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Tanti, soli e confinati nel proprio territorio, ma gli avvocati vogliono cambiare

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Ecco come emerge (davvero) la categoria dall'ultimo rapporto Censis

 

Tanti, soli, non specializzati, poco organizzati e confinati al proprio territorio. È questa la fotografia, senza filtri, che l’ultimo rapporto Censis scatta all’avvocatura italiana per conto della Cassa Forense. L’indagine, condotta su un campione di 8.000 professionisti, fornisce numerosi dati che sembrano confermare quelle che da tempo appaiono le ragioni principali dell’impoverimento della categoria. Dato, quest’ultimo, certificato dallo stesso ente previdenziale dei legali italiani che, nella sua ultima rilevazione ha indicato in 37.505 euro annui il reddito professionale medio della categoria (si veda il numero 54 di MAG).

Ma quali sono i fattori che maggiormente penalizzano gli avvocati?

Partiamo dal contesto. «L’Italia è notoriamente cresciuta sul localismo, sulle microstrutture produttive, sul protagonismo dell’individualismo dei soggetti economici; e con essa è cresciuta e ha proliferato anche l’avvocatura italiana, improntata allo stesso modello di sviluppo», scrive il Censis, «attraverso il quale sta oggi cercando di preservare se stessa per sopravvivere alle difficoltà congiunturali e ai profondi mutamenti strutturali del mercato». Evidentemente senza grande successo. Il problema fondamentale, sembra di capire dalla analisi, è che l’avvocatura non fa nulla o fa molto poco per cambiare. «Gli ambiti di esercizio della professione aderiscono ancora molto agli aspetti più tradizionali dell’universo forense; l’avvocatura risulta essere ancora fortemente concentrata sull’attività giurisdizionale piuttosto che su quella stragiudiziale, poco propensa alla specializzazione, estremamente orientata al diritto civile, molto meno al diritto penale, al diritto amministrativo, quasi per nulla al diritto internazionale».

Insomma, la popolazione forense è numerosa (sono più di 237mila i legali italiani), sostanzialmente indistinta e priva di organizzazione: i dati d’indagine delineano il profilo di una professione organizzata fondamentalmente su base individuale e articolata largamente in microstrutture. Il 66,6% degli intervistati dichiara di essere il titolare unico dello studio. La percentuale sale al 76,4% nel Mezzogiorno, viceversa scende al 59,9% nel Nord del Paese. Sempre osservando la struttura organizzativa della categoria, solo il 13,4% degli avvocati risulta essere contitolare di uno studio associato ed un esiguo 0,7% contitolare di studio in forma societaria; mentre, altre forme di collaborazione, retribuita 14,9% e non retribuita 4,4%, rappresentano la restante parte degli avvocati. Se il modello prevalente è quello di strutture individuali, la dimensione tipo dell’organizzazione del lavoro è generalmente quella della microstruttura. Nel 38% dei casi l’avvocato è l’unica persona a lavorare nello studio e il dato sale al 47,9% nel Mezzogiorno; nel 25,5% dei casi nello studio lavorano, compreso l’avvocato, massimo tre persone, nel 27,2% dei casi nello studio lavorano, compreso l’avvocato, tra le 4 e le 9 persone; infine, solo nel 9,4% lo studio conta nel suo complesso personale pari a 10 o più persone.

