Nazzini. A regime l’ufficio conterà un team di otto persone. Labruna: «Si tratta di una mossa che certifica il carattere internazionale dello studio»

La bussola
LA POLONIA? UN’OPPORTUNITÀ DA 10 MILIARDI DI EURO 
Per Piero Cannas, fondatore della società di consulenza Global Strategy e presidente della Camera di commercio italiana in Polonia, sono sempre di più le aziende italiane attive nel Paese

Arte
QUESTO BUSINESS È UN CAPOLAVORO
Un mercato che vale 63 miliardi di dollari, in termini di vendite. Dal collezionismo si passa all’investimento. Ma si tratta di asset ad alto rischio. E per gestirli servono professionisti veri

Il caso
LE ASTE IN ITALIA, LE (AB)BATTE LA LEGGE 
Come la Bottai del ’39 che alimenta la corsa alle vendite. Inoltre, secondo Marco Trevisan di Christie’s, il Paese fa ancora troppo poco per valorizzare la produzione contemporanea.

Focus
AGROALIMENTARE BUSINESS DA 260 MILIARDI 
Una miniera che vale circa il 17% del Pil italiano. E che ha un potenziale che sta attirando l’interesse delle banche. Intesa ha messo sul piatto sei miliardi in tre anni

Follow the money
EUROPA – CANADA, UN MATRIMONIO DA 5,8 MILIARDI DI EURO
di laura morelli

Advisory
LA FORMULA ACCURACY SUPERA IL TEST DEL MERCATO
In dieci anni la società ha visto crescere di dieci volte fatturato (oggi a 61 milioni) e organico. Giovanni Foti: «Quello che ci distingue davvero rispetto ai concorrenti è l’indipendenza»

Riforme
I FRANCESI ALLA RIVOLUZIONE DEI CONTRATTI
di lisa alice julien

Diverso sarà lei
MEGLIO PANDA CHE INVISIBILI
di silvia pasqualotto

Il progetto
UN NOTAIO PER LE CARCERI ITALIANE
L’iniziativa dell’Associazione italiana notai cattolici. Stipulate 22 convenzioni. Cogliandro: «Le adesioni crescono di mese in mese»

Marketing e professioni
AVVOCATI ECCO COME COSTRUIRE IL PREZZO DI UN SERVIZIO
Sotto la lente il modello americano che affianca alla procedura anche una professionalità specifica: quella del pricing manager. In questo modo si conciliano efficienza e profitability
di roberta de matteo

Istruzioni per l’uso
LE 10 LETTURE DI MANAGEMENT PER LO STUDIO LEGALE
di mario alberto catarozzo

Le tavole della legge
IL SAPORE DEL PERÙ È PACIFICO
di giacomo mazzanti

aaa cercasi
La rubrica Legal Recruitment by legalcommunity.it registra questa settimana 6 posizioni aperte, segnalate da 5 studi legali: Bacciardi Studio Legale, BonelliErede, De Matteis, Portolano Cavallo, Watson Farley & Williams.
I professionisti richiesti sono in totale 7 tra giovani avvocati, professionisti junior, praticanti, associate, mid associate.
Le practice di competenza comprendono diritto societario e tributario internazionale, international litigation, banca e finanza, antitrust, M&A, corporate ed energy.

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Satta Romano con gli Ordini blocca le specializzazioni forense al Tar

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Satta Romano, con il partner Anna Romano, fa parte del collegio difensivo che ha difeso gli Ordini degli Avvocati di Roma, Napoli e Palermo nel ricorso presentato dinanzi al Tar Lazio per l’annullamento del regolamento sulle specializzazioni forensi. Il Tar del Lazio ha accolto la principale delle censure dedotte dai ricorrenti, sull’irragionevolezza dell’elenco delle aree di specializzazione; è stata inoltrre ritenuta illegittima la previsione di un colloquio dinanzi al Consiglio nazionale forense per l’avvocato che intenda conseguire il titolo per comprovata esperienza. Il regolamento, adottato con decreto del ministero della Giustizia dell’agosto scorso, dettava la disciplina dei requisiti e delle modalità per il conseguimento del titolo di “avvocato specialista”. Spetterà ora al Ministero modificare la disciplina in recepimento delle indicazioni del Tar.

