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Avvocati d’affari: ecco i compensi per i collaboratori

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Mag mette sotto la lente i guadagni negli studi associati: dalla pratica fino alla nomina a socio “salariato”

 

Si parte da 20mila per arrivare a guadagnare 150mila euro. È questo il percorso di crescita economica negli studi legali associati attivi in Italia stando ai risultati del focus curato da Mag sulla situazione dei collaboratori. Ovviamente si tratta di una media. Una fotografia parziale della realtà che, invece, cambia notevolmente a seconda che lo studio con cui si collabora sia uno studio nazionale, una boutique o una realtà internazionale. E in ogni caso si tratta di uno scenario lontano anni luce da quella che è la condizione reddituale della stragrande maggioranza degli avvocati del Paese. Il reddito Irpef medio, secondo i dati della Cassa Forense è di 37.505 euro l’anno. Se si escludono dal calcolo le donne, questo sale a 55.503 euro. Ma per arrivare a guadagnare 77mila euro l’anno, un avvocato (uomo) italiano deve raggiungere mediamente i 65-69 anni. I collaboratori degli studi legali d’affari, invece, raggiungono una cifra di poco più bassa (75mila euro) al massimo dopo otto anni dal superamento dell’esame di Stato.

NON SI LAVORA GRATIS
Un dato confortante è quello che conferma il fatto che negli studi d’affari nessuno lavora gratis. Nemmeno i praticanti al primo anno. I compensi, mediamente, si attestano tra un minimo di 20mila euro e un massimo di 29mila euro, che solitamente si raggiunge al termine dell’ultimo anno di pratica. Anche in questo caso si parla di cifre medie. Nelle boutique più piccole, un praticante al primo anno può partire anche con un compenso di 7.200 euro. Mentre ci sono studi internazionali dove un praticante al terzo anno può arrivare a guadagnare anche 35.700 euro. A proposito di praticanti, è interessante segnalare che il 70% degli studi che hanno partecipato a questa analisi afferma di tenere conto dell’Università in cui si è formato il giovane giurista candidato a un posto da trainee. Allo stesso tempo, invece, quando si tratta di selezionare gli associate, ovvero i collaboratori dello studio, il 90% ha risposto di non tenere conto di quale sia in foro in cui l’avvocato aspirante collaboratore ha superato l’esame di Stato. Inoltre, quasi in un caso su due, gli studi d’affari non bloccano la crescita economica di un legale in caso di mancato superamento dell’esame.
 

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COMPENSI IN CALO
Rispetto a cinque anni fa, i compensi dei collaboratori negli studi d’affari risultano in calo confermando il persistere del trend ribassista che già era stato evidenziato nel 2012 (si veda il numero 4 di Mag). Per un associate a inizio carriera, la retribuzione media nei primi tre anni oggi si aggira tra un minimo di 37mila e un massimo di 50mila euro l’anno. Cinque anni fa, invece, si raggiungeva un massimo di quasi 59mila euro con un minimo mediamente attestato a 36mila euro. Il calo è ancora più evidente se si va ad analizzare la media dei compensi dei senior associate ovvero dei collaboratori tra il sesto e ottavo anno di attività. Nel 2012, gli avvocati con quest’anzianità avevano un compenso medio di 114,8 mila euro che in alcuni casi toccava punte di 163 mila euro (nel 2008 si poteva arrivare anche a 246mila). Secondo la rilevazione appena condotta da Mag, invece, il compenso minimo medio per gli associate tra il sesto e l’ottavo anno di attività è di 75mila euro, mentre quello massimo è mediamente attestato sui 115mila euro. Un altro dato che emerge chiaramente è l’allungamento del percorso di carriera. Il “grado” di senior associate non rappresenta più l’ultimo scalino prima della partnerhip. Quasi tutti gli studi prevedono la figura del counsel e quella del socio salary (o salaried). Mediamente, un counsel può guadagnare da un minimo di 95mila a un massimo di 130mila euro l’anno. Poco più alto è il compenso medio di un socio salariato che può andare da un minimo di 97mila a un massimo di 150mila euro. Detto questo non mancano studi che sottolineano di aver aumentato il livello dei compensi per gli associate nell’ultimo anno. Si tratta del 30% sul totale di chi ha risposto. Gli aumenti si sono attestati, in questi casi tra un minimo del 5% e un massimo del 21%.