PICCOLO MERCATO ANTICO
Tra i fattori che penalizzano i professionisti italiani c’è sicuramente la chiusura rispetto allo sviluppo di un’attività internazionale. Il mercato di riferimento dell’attività professionale dell’avvocatura italiana è, infatti, quasi per 3/4 un mercato locale, più raramente raggiunge il livello regionale o nazionale, ben di rado quello internazionale. Il modo in cui il fatturato degli intervistati si distribuisce tra i diversi livelli di articolazione geografica parla chiaro. Il 74,1% del campione indica il mercato locale, il 12,6% quello regionale, l’11,1% quello nazionale e, da ultimo, il 2,3% quello internazionale. «Il dato», sottolinea il Censis, «non può non far riflettere, laddove si consideri che l’Italia nell’export di prodotti e servizi ha uno dei pilastri fondamentali della propria economia. Sarà proprio da queste tipologie di incongruenze che dovrà partire una riflessione ragionata sull’approccio al mercato della avvocatura italiana, nell’ambito di una più ampia riflessione sugli itinerari di evoluzione e sviluppo della professione». Così come la percezione delle dinamiche di mercato da parte degli avvocati italiani sembra ancorata ancora a logiche ottocentesche, ovvero ai cliché di una professione che non esiste più.
Sempre il Censis, infatti, dice:...

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Boursier Niutta al fianco di Meridiana nella trattativa sugli esuberi

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Sono i legali dello studio Boursier Niutta, guidati da Carlo Boursier Niutta (nella foto), ad assistere Meridiana nella delicata vertenza sugli esuberi che, il 23 marzo scorso, ha visto un passaggio fondamentale al Ministero dello sviluppo economico (Mise). Lo conferma a legalcommunity.it un portavoce della compagnia che ha proposto di ridurre da 902 a 514 il numero di persone in esubero. 

Intanto, il 10 aprile verrà aperta la procedura di mobilità, riferiscono i sindacati. Da quella data ci saranno 75 giorni di tempo per condurre e chiudere la trattativa per il mese di giugno, quando scadrà il regime di cassa integrazione straordinaria. Secondo quanto riportato dalle agenzie, gli esuberi coinvolgerebbero 48 addetti di terra, 33 tecnici operai della Maintenance e 433 assistenti di volo. Non sono previste eccedenze d'organico tra i piloti.

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Chiomenti, Di Tanno e Nctm nel passaggio di N&W a Lone Star

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Gli studi Chiomenti e Di Tanno hanno assistito Lone Star Funds, player globale di private equity, nella acquisizione di N&W Global Vending SpA, società leader in Europa nella produzione di distributori automatici e macchine da caffè per il settore HoReCa, con 1400 dipendenti e operante in più di 100 paesi a livello internazionale. I venditori, i fondi di private equity Investcorp Investment Hondings e Equistone Partners Europe, sono stati assistiti da Nctm.

Chiomenti con un team composto dai soci Carlo Croff, Luigi Vaccaro, Luca Bonetti e Christopher Mullen, coadiuvati da Francesca Villa, Benedetta Barlassina e Cosimo Paszkowski ha curato gli aspetti legali dell’operazione di acquisizione. Il team di Di Tanno e Associati con il partner Ottavia Alfano (nella foto), coadiuvata da Carmen Mione, ha assistito Lone Star Funds per gli aspetti fiscali. Il team di Nctm composto dai partner Paolo Montironi e Matteo Trapani, coadiuvati dalla senior associate Lucia Corradi ha curato gli aspetti legali per i venditori.

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Simmons con le banche nel finanziamento da 30 mln a Retelit

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Simmons & Simmons, con un team coordinato dal socio banking Fabrizio Dotti (nella foto), coadiuvato dal managing associate Alessandro Elisio e da Elisabetta Tafuro, ha assistito un pool di banche composto da Banca Popolare di Milano, MPS Capital Services Banca per le Imprese e Unicredit nel stipula di un contratto di finanziamento per l’erogazione di due linee di credito per un importo complessivo di 30 milioni di euro a favore di e-via SpA, controllata da Retelit SpA.
La società è stata invece assistita da Nctm con gli avvocati Gloria Bertini e Davide Trevisan.

L’operazione di finanziamento è finalizzata a supportare la copertura degli investimenti previsti dalla partecipazione del Gruppo Retelit al consorzio internazionale AAE-1 per la posa e gestione del primo cavo sottomarino mondiale in fibra ottica ad alta capacità e bassa latenza, posizionato fra il Mediterraneo ed Hong Kong, con una landing station posizionata a Bari. 