Gatti Pavesi, Linklaters e Lombardi Molinari nel debutto di Atlante

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Secondo quanto risula a legalcommunity.it, gli studi Gatti Pavesi Bianchi, Linklaters e Lomabardi Molinari Segni sono le realtà coinvolte nel primo deal che vede in campo il Fondo Atlante. Il veicolo gestito da Quaestio Sgr, recentemente istituito da un pool di primari istituti bancari con la regia del ministero delle Finanze e di Banca d'Italia, ha siglato un accordo con Unicredit per il buon esito dell'imminente aumento di capitale della Banca Popolare di Vicenza da 1,75 miliardi.

Secondo quanto appreso da legalcommunity.it, Atlante sarebbe assistito da Gatti Pavesi Bianchi con un team guidato dal socio Carlo Pavesi. Mentre Linklaters e Lambardi Molinari Segni sarebbero al fianco di Unicredit. In particolare, Unicredit è seguita dallo studio Linklaters con gli avvocati Claudia Parzani, Alessandro VillaniUgo Orsini e dallo studio Lombardi Molinari Segni con l’avvocato Giuseppe Lombardi.

La banca di piazza Gae Aulenti è l'istituto che si sarebbe dovuto far carico del'eventuale inoptato. Atlante, come da sua mission, dovrà supportare l'operazione. 

 

 

Grimaldi, King & Wood e CBA nel passaggio di Calucem ad Ambienta

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Grimaldi Studio Legale, con un team multi-disciplinare e cross-border che ha visto coinvolti il partner Fabio Pizzoccheri (foto), con l’associate Giuliana Capillo, per i profili corporate e il team di banking dello studio coordinato dal partner Riccardo Sallustio e composto dal counsel Roberto de Nardis e dall’associate Giuseppe Buono, ha assistito Ambienta quale società di gestione del risparmio dei fondi alternativi di investimento denominati Ambienta II e Ambienta II bis, nell’acquisto del gruppo Calucem, tra i gruppi mondiali nella produzione e fornitura di cementi alluminosi, di proprietà del fondo Argus Capital Partners.

Il finanziamento a supporto dell’acquisizione è stato erogato dal Gruppo UniCredit attraverso le sue controllate UniCredit Bank Austria (Austria), Zagrebacka banka (Croazia) ed UniCredit Bank Ag (UK), assistito dallo studio legale CMS Cameron McKenna con un team composto dal partner Mark Segall e dalla senior associate Elitsa Ivanova.

Per la realizzazione dell’operazione, Grimaldi ha coordinato un team di studi stranieri, composto dallo studio legale Dechert per i profili di diritto inglese, statunitense e tedesco, dallo studio legale Porobija & Porobija per i profili di diritto croato e dallo studio legale NautaDuthil per i profili di diritto olandese.

Lo studio King & Wood Mallesons, con il partner Davide Proverbio e l’associate Fausto Caruso, ha assistito Ambienta nella definizione degli accordi con i co-investitori mentre lo studio CBA, con il partner Giuseppe Galeano e l’associate Francesca Marchiori, ha agito in qualità di consulente di Ambienta per la fiscalità italiana dell’operazione.

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Gop e Legance nell’acquisizione di Domus Italia

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Gianni Origoni Grippo Cappelli & Partners (Gop) ha assistito la società quotata Vianini Industria nell’acquisizione da ICAL 2 (Gruppo Caltagirone) assistita da Legance, del 100% di Domus Italia Spa, società attiva nel settore immobiliare. Il corrispettivo per l’acquisto della partecipazione è pari a 90 milioni di euro, da corrispondere in due tranche da 45 milioni di euro ciascuna.

Per Gop ha agito un team guidato dai partner Francesco Gianni e Andrea Aiello, coadiuvati dal senior associate Ludovica Di Paolo Antonio. Il team di Legance che ha assitito ICAL 2 è stato guidato dal socio Alberto Giampieri, coadiuvato dall’associate Andrea Sorace.

Quorum cresce in Cina e si allea con Lascend

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Quorum, nell’ambito della propria strategia internazionale, potenzia ulteriormente la presenza in Cina mediante un accordo di collaborazione con lo studio Lascend di Pechino, realtà particolarmente radicata nel settore della grande industria cinese e delle materie prime.

L'accordo è stato sottoscritto per Quorum dal socio Andrea Colantoni (nella foto) e dal professor Zhai Yuanjian dell’Università CUPL di Pechino e socio di Lascend, con il contributo del professor Antonio Saccoccio direttore del corso di laurea aggregato in Giurisprudenza dell’Università di Brescia.

