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Due sedi per Ddpv

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Nuova insegna sul mercato dei servizi legali. E' nato Ddpv Studio Legale, boutique di specialisti fondata dagli avvocati Andrea de Santis, Nicola di Raimo, Gabriele Pirocchi e Luciano Vasques (nella foto) che, assieme al professor Raffaele di Raimo, of counsel dello studio, coordinano l’attività degli associati.

Con due sedi, a Roma e a Milano, lo studio assiste i propri clienti, italiani e internazionali, nei diversi settori del diritto, sia nella fasi stragiudiziali, sia in quelle legate al contenzioso.

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Quella storia infinita tra gli avvocati e le tariffe

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di nicola di molfetta

Con il provvedimento n. 25868 del 10 febbraio 2016 l’Agcm, che tutti siamo soliti chiamare autorità Antitrust, ha inflitto al Cnf una sanzione di 912.536,40 euro per non aver posto termine alle condotte restrittive della concorrenza già sanzionate dalla stessa Autorità con una multa di identico importo (provvedimento n. 25154 del 22 ottobre 2014), poi ridotta a 513.914,17 euro (provvedimento n. 25705 dell’11 novembre 2015). 
La sanzione si riferiva al parere n. 48/2012 (cosiddetto caso "AmicaCard") con il quale il Cnf avrebbe, a detta dell’autorità, limitato l’utilizzo di un canale promozionale e informativo attraverso il quale si pubblicizza anche la convenienza economica della prestazione professionale.

Tra la sanzione precedente e quella appena comminata, il conto presentato dall’ente guidato dall’avvocato Giovanni Pitruzzella potrebbe costare al Consiglio nazionale forense, una somma vicina a quella messa a budget per il quotidiano Il Dubbio, che l’organismo di rappresentanza istituzionale dell’avvocatura si appresta a mandare nelle edicole nel corso di questo mese di marzo (si veda il numero 52 di MAG).

Ma il punto non è questo. Bensì il tema del prezzo dei servizi legali.

Da quando, dopo le lenzuolate di Bersani, l’avvocatura è stata privata del riferimento sicuro dei minimi tariffari obbligatori, che levavano dall’impiccio di dover dare un valore alle prestazioni e ai servizi forniti ai propri clienti, per la categoria riuscire a maneggiare la leva del prezzo nella gestione dei propri rapporti commerciali con gli assistiti è diventato un vero e proprio rompicapo.

Bloccare i tentativi di sfruttare la variabile tariffaria come stratagemma concorrenziale è stato solo uno dei temi che si sono posti agli organi di governo della categoria. Il problema più grosso e più diffuso si è presentato all’origine delle dinamiche di mercato. 
 Quanto bisogna far pagare un decreto ingiuntivo? E un parere? E quanto è giusto far pagare la strutturazione di un finanziamento o la revisione dello statuto di una società ovvero il lavoro necessario a quotarla in Borsa? In tanti, tra i professionisti italiani, si sono trovati spiazzati. E in molti hanno cominciato a usare i parametri come riferimento alternativo rispetto ai cari vecchi minimi. Ma si è trattato di una soluzione poco efficace oltre che impropria. Che, peraltro, ha dato vita anche a contenziosi con gli avvocati da una parte, a pretendere la liquidazione delle proprie parcelle calcolate sulla base di questi nuovi indici e i clienti dall’altra fermi nell’intenzione di non sborsare nemmeno un centesimo in più di quanto ritenuto “giusto” per l’assistenza ricevuta.

Il più recente tentativo di trovare una quadra è arrivato con la promozione di una proposta di legge sull’equo compenso per l’avvocato «nei rapporti contrattuali con altri operatori economici». In linea di principio, l’obiettivo di questa norma dovrebbe essere quello di debellare il fenomeno delle convenzioni capestro che molti “clienti forti” impongono ai loro legali rasseganti a lavorare per cifre al di sotto della soglia di dignità.

Ancora una volta, però, l’avvocatura sta cercando di superare con una norma le leggi di mercato. Infatti, al di là di situazioni patologiche, che sicuramente esistono e che tutti deprechiamo, non bisogna dimenticare che poter gestire liberamente la leva del prezzo di una prestazione legale è una chance competitiva che non può essere cancellata con un colpo di spugna.