STUDIO CHE VAI COMPENSO CHE TROVI

Come noto, le dimensioni e la nazionalità degli studi legali influiscono molto sui livelli retributivi riconosciuti ai collaboratori. Interessante osservare anche che tra boutique possono esserci significative differenze a livello di compensi a seconda che si tratti di boutique specializzate o meno. Gli studi che continuano a riconoscere i compensi più elevati ai loro collaboratori sono gli internazionali. Qui un associate all’ottavo anno di attività mediamente può guadagnare tra un minimo di 110mila euro e un massimo di 155mila. In uno studio nazionale o in una super boutique il compenso di un associate all’ottavo anno può andare mediamente da un minimo di 88mila a un massimo di 107mila euro. Nelle boutique un professionista con questo livello di anzianità può portare a casa tra un minimo di...

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Gop con BlueGem Capital Partners nell'acquisizione di Sirdar Group

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Lo studio legale internazionale Gianni Origoni Grippo Cappelli & Partners ha assistito BlueGem Capital Partners, fondo di private equity indipendente basato a Londra, nell'acquisizione dell'intero capitale di Sirdar Group, società leader nella produzione e distribuzione delle lana e technical textiles.

Gop ha agito con un team coordinato dal partner Raimondo Premonte, guidato dal counsel Emanuele Bosia e composto dagli associate Simone D'Avolio, Donato Romano e Alessandro Meringolo.

L'acquisizione, dopo l'investimento in Wool and the Gang, leader nell'e-commerce dei manufatti e della lana, fa parte della strategia di investimento di BlueGem Capital nel settore tessile ad ulteriore sviluppo della piattaforma costituita dal Gruppo tessile francese DMC, leader nel settore dei filati e accessori per il ricamo; il gruppo Sirdar integrerà e svilupperà ulteriormente questo business. Il gruppo Sirdar, fondato agli inizi del novecento, oggi è un brand internazionalmente riconosciuto e specializzato nella produzione e distribuzione di lane di qualità nonché di tessuti tecnici.

 

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Eversheds Sutherland nella cessione di due società italiane di WestRock a Silgan

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Eversheds Sutherland ha assistito il gruppo americano WestRock, che opera nel settore del confezionamento dei beni di consumo, nella cessione al gruppo americano Silgan delle sue controllate italiane attive nella produzione e lavorazione di materie plastiche WestRock Dispensing Systems Milano e WestRock Dispensing Systems Vicenza. Tale operazione è parte della cessione a livello mondiale della divisione Home, Health & Beauty di WestRock a Silgan per un valore complessivo di oltre 1 miliardo di dollari.

Il team inglese di Eversheds Sutherland si è occupato del project management dell'operazione, mentre gli aspetti operativi sono stati curati da Eversheds Sutherland Italia con un team composto dai partner Riccardo Bianchini Riccardi (nella foto) e Giulia Bramanti, dal senior associate Tommaso Aggio e dall'associate Christian Prencipe.

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Hogan Lovells con Banca Imi nell'acquisto di un portafoglio di crediti per 150 milioni

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Banca Progetto, la Banca controllata dal fondo americano Oaktree Capital Management, ha perfezionato, tramite la società veicolo Diaz Securitisation, l’acquisto pro soluto di un portafoglio di crediti performing derivanti da finanziamenti assistiti da cessione del quinto dello stipendio e della pensione o da delegazione di pagamento per un valore complessivo di circa 150 milioni di euro.