Quorum estende in questo modo la sua area di influenza in Cina nella regione di Pechino oltre che nel distretto di Chongqing ove è presente dal 2015 con una propria sede (leggi l'articolo precedente).

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Prezzi bassi, stop al bando: Lipani Catricalà ottiene un'importante sentenza al Tar

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Il Tar Lazio ha accolto il ricorso promosso da Manutencoop Facility Management S.p.A. contro Roma Capitale per l’annullamento del bando di gara relativo all’affidamento del global service scolastico, di valore economico complessivo superiore ai 240 milioni di euro.

La legge di gara era stata censurata alla luce dell’incongruità degli importi indicati a base d’asta, tali da non garantire il corretto inquadramento contrattuale dei lavoratori impiegati e, conseguentemente, di remunerare i costi del lavoro necessari per l’espletamento dei servizi.

Manutencoop è stata assistita nel giudizio dallo studio Lipani Catricalà & Partners, con gli avvocati Damiano Lipani (in foto), Antonio Catricalà, Francesca Sbrana e Fabio Baglivo e dal professor Pietro Rescigno.

Il Tar Lazio ha riconosciuto la fondatezza dei motivi di ricorso, affermando un principio di particolare rilevanza sistematica con riguardo al tema della determinazione della base d’asta da parte delle stazioni appaltanti. La sentenza in particolare ha evidenziato che la riconosciuta derogabilità delle tabelle ministeriali relative al costo del lavoro non consente alle stazioni appaltanti di presumere che tutti i potenziali concorrenti possano beneficiare di agevolazioni idonee a ridurre tale costo al di sotto dei parametri ministeriali. Eventuali condizioni favorevoli (ad esempio, la possibilità di ricorrere a benefici contributivi e/o fiscali) rilevano solo ai fini della formulazione dell’offerta da parte di ciascun concorrente e nella successiva fase di verifica dell’anomalia, ma non anche, in chiave prospettica, nella fase di predisposizione del bando di gara.

Sulla base di tale principio, la sentenza ha stabilito che una base d’asta caratterizzata da costi del lavoro inferiori alle tabelle ministeriali configura un illegittimo impedimento alla partecipazione delle imprese che hanno costi del lavoro più elevati. 

Gop nella quotazione dei quattro nuovi ETF di GO UCITS

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Lo studio Gianni Origoni Grippo Cappelli (Gop) ha assistito Etf Securities nel processo di quotazione sul mercato Etf-plus di Borsa Italiana di quattro comparti della società di investimento irlandese Go Ucits Etf Solutions (ETFS Lombard Odier IM Global Government Bond Fundamental GO UCITS ETF, ETFS Lombard Odier IM Global Corporate Bond Fundamental GO UCITS ETF, ETFS Lombard Odier IM Euro Corporate Bond Fundamental GO UCITS ETF, ETFS Lombard Odier IM Emerging Market Local Government Bond Fundamental GO UCITS ETF), i quali replicano l'andamento di indici composti da obbligazioni rispettivamente emesse dai governi dei paesi membri dell’OCSE, società di rating “investment grade” o dai governi dei paesi emergenti.

Lo studio ha curato gli aspetti legali del processo di quotazione e offerta con un team guidato dal partner Emanuele Grippo (in foto), coadiuvato dagli associate Raffaella Genghini ed Edoardo Brillante. La direzione legale di GO UCITS è stata coordinata da Marco Boldini, european regulatory counsel, coadiuvato da Stuart Forbes e Aifric Corkery.


Spese pazze, Ponti ottiene l'assoluzione per i capigruppo alla Regione Friuli

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All’udienza del 18 aprile 2013 il GUP del Tribunale di Trieste ha concluso tutta la maxi inchiesta sulle cosiddette "spese pazze" contestate al Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia. In particolare la Procura della Repubblica di Trieste contestava il reato di peculato aggravato a tutti i capogruppi del PD Gianfranco Moretton, del PDL Daniele Galasso, della Lega Nord Danilo Narduzzi e del Gruppo misto Roberto Asquini nonché ai consiglieri Massimo Blasoni ed Elio De Anna (PDL), Sandro Della Mea e Daniele Gerolin (PD) , tutti difesi dall’avvocato Luca Ponti (nella foto) di Udine.