Gli avvocati, come qualsiasi altro fornitore di servizi, devono imparare a stare sul mercato. A muoversi in equilibro tra domanda e offerta. A organizzare i propri studi secondo criteri di efficenza che li rendano competitivi e in grado non lavorare in perdita. Il controllo dei costi, la gestione dei processi produttivi sono attività che devono diventare normali all’interno degli studi. Nessuna impresa beneficia di clausole di equo compenso. 
E se gli studi legali vogliono essere riconosciuti come imprese professionali (anche per accedere ai fondi europei, come raccontiamo in questo MAG) devono convincersi che l’epoca delle tutele è finita. E che più che continuare a guardare indietro e a rimpiangere i bei tempi che furono, bisogna cominciare a guardare avanti e costruire la professione che sarà.

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Sommario

Agorà

  • MACCARONE, OF COUNSEL DI 5LEX
  • UNICREDIT RAFFORZA IL TEAM SPAGNOLO
  • PEZZULLI A CAPO DEL LEGALE DI ITALIONLINE
  • LA SCALA CHIUDE IL 2015 A 17,4 MILIONI
  • ICCREA HOLDING AFFIDA LA DIREZIONE GENERALE A LEONARDO RUBATTU
  • GORLA È DIRETTORE SERVIZI GIURIDICI DI GAS NATURAL ITALIA
  • TONETTI È CHIEF LEGAL OFFICER DI CASSA DEPOSITI E PRESTITI
  • GRECO NELLA PARTNERSHIP DI EVERSHEDS
  • MAURI È LEGAL AFFAIRS DIRECTOR DI ERMENEGILDO ZEGNA
  • BIANCHI DIRETTORE DELL’AREA MERCATO DEI CAPITALI DI ASSONIME
  • SAMPERI CRESCE IN LS LEXJUS-SINACTA
  • CONTI CON CEREDA E ANGELLI LANCIANO UN FONDO PER L’EFFICIENZA ENERGETICA
  • GABRIELLI, FULL EQUITY IN GATTAI MINOLI AGOSTINELLI

Il barometro del mercato
IL RISIKO DELL’EDITORIA LO FIRMANO I BIG ITALIANI
BonelliErede, Pedersoli e Chiomenti al lavoro sul merger tra L’Espresso e Itedi. De Matteis chiude per Mastercard la partita con l’Antitrust. Saipem scuote l’equity capital markets

Sotto la lente
DUECENTO PERSONE E 23 PARTNERS COSÌ RIPARTE MAZARS ITALIA  
Per la prima volta dopo il passaggio dei soci italiani a Bdo Italia, la società scopre le carte sul futuro. A MAG il partner responsabile per l’Italia Pascal Jauffret svela: «Il nostro obiettivo è ritornare al punto in cui eravamo prima dell’estate e raggiungere almeno i 50-60 milioni di euro di fatturato»

Strategie
DI TANNO E IL VALORE DELLA STABILITÀ
Promozioni e nuovi ingressi. Messi da parte i progetti di fusione con altri player, lo studio investe nella crescita e in particolare in professionisti capaci di sviluppare business.

Passaggi generazionali
LA SVOLTA DI PAVIA HARCOURT
Cambio della guardia al timone della boutique di New York. Il neo managing partner, Giovanni Spinelli, spiega a MAG cos’è lo studio oggi e come potrà evolvere nei prossimi anni. 

Follow the money
LA STAMPA È MORTA? NON IN INDIA 
di laura morelli

Scenari
BUSINESS FA RIMA CON BREXIT
Esperti a confronto sulle prospettive legate al rischio di uscita del Regno Unito dall’Unione Europea. Gli avvocati minimizzano. Ma le banche e le imprese tremano. 

Il tema
COSÌ SI MISURA IL VALORE PRODOTTO DAI LEGALI IN HOUSE
Strutture e professionisti si dimostrano non solo un centro di costo. Cresce in Italia il ricorso ai key performance indicator. Il modello Eni e l’approccio delle grandi istituzioni bancarie e assicurative.

Fondi europei
UN TESORETTO PER GLI AVVOCATI CHE FANNO IMPRESA
La legge di Stabilità 2016 consente ai professionisti di partecipare ai bandi per l’assegnazione delle risorse comunitarie. In ballo ci sono 44 miliardi

Osservatorio Innovazione Digitale
NEL 2015 SUPERA 1 MILIARDO DI EURO LA SPESA ICT DEGLI STUDI PROFESSIONALI 
Cresce la digitalizzazione di avvocati, commercialisti e consulenti del lavoro. Secondo l’annuale rilevazione della School of Management del Politecnico di Milano, la spesa media per studio è 9 mila euro.