La società veicolo ha finanziato l’acquisto del portafoglio attraverso l’emissione di due classi di titoli Senior e Junior, entrambe sottoscritte da Banca Progetto. Il portafoglio, erogato da primari operatori del settore, è ritenuto a basso profilo di rischio in ragione delle garanzie e delle coperture assicurative che per legge assistono i singoli finanziamenti. L’operazione è stata strutturata, in qualità di arranger, da Banca Imi.

Lo studio legaleHogan Lovells ha assistitoBanca Imi con un team guidato dal partner Corrado Fiscale (nella foto) mentre Banca Progetto si è avvalsa per l’analisi degli aspetti legali e giuridici del proprio team interno. 

 

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Tutti gli studi nel passaggio di tre immobili da Allianz a Kryalos

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Lo studio legale DLA Piper e Studio Pirola Pennuto Zei & Associati hanno assistito Kryalos Sgr nell’acquisizione di tre immobili appartenenti al Gruppo Allianz - assistito da Chiomenti - ubicati, rispettivamente in Milano, Piazzale Lodi, Viale Monza e Piazza Velasca. Allianz continuerà ad occupare gli immobili fino al previsto trasferimento nella Torre Allianz, il futuro quartier generale milanese a CityLife. L’operazione è stata perfezionata per conto del nuovo Fondo di Investimento Alternativo (FIA) immobiliare di tipo chiuso denominato “All Star” costituito da Kryalos Sgr.

DLA Piper ha agito con team del dipartimento Real Estate composto dal partner Olaf Schmidt (nella foto), dall’avvocato Valentina Marengo e dalla trainee Lucia Verdacchi per quanto attiene ai profili civilistici e contrattuali dell’operazione e dal partner Guido Inzaghi e dagli avvocati Carmen Chierchia e Fausto Indelicato che hanno curato gli aspetti urbanistici e amministrativistici.

Studio Pirola Pennuto Zei & Associati ha assistito Kryalos Sgr relativamente ai profili fiscali con un team composto dal partner Francesco Mantegazza e dal junior partner Andrea Brambilla.

Il Gruppo Allianz è stato assistito da un team di Chiomenti composto dal partner Umberto Borzi e dall’of counsel Paolo Fedele, insieme agli avvocati Andrea Castelli e Marco Pensato.

 

Assemblee speciali: è possibile prevedere nello statuto quando ci vogliono e quando no

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La Commissione Società del Consiglio Notarile di Milano dà una mano a sgombrare il campo dai dubbi che nascono quando si deve capire se una delibera assembleare pregiudichi o meno i diritti delle diverse categorie di azioni e, quindi, debba essere approvata dalle relative assemblee speciali.

La massima n. 161 dell’11 aprile 2017 argomenta, infatti, che gli statuti possono espressamente prevedere i casi in cui è necessaria l’approvazione delle assemblee speciali, sia tipizzando le ipotesi in cui si verifica un pregiudizio sia richiedendo l’approvazione delle assemblee speciali anche per delibere da cui non derivi necessariamente un pregiudizio per gli azionisti delle diverse categorie.

È quindi possibile formulare clausole statutarie ‘interpretative’ che individuano come lesive dei diritti di categoria delibere che:

- modificano lo statuto nelle parti che disciplinano direttamente le azioni di categoria speciale;

- modificano disposizioni dello statuto che non dispongono direttamente sulle caratteristiche di tali azioni;

- non modificano lo statuto, ma riguardano aspetti della vita della società che possono in ogni caso incidere sui diritti delle categorie speciali;

- decidono su argomenti all’ordine del giorno di per sé non lesivi dei diritti di categoria.

Non solo, è anche possibile indicare espressamente quali delibere sono da considerarsi non pregiudizievoli.

In questo modo, si potrà mettere in chiaro in anticipo cosa dia diritto, oppure no, all’espressa approvazione da parte degli azionisti di categoria speciale.