Gli altri consiglieri degli stessi partiti sempre difesi dall’avvocato Ponti erano stati già prosciolti in sede di indagini preliminari.

L’ipotesi era quella di vedere i capogruppi responsabili, oltreché per le spese proprie ritenute illegittime, anche per omesso controllo e/o impedimento della legittimità dei rimborsi dei singoli consiglieri. A seguito di giudizio abbreviato a carico di Moretton, Galasso, Blasoni e Della Mea e di rito ordinario per gli altri imputati, tutti sono stati assolti perché il fatto non sussiste con diverse motivazioni con la sola eccezione del capogruppo della Lega Nord che ha avuto un parziale limite rinviando ad altro GUP.

Assolti in dibattimento, perché il fatto non sussiste, anche Maurizio Bucci, Piero Camber, Mara Piccin (già all’udienza preliminare) e Gaetano Valenti, tutti difesi dall’avvocato Giovanni Borgna del foro di Trieste. Lo studio Campeis, con un team composto da Giuseppe Campeis e Carlotta Campeis, invece, ha assistito Alessandro Tesini, ex presidente del Consiglio regionale, ottenendo l’assoluzione con formula piena.

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LabLaw rafforza la propria identità territoriale

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Un mercato difficile. Dove cresce la concorrenza. E non sempre l’attività professionale viene remunerata adeguatamente. È il diritto del lavoro. Si tratta di uno di quei settori dove la ricerca di nuovi spazi di mercato è diventata essenziale così come la capacità di attuare strategie innovative per distinguersi in un contesto dove gli spazi per la crescita di uno studio legale sono cambiati. Per certi versi si sono spostati. A descrivere lo scenario e a raccontare la loro strategia sono Francesco Rotondi e Luca Failla che, 10 anni fa, hanno fondato Lablaw una delle più quotate e innovative realtà del mercato giuslavoristico italiano. Come si è arrivati alla svendita di questa tipologia di attività legale? «Difficile dare una risposta univoca», dice Rotondi a MAG. «Tanti professionisti italiani non sono riusciti a portare a dignità di “voce di costo” il diritto del lavoro». Poi c’è il problema dei prezzi. Qui interviene Failla: «A svendere il labour come commodity sono stati spesso gli studi legali multidisciplinari che, solitamente, hanno il loro driver principale nel m&a». Il che però ha inevitabilmente un riflesso sul mercato. «Ed è proprio questo il problema», tuona Failla, «perché così facendo si crea un benchmark che poi diventa il prezzo di quel servizio sul mercato».

In questo scenario complesso, Lablaw come si è mosso?

Francesco Rotondi: Noi siamo andati bene. Abbiamo continuato a consolidare il nostro posizionamento di mercato e a innovare.

Sì, ma strategicamente?
FR: Semplice, siamo andati a vedere dov’è che c’era domanda di assistenza legale in ambito giuslavoristico. E lì abbiamo cominciato a investire.

Quando dice “dove”, lo dice in senso geografico?
FR: Certamente. Il mercato c’è. Ed è in Italia. Che non è solo Milano. Questa è stata la chiave di volta. La nostra intuizione. L’economia del territorio è ricca di opportunità.

L’ultima mossa su questo fronte è stata l’apertura di una sede Lablaw a Bari…
FR: Esatto. Apertura che ha di poco seguito quella di Napoli. La logica della territorialità l’abbiamo sempre sostenuta. Lo studio deve essere presente, parcellizzato, nel territorio per essere vicino a fette di mercato inesplorate con problematiche di diritto del lavoro enormi.

Di che genere di problematiche parliamo?
FR: Si tratta a volte di problematiche legate a fasi di crisi ma in molti altri casi si tratta di questioni legate allo sviluppo e alla crescita delle aziende.

Continuerete su questa strada?
Luca Failla: Il mercato del lavoro è un mercato territoriale. E noi grazie a questo approccio stiamo crescendo. Abbiamo chiuso il 2015 a 6,5 milioni di fatturato e nel primo trimestre di quest’anno abbiamo già fatto +30% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

Il mercato c’è…
LF: Ma bisogna andarselo a cercare. Bisogna essere flessibili, riuscire a fare la scelta giusta e questa non è una cosa banale. Ma la territorialità per noi è sempre stata un driver. Non a caso siamo stati i primi ad aprire a Roma.