Direct lending
“CREDIT FUNDS” EFFETTIVA PARTENZA O CHIUSURA?
di romeo battigaglia

Il sigillo
BUSANI: I SOCI DI CAPITALE? UN RISCHIO PER LE PROFESSIONI LEGALI
Il notaio mette in guardia dai rischi della norma contenuta nel ddl concorrenza  E dice no alle alleanze tra pubblici ufficiali e avvocati: «Sono incompatibili con la deontologia».

L’azienda
HERNO: ’MADE IN’ E TTIP SALVERANNO LA MODA 
Parla Claudio Marenzi, numero uno della società produttrice di piumini di lusso. I dazi sono un ostacolo per il settore. Il fatturato 2016 è atteso a 78 milioni.

Latitudini
LA RIFORMA DELLE BCC? UN PERICOLO PER IL MEZZOGIORNO 
Parla Emanuele di Palma, direttore generale della Bcc San Marzano di San Giuseppe, in Puglia: «La riforma andava fatta tenendo più in considerazione le esigenze e le specificità dei territori»

L’intervento
LITE TEMERARIA L’ITALIA SI FA STRADA NEL PANORAMA EUROPEO
di massimo militerni

Diverso sarà Lei
OSCAR 2016, AND THE WINNER IS... NON CERTO LA DIVERSITY
di silvia pasqualotto

LEGALCOMMUNITY FINANCE AWARDS 2016
Il gala dei consulenti legali in ambito finanziario si conferma evento di riferimento per il settore.

Istruzioni per l’uso
BUSINESS PLAN DI STUDIO UN VESTITO SU MISURA
di mario alberto catarozzo

Le tavole della legge
PAUSA ANNI ’60 IN DROGHERIA 
di giacomo mazzanti

aaa cercasi
La rubrica Legal Recruitment by legalcommunity.it registra questa settimana 13 posizioni aperte, segnalate da 9 studi legali: Bacciardi Studio Legale, BonelliErede, Ferrari Pedeferri Boni, LS Lexjus Sinacta, Norton Rose Fulbright, Portolano Cavallo, Russo De Rosa e Associati, Zitiello e Associati.
I professionisti richiesti sono in totale 13 tra associate, junior associate, trainee, receptionist e business developer. Le practice di competenza comprendono diritto societario e tributario internazionale, international litigation, corporate m&a, diritto commerciale e del lavoro, private equity, recupero credito, diritto fallimentare, business development.
    
L’intruso
Inaugurazione a Milano per la nuova sede di Dramis Ammirati

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Ecco gli studi legali che assistono i pretendenti a Grandi Stazioni

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La scorsa settimana, sono stati resi noti i nomi dei soggetti interessati a rilevare Grandi Stazioni Retail, la società guidata da Paolo Gallo e partecipata al 55% da Ferrovie dello Stato e al 45% da Eurostazioni (Benetton, Pirelli, Caltagirone e i francesi di Sncf).

Ora gli advisor degli azionisti venditori devono esaminare le proposte economiche le nove offerte non vincolanti. Il management potrà selezionare fino a sette offerte che saranno ammesse alla fase successiva e quindi avranno accesso alla data room. Le proposte vincolanti, come sottolineato dal Sole 24 Ore lo scorso 2 marzo, dovranno arrivare entro il 22 aprile.

Ecco il quadro degli advisor legali al fianco dei pretendenti secondo quanto risulta a legalcommunity.it. Con la cordata formata da Deutsche Bank e Poste Vita ci sarebbe un team dello studio ldale Dla Piper, mentre gli avvocati della sede italiana di Shearman & Sterling sarebbero al fianco di Allianz che si è fatta avanti assieme al colosso Ece che fa capo alla famiglia Otto.

Lo studio Gatti Pavesi Bianchi, invece, agirebbe per l’imprenditore italiano Maurizio Borletti in cordata coi francesi di Antin e Icamap, mentre Linklaters sarebbe al lavoro per l’altra francese Altarea Cogedim che si è alleata con il fondo sovrano di Singapore Gic e con il mega-fondo pensione olandese Apg Asset Management (già entrato nei mesi scorsi nel capitale di De’ Longhi).

Agiscono in cordata anche Carlyle e Varde Partners e qui, sarebbero impegnati i legali della sede italiana di Latham & Watkins.