Le stesse considerazioni valgono per le s.r.l. start up innovative e PMI innovative, che possono emettere categorie di quote fornite di diritti diversi.

 

Milano Notai

via Manzoni, 14 - Milano

www.milanonotai.it

studio@milanonotai.it

Simbula nell'aumento di capitale Marinanow

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Affiancata dallo studio legale Simbula, la Pmi innovativa Marinanow, piattaforma tecnologica operante in Italia e in Europa nel settore del noleggio di posti barca e imbarcazioni, ha ricevuto un ulteriore e importante contributo in conto capitale da parte di un gruppo di investitori e di soci, tra cui il Venture Capital United Ventures One Sicaf Euveca.

Il contributo, di un valore superiore a 700 mila euro, ha portato all’emissione di nuove quote in favore degli investitori e dei soci tramite apposito nuovo aumento di capitale.

Massimo Simbula, dell’omonimo studio legale, ha assistito la società in tutte le fasi dell’operazione e nella predisposizione di un nuovo regolamento sugli strumenti finanziari partecipativi.

Rödl nomina due nuovi associate partner e tre senior associate

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Rödl & Partner annuncia la nomina di Petra Lenck ad associate partner presso la sede di Milano e di Enrico Cecchinato (nella foto) ad associate partner presso la sede di Padova. Irene Menegonè adesso senior associate della sede di Milano, mentre a Padova sono stati nominati senior associate Matteo Corbo e Giorgio Castorina.

Petra Lenck, dottore commercialista, è specializzata nell‘assistenza a clientela tedesca che investe in Italia, per la quale cura tutti gli adempimenti amministrativi, di bilancio e dichiarativi. Inoltre si occupa di consulenza fiscale nell‘ambito delle operazioni straordinarie italiane e transnazionali.

Enrico Cecchinato, consulente del lavoro, ha maturato esperienze sia aziendali che in studi professionali; è in grado di assistere le società industriali, commerciali e di servizi in campo tributario e giuslavoristico, per sfociare poi nell’assistenza a piani di sviluppo e di riorganizzazione nell’ambito delle operazioni straordinarie.

Irene Menegon, dottore commercialista, appena conseguita la laurea ha iniziato a collaborare per lo studio Rödl & Partner dove ha poi raggiunto l’abilitazione alla professione di dottore commercialista. Si occupa prevalentemente di consulenza e adempimenti fiscali per la clientela tedesca  operante in Italia. Inoltre è attiva nell’ambito delle operazioni straordinarie, specialmente nello svolgimento di due diligence fiscali e finanziarie e nella consulenza in materia fiscale.

Matteo Corbo, avvocato, è specializzato nell’assistenza a enti pubblici e privati, di natura sia giudiziale, sia stragiudiziale, in materia di diritto amministrativo. In particolare, si occupa di diritto ordinistico e professionale, della redazione di modelli anticorruzione per gli enti pubblici e di diritto ambientale. E’ dottore di ricerca in diritto pubblico e docente a contratto presso l’Università LUMSA di Roma.

Giorgio Castorina, avvocato, specializzato in diritto dell’energia, fornisce assistenza nello sviluppo della contrattualistica di settore, anche nell’ambito di finanziamenti alle fonti rinnovabili e all’efficienza energetica. Ha inoltre sviluppato una expertise nel settore della regolamentazione italiana ed europea dei mercati dell’energia elettrica e del gas, materia in cui fornisce assistenza anche in sede di contenzioso.

 

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Sorbillo, battaglia legale in famiglia per l’uso del nome

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Gino Sorbillo (nella foto) porta in tribunale il suo cognome. Il celebre pizzaiolo napoletano ha chiesto al giudice della sezione specializzata in materia di imprese presso il Tribunale di Napoli il provvedimento di sospensione dell’uso del cognome alla pizzeria aperta dal cugino Luciano nella centralissima via Depretis. La richiesta è stata accolta dal giudice con provvedimento d’urgenza.