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Jones Day, Plattner, Hogan Lovells e Pirola nella cessione di MAC 567

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Si è conclusa con successo la cessione del complesso immobiliare ad uso uffici denominato "Mac 567", situato a Milano nel distretto Maciacchini. Jones Day, Bureau Plattner, Hogan Lovells e Pirola Pennuto Zei & Associati sono stati gli advisor dell'operazione. L’acquirente, Deka Immobilien, è stata assisitita da Jones Day con gli avvocati Francesca Tresoldi e Federico Ferrari per gli aspetti legali e da Karl Plattner e Hannes Hilpold di Bureau Plattner per gli aspetti fiscali. Il venditore, Imbonati S.r.l. società facente capo a Doughty Hanson, è stato assistito da Hogan Lovells, con gli avvocati Marco Rota Candiani, Maria Deledda e Alberto Carrara per gli aspetti legali e da Francesco Mantegazza e Andrea Brambilla di Pirola Pennuto Zei & Associati per gli aspetti fiscali.

Carnelutti con Giglio Group nell'acquisizione di MF Fashion

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Lo studio Carnelutti, con i soci Renata Ricotti, Luca Arnaboldi (foto) e Claudio Lichino, ha assistito Giglio Group Spa, società quotata all’AIM, impegnata da oltre dieci anni nella produzione di spettacoli televisivi e nella realizzazione di grandi eventi, nell’acquisizione di MF Fashion Spa, società specializzata nel settore della vendita di moda di lusso a grandi distributori. Per finanziare l’operazione di acquisizione Giglio Group ha anche emesso un minibond sottoscritto da Zenit sgr, assistita dallo studio Tosetto Weigmann e Associati.

BonelliErede fa il 30% di sconto sulla gara Cdp per le Utilities

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Chiomenti invece si aggiudica l'appalto sulla cooperazione con un ribesso dell'11%

Due nuovi appalti legali aggiudicati da Cassa Depositi e Prestiti. Secondo quanto comunica la società guidata da Claudio Costamagna e Fabio Gallia, gli studi BonelliErede e Chiomenti si sono rispettivamente aggiudicati le gare per l'affidamento della consulenza legale in riferimento al Progetto Utilities e al Progetto Cooperazione allo sviluppo.

Nella prima gara, come fa sapere Cdp, Bonelli si è aggiudicato l'appalto con un ribasso unico del 30%. Considerato che l'importo massimo complessivo preventivato da Cdp era di 150.000 euro, BonelliErede avrà presentato un'offerta di 105mila euro. Nella seconda gara, invece, Chiomenti ha centrato il mandato offrendo 80mila euro invece dei 90mila indicati dall'ente come importo dell'appalto applicando, quindi, uno "sconto" dell'11%.

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Gattai Minoli Agostinelli & Partners per Cerved Credit Management nell'accordo con BHW Bausparkasse

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Lo Studio Gattai Minoli Agostinelli & Partners ha assistito Cerved Credit Management. nella finalizzazione di un accordo con la succursale italiana di BHW Bausparkasse per lo sviluppo di una partnership industriale di lungo termine per la gestione dei crediti deteriorati (npls) originati da BHW-IT sul territorio italiano.

Il team che ha assistito Cerved Credit Management è stato composto dal socio Cataldo Piccarreta (nella foto) e dagli associate Lorenzo Fabbrini e Federico Michelini. L’operazione prevedeva la cessione a Cerved Credit Management di un ramo d’azienda di BHW-IT individuato nel reparto organizzativo, demandato alla gestione dei crediti deteriorati, denominato “Ingiunzioni ed Esecuzioni”.