Infine, Bc European Capital dovrebbe essere assistita da Nctm, Lone Star da un team di Cleary Gottlieb e Pamplona Capital Management da un pool legale dello studio Allen & Overy.

Per i venditori, come già riportato più volte da legalcommunity.it, sono al lavoro Gianni Origoni Grippo Cappelli (Gop) e Legance. Il primo agisce per Fs mentre Legance per Eurostazioni. Per Gop agiscono i soci Francesco Gianni e Gabriella Covino, con il counsel Roberto De Simone e l'associate Casarosa. Inoltre, i partner Luciano Acciari e Antonello Lirosiseguono rispettivamente gli aspetti Tax e di diritto amministrativo. Per Legance, invece, è al lavoro un team formato dai soci Alberto Giampieri (nella foto) e Andrea Fedi, con il senior associate Marco Sagliocca e l'associate Flavia Carmina; per la parte di amministrativo, invece, agisce il socio Alessandro Botto.

La selezione, come detto all'inizio, dovrebbe essere legata anzitutto all’offerta economica. Il valore dell'equity si aggirerebbe tra i 600 e gli 800 milioni di euro. Mentre il debito dovrebbe essere sui 150-180 milioni.

L’equazione (sballata) delle avvocate in Italia

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Nessuna festa, oggi, per le toghe rosa

 

Sono quasi un avvocato su due, ma guadagnano la metà (o persino meno) dei loro colleghi maschi. Esercitare la professione legale, per le donne, non è mai stato così difficile. La popolazione femminile forense è in costante crescita. Oggi, le avvocate iscritte alla Cassa Forense sono il 47% del totale. Solo dieci anni fa erano il 36% e se si va indietro al 1981 si scopre che erano appena il 7%. E questo trend è destinato a proseguire. La professione sarà sempre più donna. Soprattutto se si considera che nella classe d’età che va dai 24 ai 44 anni, le avvocate sono 71.708 mentre i colleghi uomini sono 53.957. Vale a dire che le toghe rosa, nella fetta più giovane della popolazione forense sono il 57%.

Il sorpasso “demografico”, però, fino a questo momento non ha avuto alcun riflesso sul fronte reddituale. In passato, più volte abbiamo stigmatizzato il cosiddetto gender gap sul fronte delle retribuzioni. E, stando agli ultimi dati resi noti dalla Cassa Forense, questo problema è ancora lontano dall’essere stato risolto.

Il reddito Irpef medio di un’avvocata, ad oggi, si attesta poco sopra i 22mila euro annui (22.070) mentre quello dei colleghi maschi è di 51.503 euro. Il volume d’affari Iva medio, invece, è di appena 30.775 euro per le donne e 81.871 euro per gli uomini. Le situazioni, poi, cambiano a seconda di dove si eserciti. Un’avvocata che lavora al Nord ha, infatti, un reddito medio Irpef di 32.264 euro. Ma le colleghe che esercitano a Sud o nelle isole dichiarano mediamente 12.936 euro. Quanto al volume d’affari, al Nord il dato medio per le avvocate è di 47.263 euro, mentre a Sud è di 16.242 euro.

Quanto questa situazione di profonda e, spesso, ingiustificata diseguaglianza possa perdurare è difficile da dire. Certo, ancora oggi, l’avvocatura non premia le donne. Ma presto le avvocate saranno in maggioranza. E allora, forse, le cose cambieranno. Forse…

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Mazars Italia: «Siamo in 200 e puntiamo a 60 milioni di ricavi»

Giustizia e MEF istituiscono Commissione per contrasto criminalità economica

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Il Ministro della Giustizia Andrea Orlando e il Ministro dell’Economia e delle finanze Pier Carlo Padoan hanno costituito, presso gli uffici di Gabinetto dei rispettivi Dicasteri, una Commissione di studio per la modifica del decreto legislativo recante la “Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica”.

L’obiettivo è quello di effettuare una ricognizione, a quindici anni dall’entrata in vigore del predetto decreto legislativo, per contrastare e prevenire la criminalità economica, considerata importante elemento di distorsione dei mercati e di freno della crescita.

La Commissione, pertanto, ha il compito di formulare proposte di modifica normativa e, più in generale, di rilanciare le politiche di prevenzione.