In realtà la soluzione della vicenda è ancora incerta perché il "marchio" Sorbillo nacque negli anni '30 quando il pizzaiolo Luigi aprì una pizzeria insieme alla moglie Carolina. Da loro nacquero 21 figli, e poi i nipoti, molti dei quali continuarono in un modo o nell’altro il lavoro di Luigi. Tra questi anche il padre di Luciano, che negli anni '50 inventò la pizza con il cornicione ripieno di ricotta.

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Latham & Watkins e Simpson Thacher nel bond di Aston Martin

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Aston Martin Capital Holdings (casa automobilistica di lusso nel portafoglio di Investindustrial) ha emesso un prestito obbligazionario senior per un valore di 400 milioni di dollari con cedola 6,5% e scadenza 2022 e di 230 milioni di sterline con cedola 5,75% e scadenza 2022. I proventi dell’emissione verranno utilizzati per supportare per la propria attività e il fabbisogno circolante del gruppo, per riacquistare il prestito obbligazionario senior con scadenza 2018 emesso da Aston Martin Capital Limited, per riacquistare il prestito obbligazionario PIK emesso da Aston Martin Holdings (UK) Limited e, infine, per saldare commissioni, spese e compensi legati a queste operazioni.

Simpson Thacher & Barlett ha assistito la società emittente.

Latham & Watkins ha assistito i Joint Global Coordinators Goldman Sachs International, J.P. Morgan e Deutsche Bank con un team guidato dai partner Jeff Lawlis (foto) e Mohamed Nurmohamed che includeva gli associate Rebecca Crowley, Deirdre Jones, Eileen Kelly, James Fawcett e Bailey Wilson.

Giovanardi e Lca nel rilancio di Selta

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Si è chiuso a Milano l’accordo tra le banche e Selta, società hi-tech attiva dal 1972 in Italia e all’estero nel settore delle tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni (Ict) attraverso tre comparti dedicati rispettivamente all’automazione delle reti nel settore dell’energia e dei trasporti, nelle telecomunicazioni e nelle soluzioni per la cyber security. L’accordo finanziario è finalizzato al rilancio di Selta in un contesto rinnovato e di solidità economico finanziaria e patrimoniale, volto al suo rafforzamento nel mercato al livello internazionale.

Lca studio legale con il partner Giulio Azzaretto e l’avvocato Ottorino Licci e Kpmg con i partner Federico Bonanni e Lorenzo Nosellotti hanno assistito Selta, Giovanardi e Associati con il partner Linda Morellini e Cesare Severini hanno assistito il ceto bancario.

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Lo studio Girardi si rafforza con Bernardini

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Lo studio Girardi si rafforza con l'ingresso di Mattia Bernardini, proveniente dallo studio CBA. L'avvocato presta la propria attività in contenziosi, tanto innanzi alle giurisdizioni civili, quanto in sede arbitrale, nel settore del diritto civile, commerciale e, con specifico riferimento al comparto delle opere pubbliche e nel settore del diritto amministrativo. Ha anche esperienza in ambito stragiudiziale nella consulenza d’impresa, occupandosi quotidianamente di contrattualistica e pareristica, nonché di operazioni straordinarie. «Mattia rafforzerà con le sue competenze il Dipartimento di Diritto Civile e contenzioso - segnala Andrea Girardi, Managing Partner dello Studio - consentendoci di rafforzare il presidio dello studio in questo mercato nella sede di Milano. Nei prossimi mesi - conclude Andrea Girardi - contiamo di rafforzare ulteriormente la sede di Via Borgogna con nuovi ingressi di professionisti con esperienza in Studi Internazionali, proseguendo il progetto di espansione dello studio avviato nel 2015».

 

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De Gaspari Osgnach con Moon Boot negli USA

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La forma del Moon Boot è ora un marchio registrato anche negli Usa. Pochi giorni fa, la IP boutique De Gaspari Osgnach, con il name partner Andrea De Gaspari, ha ottenuto per uno dei propri clienti storici nel settore della calzatura sportiva e da montagna, Tecnica, la registrazione come marchio tridimensionale dell’iconica forma del Moon Boot.