Contestualmente alla predetta operazione di cessione di ramo di azienda è stato sottoscritto un contratto di servicing, della durata pluriennale, per la gestione in outsourcing da parte di Cerved Credit Management del portafoglio npls originato da BHW-IT, oltre ai nuovi flussi di crediti deteriorati che si genereranno in futuro. L’accordo di servicing prevede, altresì, lo svolgimento da parte di Cerved Credit Management di una significativa attività per la predisposizione di un “Loan Tape” completo sui npls propedeutica all’eventuale avvio, nel medio termine, di un processo di cessione di parte del portafoglio in linea con gli obiettivi definiti nel piano industriale di BHW-IT.

 

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I 20 milioni non ci sono. Ma il gender gap sì: buon 1 aprile

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Se avete cliccato il link attirati dalla torta da 20 milioni di euro, ci spiace. È un pesce d’aprile.

Se invece lo avete fatto per capacitarvi di una notizia che aveva dell’assurdo, beh, allora vogliamo condividere con voi una piccolissima riflessione.

Un bando così costruito, oggi come oggi, avrebbe creato problemi solo a una minoranza di studi legali italiani visto che, secondo gli ultimi dati pubblicati da Asla, su 921 partner presenti nei principali studi associati del Paese solo il 22,15% è donna. Una percentuale in crescita rispetto all’ultima rilevazione, certo, ma non ancora rappresentativa del potenziale professionale delle avvocate che ormai costituiscono quasi la metà della popolazione forense. Lo scenario sta migliornado, almeno nelle organizzazioni più evolute, ma si può fare di più.

Il gender gap nei percorsi di carriera è un tema ancora attuale in Italia. E noi di legalcommunity.it non smetteremo mai di tenere alta l’attenzione su di esso!

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Watson Farley con Greentech nella vendita di parchi eolici in Polonia

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Watson Farley & Williams ha assistito Greentech Energy Systems A/S - società danese leader nel settore delle energie rinnovabili quotata al NASDAQ OMX di Copenaghen - nella vendita a Edf En Polska  - filiale della società francese EDF Energies Nouvelles - dei parchi eolici di Parnowo, Ustka e Smolęcin siti in Polonia ed aventi una potenza complessiva di 108MW.

A seguito della vendita, Edf En Polska entra in possesso del 100% delle società di progetto, rilevando tutte le attività di sviluppo futuro ed i relativi costi, così come i progetti di costruzione.

Il team di WFW, guidato dall’head of Italy e partner Eugenio Tranchino (nella foto), coadiuvato dai counsel Luca Sfrecola e Carlo Cosmelli e dall’associate Cristina Betti, ha curato tutti gli aspetti contrattuali, societari e di diritto immobiliare connessi all’operazione, agendo in stretta collaborazione con il team legale interno alla società composto dagli Avv.ti Ginevra Orsini e Mariagrazia Callisto.

La società EDF Energies Nouvelles è stata assistita dalla sede di Varsavia di Allen & Overy, con un team guidato dal Partner Jarosław Iwanicki, coadiuvato dal Counsel Kamil Jankielewicz e dal Senior Associate Lukasz Lech.

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Lombardi Molinari, Pedersoli e Latham per l'ipo di Spig

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Spig si prepara alla quotazione in Borsa. La Società, a capo di un gruppo industriale che progetta, realizza e installa sistemi di raffreddamento a liquido, ad aria o misti situati all’interno di siti industriali e agisce come fornitore di servizi di manutenzione, monitoraggio e diagnostica su impianti ha presentato a Borsa Italiana la domanda di ammissione a quotazione delle proprie azioni ordinarie sul Mercato Telematico Azionario e, ove ne ricorrano i presupposti, sul segmento Star.

Coordinatore dell’Offerta Globale è Equita SIM S.p.A., la quale agisce anche in qualità di Sponsor, Bookrunner e Specialista ai fini della quotazione.