Il gruppo di lavoro, coordinato da Giovanni Melillo e Roberto Garofoli, capi di Gabinetto rispettivamente del Ministero della Giustizia e del Ministero dell’Economia e delle finanze, è così composta:

Margherita Bianchini, vice direttore generale di Assonime;
Francesco Centonze, ordinario di diritto penale dell’Università Cattolica di Milano;
Massimo Ceresa Gastaldo, ordinario di diritto processuale penale dell’Università Bocconi di Milano;
Tommaso Epidendio, magistrato con funzioni di assistente di studio della Corte Costituzionale;
Giorgio Fidelbo, consigliere della Corte di Cassazione;
Enrico Laghi, ordinario di economia aziendale dell’Università La Sapienza di Roma;
Antonio Matonti, responsabile affari legislativi di Confindustria;
Paolo Montalenti, ordinario di diritto commerciale dell’Università di Torino;
Luigi Orsi, sostituto procuratore generale presso la Corte di Cassazione;
Carlo Piergallini, ordinario di diritto penale dell’Università di Macerata.

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Nctm con Schlegel nell’acquisizioni di Giesse

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Nctm ha assistito Schlegel International, una divisione di Tyman Plc (quotata alla borsa di Londra) , nell’acquisizione del Gruppo Giesse, specializzato in accessori per serramenti in alluminio , con sedi in Italia, Argentina, Francia, Grecia, India, Portogallo, Turchia, Emirati Arabi Uniti , Brasile, Nord America e Cina.

Schlegel è stata assistita da Nctm con un team guidato da ll’ equity partner Giuliano Lanzavecchia (nella foto), coadiuvato dalla senior associate Alice Bucolo.

L’operazione è stata realizzata tramite l’acquisto dell’intero capitale sociale della capogruppo italiana Giesse Gruppo Industriale S.p.A. e , separatamente, dell a società brasiliana Giesse Bras il, nonché di determinate attività e passività di Giesse Gulf.

Lombardi Molinari Segni e R&P nella compravendita di Breviglieri

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Lombardi Molinari Segni, con il partner Ruggero Gambarota (nella foto) e gli associate Claudia Musumeci e Adele Zito, e R&P Legal, con il socio Paolo Grandi e l’associate Veronica Vagnucci, hanno assistito rispettivamente Agrimaster Spa e i soci di Breviglieri Spa, nell’operazione di acquisizione del capitale sociale di quest’ultima da parte di Agrimaster.

L’operazione – che si è perfezionata anche grazie a B4 Investimenti, il fondo di private equity che controlla Agrimaster – comporta la creazione di un polo di eccellenza nel settore delle macchine industriali per uso agricolo in cui entrambe le società sono attive e la possibilità di sfruttare le sinergie e complementarietà industriali e commerciali delle due realtà.


Girardi con GIP Spa nell’ingresso nel capitale di Gbim

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Lo studio legale e tributario Girardi, con il partner Andrea Girardi, coadiuvato dal manager Italo Lancieri, ha assistito GPI S.p.A. nell’ingresso nel capitale di GBIM, società costituita in partnership con il Consorzio di Bioingegneria e Informatica Medica, primario ente di ricerca pavese. 

Agon Channel, l'Icsid invita a sospendere il procedimento contro Becchetti

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Lo scorso Giovedì 3 marzo, il Tribunale arbitrale internazionale per la risoluzione delle controversie in materie di investimenti (ICSID) ha invitato l’Albania a sospendere in via cautelare il procedimento penale instaurato dalle autorità a carico dell’imprenditore italiano Francesco Becchetti, proprietario di Agon Channel TV.
Il collegio arbitrale ha inoltre raccomandato la sospensione della procedura di estradizione richiesta dall’Albania al Regno Unito al fine di eseguire il mandato di arresto spiccato nel giugno 2015 nei confronti dello stesso Becchetti e di Mauro De Renzis, amministratore di Agon (ICSID Case No ARB/15/28, Hydro Srl, Costruzioni Srl, Francesco Becchetti, Mauro de Renzis, Stefania Grigolon and Liliana Condomitti v Albania).
Lo comunicano in una nota gli avvocati degli studi internazionali che difendono l’imprenditore italiano nel giudizio arbitrale (Quinn Emmanuel Urquhart & Sullivan, Debevoise & Plimpton LLP, Scemla Loizon Veverka & de Fontmichel, Mischon de Reya LLP e Saccucci Fares & Partners).