A proposito di Roma. Dopo l’uscita di Nicola Petracca cosa pensate di fare? Riaprirete uno studio con insegna Lablaw?
LF: Questo è un tema interessante. Perché a differenza delle sedi in Puglia, Veneto, Campania, Abruzzo e Liguria, che sono molto operative e da cui riceviamo già segnali interessanti di sviluppo, Roma è un mercato a sé.

Ovvero?

LF: Roma è un mercato particolare. L’apertura a Roma era stata una mossa necessaria perché lo studio voleva diventare nazionale. E poi internazionale (si veda il box, ndr). Quindi è stato un passaggio obbligato. Oggi, pur non avendo più una sede a Roma, siamo sicuramente percepiti come uno studio nazionale e una realtà internazionale.

Quindi non vi serve più essere a Roma?
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Latham&Watkins nel collocamento accelerato di azioni Ovs da parte di Coin

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Latham & Watkins ha agito nel collocamento accelerato di 22,7 milioni di azioni ordinarie OVS SpA da parte di Gruppo Coin SpA, rappresentanti circa il 10% delle azioni OVS in circolazione e collocate presso investitori istituzionali internazionali ad un prezzo di euro 5,68 per azione. I proventi lordi derivanti dal collocamento accelerato ammontano a 129 milioni di euro circa.

Il team di Latham & Watkins era composto da Antonio Coletti (nella foto), Ryan Benedict e Guido Bartolomei.

La quota di partecipazione di Gruppo Coin in OVS a seguito del collocamento accelerato è scesa da circa il 52,1% del capitale sociale di OVS a circa il 42,1%. Gruppo Coin è indirettamente controllato da fondi gestiti da BC Partners.

Gruppo Coin si è impegnato a non compiere atti di disposizione di ulteriori azioni OVS per almeno 90 giorni dal regolamento dell’Offerta, termine soggetto tuttavia ad eccezioni normalmente previste per operazioni di tale natura e all’eventuale rinuncia da parte del Sole Bookrunner dell’Offerta.

UniCredit Corporate & Investment Banking ha agito in qualità di Sole Bookrunner. Rothschild e Latham & Watkins hanno agito, rispettivamente, in qualità di financial advisor e consulente legale di Gruppo Coin.

 

Nunziante Magrone apre le porte a Ferretti

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Cresce ancora Nunziante Magrone. E stavolta lo fa mettendo a segno un lateral hire a vantaggio della propria sede di Milano. Secondo quanto risulta a legalcommunity.it, lo studio guidato da Gianmatteo Nunziante si rafforza nell'Ip con l'arrivo di Nicolò Ferretti (nella foto), già socio dello studio Bardehle PagenBerg. 

Ferretti ha competenze specifiche in materia di azioni relative alla violazione dei diritti di proprietà intellettuale nel settore della moda, negoziazione di licenze e accordi di non divulgazione nel settore meccanico e ovviamente nel contenzioso dei brevetti meccanici in diversi settori industriali. Tra i suoi clienti, importanti società italiane e internazionali e Pmi.

«Con il nuovo ingresso in programma presso la sede di Milano – dice a legalcommunity.it Gianmatteo Nunziante - lo studio consolida il proprio posizionamento nel settore della proprietà intellettuale. Si tratta di una scelta strategica fortemente voluta, anche tenuto conto delle eccellenze dell’imprenditoria italiana, non solo nei settori tradizionali della moda e del lusso, ma anche in quelli delle nano tecnologie e del design. Inoltre, gli investimenti in ricerca e sviluppo sono dati in crescita, specie per quelle società con vocazione all’internazionalizzazione che rappresentano il bacino di clientela cui tradizionalmente ci rivolgiamo: e cresce, di pari passo, l’esigenza di protezione della proprietà intellettuale. L’ingresso di Niccolò Ferretti e del suo team va in questa direzione».

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King & Wood con Principia nell'investimento in Silk Biomaterials

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Principia SGR, attraverso il fondo Principia III, specializzato in Healthcare e Biomedicale, ha investito in Silk Biomaterials Srl, startup incubata presso il Parco Scientifico e Tecnologico ComoNExT, che sta sviluppando una nuova piattaforma tecnologica per la medicina rigenerativa utilizzando una proteina prodotta dai bachi da seta: la fibroina. Ad assistere Principia SGR nell’operazione sono stati Ettore Scandale e Agata Todarello dello studio King Wood & Mallesons. Silk Biomaterials è stata seguita dall’avvocato Pierdomenico Pellicanò.

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