La società, affiancata da studio Santagostino, è assistita sul piano legale da Lombardi Molinari Segni e, per gli aspetti di corporate governance, da Pedersoli e Associati con la counsel Francesca Leverone. Latham & Watkins agisce in qualità di consulente legale italiano e internazionale per il Coordinatore dell’Offerta Globale. La società, inoltre, ha depositato alla Consob la richiesta di approvazione del prospetto informativo relativo all’offerta di vendita, destinata agli investitori qualificati in Italia e istituzionali all’estero, di azioni ordinarie Spig e all’ammissione alla quotazione delle azioni medesime.

Spig è assistita sul piano legale da Lombardi Molinari Segni con un team composto dal name partner Antonio Segni (nella foto), coadiuvato dal senior associate Alberto Recchia e dalla associate Giulia Quatrini.

Il team di Latham & Watkins coinvolto nell’operazione è composto dal partner Antonio Coletti, dal counsel Isabella Porchia, dall'associate Paolo Mazzilli per gli aspetti di diritto italiano e dal partner Ryan Benedict e dall'associate Irene Pistotnik per i profili legali internazionali.

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Mercanti Dorio apre a Lugano e annuncia l'arrivo di Papacchini

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Doppia novità per lo studio Mercanti Dorio e Associati. Dal 4 aprile le practice di M&A, societario, corporate governance e regolamentare si rafforzano con l’ingresso nella compagine dei soci dello studio di Anna Papacchini (nella foto), già a capo della Direzione Affari Legali della Banca Popolare di Vicenza. La notizia, conferma l'anticipazione che legalcommunity.it aveva pubblicato lo scorso 2 febbraio (leggi l'articolo). 

Papacchini apporta l’esperienza acquisita gestendo, nella propria funzione di general counsel, operazioni, anche di rilevante importanza, di acquisizione e cessione di partecipazioni in società, di fondi e di aziende (sportelli bancari), fusioni infragruppo, operazioni di aumento di capitale, emissioni obbligazionarie (anche convertibili), joint venture. L’arrivo della Papacchini coincide con l’apertura di una sede di rappresentanza a Lugano, propedeutica all’attività di consulenza a favore dei clienti italiani che detengono asset o imprese nella confederazione elvetica, ma anche a favore degli investitori italiani che ritengono che il Ticino possa essere una porta d’uscita verso il mondo e degli investitori esteri che lo considerano una porta d’ingresso in Italia.

La sede di Lugano valorizza le competenze e i contatti storici già acquisiti dallo studio assistendo, tra l’altro, un gruppo bancario italiano con rilevanti interessi su piazza e quelli recentemente acquisiti da Giovanni Mercanti, Emanuele Dorio e Giovanni Caroli, attraverso l’attività di voluntary disclosure, che li ha visti gestire oltre 450 istanze. 

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Pedersoli e Matera Bonaccorsi Hein nel passaggio di Carlo Salvi a Hatebur

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Il gruppo svizzero Hatebur, assistito dallo studio legale Matera Bonaccorsi Hein & Partner, si aggiudica il processo di vendita del Gruppo Carlo Salvi, attivo nella produzione di macchine per lo stampaggio di fasteners, affiancato dagli avvocati di Pedersoli e Associati.
Nello specifico, per i compratori hanno lavorato i soci Francesco Bonaccorsi e Susanne Hein, mentre per i venditori hanno agito Alessandro Marena (nella foto), Andrea Faoro, Alice Fazzioli e Andrea de’ Mozzi.

Con un fatturato di circa 25 milioni di euro e un Ebitda superiore a 5 milioni, il Gruppo Carlo Salvi genera oltre il 90% del business all’estero. I principali mercati includono Stati Uniti (46%), Germania (24%), UK (7%), Francia (7%) e Repubblica Ceca (4%). In termini di vertical markets serviti, l’80% del business è automotive, 10% aerospaziale, 5% medicale e per il restante 5% applicazioni speciali. Tra i clienti del Gruppo Carlo Salvi compaiono diverse multinazionali attive nell’industry dei fasterners, tra cui Stanley Black & Decker, Atlas Copco, Lisi Aerospace, Alcoa, SFS Group, Ateliers de la Haute-Garonne.