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Cusimano e Petralia per Telecom nella vendita di Argentina a Fintech

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Secondo quanto risulta a legalcommunity.it il general counsel Nino Cusimano (nella foto) e Francesca Petralia (legal affairs per il Sud America) hanno guidato il team in house di Telecom Italia che ha perfezionato la cessione a Fintech di Telecom Argentina per 550,6 milioni di dollari. L'operazione è tra quelle indicate dal piano industriale del gruppo italiano come necessarie per raggiungere l'obiettivo di riduzione del debito.

Telecom Italia è stata assistita anche consulenti legali esterni e in particolare da un team di Davis Polk & Wardwell LLP. Pe gli acquirenti, invece, ha agito un team di Cleary Gottlieb In una nota, poi, la società precisa che oltre ai 550,6 milioni dalla cessione a Fintech Telecom del 51% di Sofora, holding che controlla Telecom Argentina, il gruppo italiano ha incassato 50 milioni per accordi accessori e i 329,5 milioni in sede di primo accordo tra dicembre 2013 e ottobre 2014.

Dunque, l'importo totale incassato nell'ambito di questo deal è di 960 milioni.

Cosenz confermata nel cda di Seat Pg

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L'Assemblea degli azionisti di Seat Pg ha deliberato di nominare quale componente del Consiglio di Amministrazione della Società, l'avvocata Antonia Cosenz - cooptata in data 10 novembre 2015 in sostituzione della dottoressa Cristina Mollis dimessasi in data 6 novembre 2015 - la quale resterà in carica fino alla scadenza dell'attuale Consiglio di Amministrazione, ossia fino alla data dell'Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio che chiuderà al 31 dicembre 2017.

Il Consiglio di Amministrazione ha anche confermato Cosenz nel ruolo di Presidente del Comitato Nomine e Remunerazione e membro del Comitato Controllo e Rischi.

Antonia Cosenz, avvocato, è attualmente responsabile delle Operazioni Straordinarie e della Finanza Legale di Banca Popolare di Milano. In tale ambito, si occupa dei profili legali, societari e regolamentari connessi alla gestione delle operazioni straordinarie della Banca e del Gruppo nonché delle operazioni di finanza e capital market (equity & debt) per il Gruppo Bpm. Prima del suo ingresso in Banca Popolare di Milano, ha maturato una consolidata esperienza presso un primario studio italiano nel diritto societario e dei mercati dei capitali, prestando assistenza ai principali emittenti e a istituzioni finanziarie italiane ed estere in operazioni di capital market, corporate finance, private e public M&A; in precedenza, ha inoltre collaborato con l'ufficio legale della Sicilcassa Spa, istituto bancario in Liquidazione Coatta Amministrativa, per la gestione del contenzioso della liquidazione.

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Chiomenti con Agrolimen nell'acquisizione di Nova Food assistita da Gop

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Lo studio Chiomenti ha assistito il colosso spagnolo dell'agroalimentare, Agrolimen, nell'acquisizione di Nova Food. In particolare, Chiomenti ha assistito Agrolimen Group con un team composto dal socio Antonella Brambilla e dagli associate Alberto Carpani e Mario Pelli Cattaneo. La società target è stata affiancata da Gianni Origoni grippo Cappelli. Agrolimen, che nel suo portafoglio di partecipate ha anche la Star, ha rilevato, quindi, un'altra realtà italiana. Nova Food è una realtà specializzata in cibo per animali.  

Gli spagnoli sono stati affiancati anche da N+1 e Kpmg che si sono occupati dell'accounting e della due diligence. Mentre i venditori sono stati assistiti anche dai consulenti di Akos.

Processo Banca Etruria: Severino lascia la difesa

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Lo studio legale dell’ex ministro della Giustizia, Paola Severino lascia la difesa dell’ex presidente di Banca Etruria Giuseppe Fornasari, dell’ex direttore generale Luca Bronchi e il direttore centrale David Canestri, che dovranno comparire davanti al gip Anna Maria Lo Prete giovedì 10 marzo presso il tribunale di Arezzo, nell'ambito del processo per ostacolo alla vigilanza.

La notizia è stata diffusa in anteprima dal quotidiano La Nazione.

Le motivazioni della rinuncia, tuttavia, non sono state esplicitate. Secondo quanto riferito dal quotidiano toscano, lo studio Severino avrebbe comunicato la decisione il 7 marzo. A questo punto le difese saranno seguite dagli altri avvocati incaricati: Nino D’Avirro per Fornasari, Antonio Bonacci per Bronchi e Luca Fanfani per Canestri.

