È Filippo Troisi (nella foto) l'avvocato italiano dell'anno secondo la classifica stilata da Legalcommunity.it e pubblicata da GQ, mensile della Condé Nast, sul numero di novembre appena arrivato in edicola.
Il fondatore dello studio legale Legance guida l’elenco dei legali che nell’ultimo anno si sono distinti per capacità manageriale, visione strategica, impatto mediatico, oltre che per la reputazione di networker d'eccellenza e tecnici di particolare valore.
I profili completi di tutti i 50 leader del 2015 sono pubblicati sul nuovo numero di MAG (Clicca qui per scaricare gratis la tuta copia)
Ecco un assaggio...
1 FILIPPO TROISI
L’istituzionale - 52 anni
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Dieci anni fa guidava, assieme ad Alberto Giampieri, Bruno Bartocci, Giovanni Nardulli e Alberto Maggi, il più grande spin off che la storia del mercato dei servizi legali italiano ricordi dando vita a Legance che nell’ultimo anno ha superato la soglia dei 75 milioni di fatturato, arrivando a contare più di 200 professionisti, parte dei quali, a Milano, stanno per trasferirsi a “Palazzo Legance”, in via Broletto.
I DOSSIER. Ha portato in Borsa doBank, sta affiancando Abertis nella trattativa per il passaggio ad Atlantia, è stato l’avvocato di Blackstone nell’ingresso in De Nora e ha affiancato i fondi Fortress nella cartolarizzazione da 17,7 miliardi di Unicredit.
IL NETWORK. Gentleman di classe napoletana, con un debole per le cravatte di Marinella, l’avvocato è un asso nella gestione delle relazioni. Nella sede di Londra, per l’annuale Italy Conference, si sono visti Fabrizio Viola (ex Mps e liquidatore delle banche venete), Giancarlo Aliberti (Apax), Andrea Munari (Bnl) e Andrea Enria (Eba). E ora ha portato l’insegna anche a New York.
2 STEFANO SIMONTACCHI
L’internazionale - 47 anni
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Ha portato il brand BonelliErede in Africa guidando l’apertura di una sede in Egitto e una in Etiopia. Padre dell’African Act del governo Renzi, è stato nominato consigliere per l’Africa e il mediterraneo dal ministro degli Esteri, Angelino Alfano. Presto potrebbe ufficializzare anche lo sbarco dell’organizzazione in Medio Oriente. Grazie anche all’espansione internazionale, lo studio nell’ultimo anno ha sfiorato i 150 milioni di ricavi.
ON BOARD. Confermato alla guida di BonelliErede assieme a Marcello Giustiniani, siede nei consigli di amministrazione di Prada e Rcs e inoltre presiede la Fondazione dell’Ospedale Buzzi di Milano. È considerato tra i massimi fiscalisti italiani. A maggio 2017 ha chiuso, per Google, l’accordo da 306 milioni con l’Agenzia delle Entrate.
TEAM. Ha rafforzato il team dedicato agli arbitrati internazionali dello studio portando in squadra Laurence Shore, ex socio della law firm Herbert Smith e Andrea Carlevaris, già segretario generale dell’Icc di Parigi.
3 FRANCESCO GIANNI
The king - 65 anni
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I soci dello studio Gianni Origoni Grippo Cappelli hanno votato una modifica allo statuto che consentirà all’avvocato di restare partner fino a 75 anni (per gli altri il limite è 65). Il perché è presto detto: Francesco Gianni è il re dei rainmaker italiani. Negli ultimi due anni è stato il professionista che ha seguito le operazioni di m&a di maggior valore: 11 deal per 8,6 miliardi nel 2016 e ancora 11 deal per 9,2 miliardi nel 2015.
OPERAZIONI. Stile italiano, ma formazione internazionale. È al fianco di Atlantia nella delicata partita per l’acquisizione della spagnola Abertis. Inoltre, ha seguito l’acquisizione di Ilva da parte di Am Investco, la cordata formata da Arcelor Mittal e Marcegaglia. A giugno, poi, è stato nominato presidente della Caltagirone Editore.
BUSINESS. È tra i promotori della Spac Innova Italy1, quotata all’Aim di Borsa Italiana, progetto a cui partecipano anche l’ex amministratore delegato di Enel Fulvio Conti e l’ex numero uno di Finmeccanica, Alessandro Pansa.
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