Il processo di vendita ha visto coinvolti alcuni importanti player industriali e finanziari internazionali ed italiani. Ad originare l’operazione e a gestire l’intero processo di cessione, iniziato lo scorso ottobre, è stato il team di CP Advisors (i dettagli su financecommunity.it).

Jones Day prende Tesei da Carbonetti

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Jones Day Milano annuncia l’ingresso dell’avvocato Massimo Tesei, proveniente dallo studio legale Carbonetti dove era responsabile del dipartimento Corporate/M&A. Massimo Tesei farà parte del dipartimento di Mergers & Acquisition di Jones Day, i cui soci attuali sono gli avvocati Bruno Castellini, Stefano Crosio e Fabrizio Faina.

L’avvocato Tesei ha esperienza nella consulenza societaria, in fusioni, acquisizioni ed altre operazioni straordinarie, nonché nell’equity capital markets. Si occupa di contenzioso, anche in sede arbitrale.Tesei collabora alla cattedra di diritto societario presso la LUISS dove ha ricoperto incarichi di docenza nel Master in Business Administration sugli aspetti giuridici del Corporate & Investment Banking. Massimo Tesei entra in Jones Day insieme a due associate, gli avvocati Carlo MecellaOrnella Vastola.

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Gitti Raynaud con Evoqua nella cessione di un ramo d'azienda ad Aqua

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Gitti Raynaud and Partners ha assistito il gruppo americano Evoqua Water Technologies nella cessione della divisione “Biosolids Products Line – Sernagiotto Products” a favore del gruppo svizzero Aqua Global Engineering. Il team dello studio Gitti Raynaud and partners è stato guidato dal socio Vincenzo Giannantonio insieme a Giacomo Pansolli (in foto) e Gloria Manunza per gli aspetti M&A, Elisa Mapelli per le tematiche labour e Francesca Grana per la parte real estate. Gli acquirenti sono stati assistiti dallo studio Cambareri nella persona dell’avvocato Giuseppe Cambareri e dall’advisor finanziario Trust Advisory&Consultant Group in persona di Gaetano Maria Alaimo.


Pedersoli con Intesa nel deal tra Terranova e Trilance

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Terranova, azienda fiorentina tra i leader italiani nel mercato del software per il settore Energy & Utilities, ha annunciato l'acquisizione della veronese Trilance, specializzata nella fornitura di software per le societa' di vendita di gas ed energia elettrica.

L'operazione è avvenuta con il finanziamento da parte di Banca Intesa Sanpaolo, assistita dallo studio Pedersoli e Associati.

L'aggregazione, spiega una nota, da' vita a una realta' che nel 2015 ha generato ricavi per oltre 24 milioni, impiegando complessivamente piu' di 220 persone, il 75% delle quali impegnate in attivita' di innovazione e sviluppo. Il portafoglio clienti della nuova società, che include complessivamente oltre 160 aziende, annovera i maggiori player del mercato nazionale con operatori come Enel, Iren, e-On, Estra, Linea Piu', Axpo Italia, Illumia, Gala, Agsm, AMGA Energia e Servizi, Green Network.

Per Pedersoli ha agito un team composto dal partner Alessandro Fosco Fagotto (nella foto) e l'associate Franco Paolo Gialloreti.

Le parti sono state assistite sul fronte legale da Fivesixty Legal e dallo studio Fratta Pasini e Associati, per la parte finanziaria da Fivesixty, nonche' dallo studio associato Dms, insieme allo studio Zanini, come general advisor. 

Macchi di Cellere vince per Gasdotti Italia al Tar Lombardia

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Il Tar Lombardia, sezione di Milano, ha respinto il ricorso di Netenergy Service Srl, società di trasporto gas su rete regionale, proposto contro l'Autorità per l'Energia, Snam Rete Gas e Società Gasdotti Italia-SGI S.p.A., quest’ultima assistita dai partner Giannalberto Mazzei (in foto), Rosaria Arancio e Doris Mansueto e da Arcangelo Pecchia, associate, dello studio Macchi di Cellere Gangemi.