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Lgv con Avela Inc vince la battaglia su Betty Boop

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Con sentenza n. 953/2016 il Tribunale di Bari (Sezione Specializzata in materia di Impresa) si è pronunciato a favore di Avela Inc. - assistita dagli avvocati Simona Lavagnini (nella foto) e Luigi Goglia, partner dello studio Lgv avvocati - rigettando la domanda di contraffazione dei marchi aventi ad oggetto il noto personaggio di fantasia Betty Boop avanzata da un importante gruppo editoriale.

Avela è una società statunitense che si occupa, in particolare, della produzione, distribuzione e licensing di opere come quadri e poster cinematografici relativi a film e/o cartoni animati. Nell’ambito di tale attività, aveva rielaborato alcuni poster del personaggio Betty Boop, caduto in pubblico dominio, e concesso in licenza alcune immagini perché fossero utilizzate come decorazioni su alcuni capi d’abbigliamento. Lo stesso personaggio – e più precisamente il nome Betty Boop e una particolare rappresentazione della figura femminile parzialmente sovrapposta al disegno di un cuore – era stato anche oggetto di più registrazioni di marchio (nazionali e comunitarie) da parte della multinazionale dell’editoria.
Quest’ultima agiva quindi nei confronti dei licenziatari di Avela per contraffazione dei propri marchi, che chiamavano Avela in giudizio.

Il Collegio ha tuttavia sancito un importante principio in materia di proprietà industriale ed intellettuale: i diritti di marchio spettanti al titolare dello stesso non possono coprire il personaggio in quanto tale, ma solo una sua specifica rappresentazione grafica. Pertanto, chi non possa vantare diritti d’autore sul personaggio non può tentare di sostituirli e di “eternarli” tramite la registrazione di marchi. Diversamente si finirebbe per assicurare al titolare del marchio una tutela più ampia (anche perché potenzialmente non soggetta a termini temporali) rispetto a quella attribuita all’autore dell’opera dalla normativa sul diritto d’autore.


Mostardini è il nuovo chairman globale di Bird & Bird

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La partnership dello studio internazionale Bird & Bird ha rinnovato i vertici della law firm assegnando, per la prima volta nella storia, la presidenza a un italiano: Massimiliano Mostardini (nella foto). Al voto, fanno sapere da Bird & Bird, hanno partecipato tutti i soci delle 19 sedi dello studio in giro per il mondo e l'avvocato italiano, a quanto pare, è risultato vincitore per diverse lunghezze rispetto ai suoi competitor. Mostardini assume, così, un mandato triennale e succede allo svedese Michael Frie che ha ricoperto la carica per tre mandati e quindi nove anni. Resta saldo al timone dello studio, invece, il ceo David Kerr che con questo nuovo mandato taglierà il traguardo dei venti anni alla guida dello studio inglese, le cui origini risalgono al 1846.

Tra i massimi esperti in proprietà intellettuale italiani, Mostardini, fino allo scorso mese di giugno, aveva esercitato l'incarico di managing partner della sede italiana della law firm portandola (dalla sua fondazione in Italia a oggi) a essere una realtà consistente con 14 soci e 130 avvocati divisi tra gli uffici di Milano e Roma. Al termine del suo ultimo mandato da managing partner per l'Italia, Mostardini ha passato il testimone a Giovanni Galimberti e Raimondo Maggiore. E adesso, proprio nel giorno del suo cinquantesimo compleanno, l'avvocato ha ottenuto la nomina a chairman globale dello studio.

Si tratta di un dato significativo perché per la prima volta nella storia, un professionista italiano conquista una poltrona di vertice in un'organizzazione internazionale. Nel caso specifico, poi, va sottolineato che la practice italiana, da anni, ha giocato un ruolo di primo piano nel sistema-Bird & Bird. Mostardini stesso, per esempio, era già da tempo membro dell’International global board e del management committee e responsabile della practice Ip a livello mondiale di Bird & Bird. Altro caso che, in questo senso, può essere ricordato è quello di Raimondo Maggiore che da anni è co-head del banking & finance group a livello internazionale.

Nell'esercizio di questo suo nuovo ruolo, Mostardini sarà probabilmente portato a girare parecchio per le sedi dello studio nel mondo. Ma, fanno sapere dalla law firm, resterà comunque di stanza a Milano. 