Questa registrazione si affianca alle precedenti già ottenute in Italia e nell’Ue.

Si tratta di un risultato di grande importanza sotto il profilo legale (e non solo) in quanto riconosce adeguata e formale protezione, potenzialmente illimitata nel tempo, ad uno degli oggetti simbolo nel mondo del design italiano del ‘900, dalla forma assolutamente inusuale, distintiva e inconfondibile tra le innumerevoli imitazioni che l’hanno accompagnata in oltre 40 anni di storia.

Lazzarini (Unicredit): «Così scegliamo i nostri avvocati»

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di anthony paonita

 

Shannon Lazzarini era una ballerina, ma ora lei balla una melodia diversa: quella del contenzioso legale. Nata e cresciuta in Italia, si è trasferita a New York per studiare presso la School of American Ballet. Ma quello che lei chiama “i meandri della vita,” e una ferita, la portò all’università per studiare giurisprudenza e poi ottenere un lavoro nel megastudio legale internazionale Skadden Arps Slate Meagher & Flom. 
Dopo alcuni anni lì, Lazzarini è andata in-house a lavorare per un ex-cliente, il Gruppo Unicredit. Ora vive e lavora a Milano, è head of group litigation per Unicredit. Abbiamo parlato con lei del suo lavoro e di come essere biculturale ha influenzato il modo in cui si pensa e lavora.

Cosa significa esattamente: capo del litigation del Gruppo Unicredit?
Il mio ruolo ha un paio di dimensioni. Ho la responsabilità diretta per il gruppo che coinvolge Unicredit S.p.A., ed ho anche la responsabilità per il litigation che coinvolge le nostre filiali.

Quante persone riportano a lei?
I riporti diretti sono cinque. E la funzione di litigation.

Lei lavora spesso con consulenti esterni? Quali?
....

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Dentons e LMS nella cessione di Dolciaria Val D’Enza a Valeo Foods

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Lo studio legale Dentonsha assistito Alto Capital III nel perfezionamento della cessione del 96,6% detenuto in Dolciaria Val D’Enza S.p.A. a Valeo Foods, assistita dallo studio legale LMS. 

Per Dentons ha agito un team composto dal partnerAlessandro Dubini (nella foto) e dal managing counselFilippo Frabasile, mentre per LMS sono intervenuti il socio Fabio Labruna e le associate Olympia Noemi Foà e Martina Badessi

Alto capital III, fondo di private equity gestito da Alto Partners S.G.R., ha rilevato il controllo di Dolciaria Val d’Enza da un gruppo di manager nel giugno 2015. L’ingresso del fondo nella società risale invece al dicembre 2013, con l’acquisizione di una quota di minoranza. Tale supporto finanziario ha permesso a Dolciaria Val D’Enza di proseguire un importante progetto di crescita che ha visto una trasformazione da un punto di vista industriale, manageriale e finanziario, diventando così uno dei player italiani di riferimento del settore della GDO. La società ha chiuso l’esercizio 2016 con il massimo storico di 18,3 milioni e con un significativo miglioramento della marginalità. 

Valeo Foods è un gruppo irlandese leader europeo nel settore alimentare con un portafoglio di oltre 20 marchi e 700 milioni di fatturato, controllato dal fondo di private equity CapVest. 


Motta diventa socio in Skadden a Bruxelles

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In studio dal 1999, Giorgio Motta è stato nominato socio nella sede di Bruxelles di Skadden Arps. L'avvocato si occupa di diritto comunitario e della concorrenza.

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Gop e Linklaters nel primo prestito obbligazionario di Smat

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Gianni Origoni Grippo Cappelli & Partners ha assistito SMAT – Società Metropolitana Acque Torino, società attiva nella gestione del servizio idrico integrato partecipata dal Comune di Torino e altri 291 Comuni della provincia, nell'emissione del primo prestito obbligazionario della società.