La società ricorrente Netenergy, tra gli altri motivi, contestava la correttezza dell’ attribuzione del gas naturale non contabilizzato (GNC). Il Tar ha respinto il ricorso confermando la completezza delle regolazione in essere e l’affidabilità dell’operato di SGI, riaffermando il principio della responsabilità di ogni operatore di trasporto in relazione al controllo del GNC sulla propria rete.

Legance e Gatti per una quota di Fabrica Immobiliare sgr

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Legance – Avvocati Associati e Gatti Pavesi Bianchi hanno assistito rispettivamente Azufin, in qualità di acquirente, e Banca Monte dei Paschi di Siena, in qualità di venditore, nella compravendita della partecipazione detenuta da Banca Monte dei Paschi di Siena nel capitale sociale di Fabrica Immobiliare sgr.

Il team di Legance è stato guidato dal socio Alberto Giampieri (nella foto), coadiuvato dal counsel Andrea Botti e dall’associate Andrea Sorace, mentre il team di Gatti Pavesi Bianchi è stato guidato dagli equity partner Luigi Arturo Bianchi e Andrea Giardino, coadiuvati dal senior associate Giuseppe Toia e dall’associate Maria Cristina Pezzullo.

Nuovo marchio per AGFM

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Nuova veste grafica per il marchio dello studio Agfm. Un intervento finalizzato a favorire la visibilità e la leggibilità del marchio, ma soprattutto a caratterizzare e rendere unica l’immagine professionale associata al nome dello studio con sedi a Parma e Milano. Il progetto è stato affidato all’Art Director Giorgio Maggiolo.

Caratteristica principale del nuovo marchio è il font più moderno che lega i nomi dei quattro Partner storici: Paolo Alinovi, Alberto Guiotto, David John Ferrari e Stefano Mattioli.
Fondamentale lo studio di un lettering incisivo, comunicativo, orientato alla ricerca di un carattere che possa essere utilizzato, per le sue peculiarità grafiche, anche come “simbolo grafico” e quindi facilmente riproducibile su tutti i supporti di comunicazione. Un passaggio significativo che rappresenta l’occasione per potenziare l’immagine di Agfm anche attraverso nuovi canali di comunicazione.

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Obiettivo Medio Oriente, nasce LabLaw Emirates

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LabLaw compie dieci anni e, secondo quanto legalcommunity.itè in grado di anticipare, dà vita a un nuovo progetto di internazionalizzazione. Lo studio, specializzato in diritto del lavoro e fondato da Francesco Rotondi e Luca Failla (nella foto), lancia “LabLaw Emirates” con basi operative a Dubai e Abu Dhabi per affiancare le aziende che intendono operare nei mercati del Medio Oriente.

Dagli Emirati Arabi Uniti al più ampio GCC (Arabia Saudita, Bahrein, Emirati Arabi Uniti, Kuwait, Oman e Qatar). LabLaw, così, diventa capofila di un progetto che viene realizzato in partnership con società e professionisti che agiscono da molto tempo in quest’area: Sdac Consulting (società di consulenza legale e fiscale con sede a Dubai e Londra) e Profile Middle East (società con sede ad Abu Dhabi specializzata nei servizi di supporto alle imprese). Grazie a queste partnership strategiche, Lablaw Emirates punta ad affiancare tutte le imprese che vogliono lavorare con successo nel Middle East.

Altro aspetto fondamentale di LabLaw Emirates è il supporto alle aziende anche nel reperimento di eventuali finanziamenti, pubblici o privati, nell’ottica di razionalizzare i costi della internazionalizzazione. Del progetto si occupa direttamente il partner di LabLaw Sandro Lamparelli, presenza costante nell’area.

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