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Rödl & Partner assiste il gruppo Voss nell'acquisizione di Larga

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Rödl & Partner ha assistito la società Voss Fluid GmbH, appartenente al gruppo Voss nell’acquisizione del 100% delle quote di Larga. L'azienda è stata assistita dai consulenti dello studio Rödl & Partner, in particolare per gli aspetti legali da Stefan Brandes (nella foto), managing partner, ed Evelyn Ziebs, associate partner, e per gli aspetti fiscali da Birgit Rauschendorfer, associate partner. Larga è stata, invece, assistita dal Giuseppe Montrasio, titolare dell’omonimo studio di ragioniere commercialista a Monza.

Con questo passo, il produttore di qualità di raccordi per tubi rigidi tedesco integra il suo programma di prodotti con altri componenti idraulici. Il gruppo Voss è un gruppo attivo a livello internazionale, mentre Voss Fluid GmbH è specialista nel settore della tecnologia di raccordo idraulico.

 

 

 

Gop, Legance e Freshfields nella vendita del portafoglio "Great Beauty"

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Assistito da Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners, Unicredit ha ceduto il portafoglio di immobili di prestigio denominato "Great Beauty" a un fondo alternativo di investimento gestito da Morgan Stanley SGR, assistito da Freshfields.

Si tratta di Palazzo Verospi, Monte di Pietà e Galleria Sciarra tutti edifici storici del centro di Roma locati a Unicredit stessa, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Segretariato del Consiglio di Stato e all'Autorità Anticorruzione guidata dal dott. Cantone.

L'acquisizione del portafoglio è stata finanziata da un pool di quattro istituti finanziari assistiti da Legance, e precisamente BNP Paribas – Succursale Italia, ING Bank N.V. - Succursale di Milano, Natixis S.A. - Succursale di Milano e Unione di Banche Italiane.

Il team di Gop è stato guidato dal partner Domenico Tulli (nella foto), coadiuvato dal senior associate Francesco Edoardo Ascione, nonché dall'associate Cristina Consoli. Per i profili amministrativi ha altresì collaborato il senior associate Eugenio Falcone.

Il team di Legance è stato guidato dal partner Andrea Giannelli, coadiuvato dal counsel Vittorio Pozzi e dal managing associate Antonio Matino, nonché dall’associate Andrea Mazzola; per i profili di diritto amministrativo ha altresì collaborato il senior associate Francesco Castoldi, mentre per gli aspetti fiscali il counsel Francesco Di Bari.

Gop con Centax e Progresso in due cause contro il Fallimento Gruppo Prometeo

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Lo studio legale internazionale Gianni Origoni Grippo Cappelli & Partners ha assistito Centax e Progresso in due cause contro il Fallimento Gruppo Prometeo di fronte al Tribunale di Milano in cui il Fallimento Gruppo Prometeo ha esercitato due azioni revocatorie con riferimento ad atti dispositivi realizzati nell’ambito di una complessa operazione di Joint Venture.

Il team di Gop è stato composto dai partner Raimondo Premonte e Federico Busatta, dal counsel Stefano Belleggia e dal senior associate Antonio Valdemarca. Il Tribunale di Milano ha rigettato in entrambi i giudizi tutte le domande proposte dal Fallimento.

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Dla vince per Barsanti in Commissione Tributaria

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Dla Piper ha assistito vittoriosamente Barsanti Macchine nella controversia originata dagli atti di accertamento con cui l'Agenzia delle Entrate aveva rettificato in aumento il reddito dichiarato dalla società per alcuni anni, ritenendo che i ricavi relativi alla costruzione di macchinari in base a contratti di appalto dovessero essere imputati al periodo di spedizione di tali macchinari ai rispettivi committenti.

La Commissione Tributaria Regionale della Toscana ha invece stabilito che, se la spedizione è preceduta dalla presa in consegna delle macchine da parte dei committenti cui consegua il trasferimento dei benefici e dei rischi connessi ai beni realizzati, è questo momento che rileva ai fini della attribuzione temporale dei ricavi di vendita, e non quello della successiva spedizione.
Contrariamente, la spedizione sarebbe invece rilevante nel caso in cui essa non fosse preceduta da una consegna che comporti il trasferimento della disponibilità e dei rischi afferenti i macchinari oggetto dei contratti di appalto.

Per Dla Piper ha agito un team composto dal senior advisor Giulio Andreani (nella foto) e dall'associate Irene Avanzini, entrambi appartenenti al dipartimento Tax di Milano.

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