Il prestito obbligazionario, di importo pari a 135 milioni di euro, ha una cedola annua a tasso fisso pari a 1,950% e una durata di 7 anni con scadenza ad aprile 2024. Le obbligazioni, disciplinate da legge inglese, sono quotate sul mercato regolamentato della Borsa irlandese e sono state collocate da Bnp Paribas presso investitori qualificati.

Il team di Gop, coordinato dal partner Richard Hamilton (nella foto), ha incluso il partner Francesco Puntillo, il senior associate Alessio Contini Cadeddu e gli associate Margherita Mazzoncini e Giorgio Savo, nonché il partner Fabio Chiarenza e l'associate Dora Paola Sposato per gli aspetti fiscali dell'operazione.

Linklaters ha assistito Bnp Paribas con un team composto dai counsel Linda Taylor ed Elio Indelicato e dalla associate Laura Le Masurier.

 

Girolami, Cmcf e Tosetto Weigmann nella compravendita di Settemari Spa

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CMCF Dottori Commercialisti, con Emanuele Chieli e lo studio legale Tosetto Weigmann e Associati, con i partner Fabrizio Tarocco (nella foto) e Federico Restano hanno assistito la famiglia Roci e Settamari (oggi Becana) Spa nella cessione della partecipazione totalitaria di quest’ultima nella Settemari Srl, società conferitaria del ramo d’azienda relativo all’attività di tour operator contraddistinta dai marchi “Settemari”, “Amo il Mondo” e “Basic Price”.

La Settemari (oggi Becana), nata a Torino 35 anni fa, è specializzata nella creazione e commercializzazione di pacchetti turistici, distribuiti da migliaia di agenzie su scala nazionale, e rappresenta una delle principali realtà italiane impegnate nell’outgoing e tra i soggetti che nell’ambito del tour operating producono i numeri maggiori nella creazione di pacchetti vacanze personalizzati.

La società ceduta ha alle sue dipendenze circa 90 fra dipendenti e venditori, operativi su tutto il territorio nazionale. L’acquirente, Uvet Viaggi Turismo (Gruppo Uvet), è stato assistito dal dottor Ferruccio Battaini e dall’avvocato Roberto Craveia dello studio legale Girolami & Associati.

Morri Rossetti per il rilancio di Fimi

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Morri Rossetti e Associati, con un team di avvocati e fiscalisti coordinato dal partner Davide Rossetti (nella foto), ha assistito Meccanica Adda Fer, azienda leader negli impianti per la produzione di tubo elettrosaldato, in relazione al proprio ingresso nell’azionariato di Fimi, storica realtà italiana leader mondiale nella progettazione e costruzione di linee per la lavorazione di nastri metallici in coil.

Gli accordi hanno previsto anche la sottoscrizione da parte di Meccanica Adda Fer e dei soci storici di Fimi (Gruppo Agrati e famiglia Rovelli) di un aumento di capitale in più tranches, finalizzato a dotare la società delle risorse finanziare necessarie per attuare un piano industriale che prevede il rilancio della società, anche attraverso l’implementazione di sinergie commerciali e industriali con il Gruppo Adda Fer.

 

Bcc, ecco gli studi che hanno ottenuto l'annullamento della sanzione Agcm

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Il Tar del Lazio ha annullato la decisione dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato che aveva sanzionato complessivamente per circa 27 milioni di euro, alcuni istituti di credito della Federazione Cooperative Raiffeisen e della Federazione Trentina della Cooperazione, in realzione a due presunte e distinte intese anti-concorrenziali nel mercato degli impieghi alle famiglie, attuate rispettivamente nelle province di Bolzano e di Trento.

Gli studi che hanno ottenuto l'annullamento sono Cintioli, che ha rappresentato la federazione e gran parte delle casse Raiffeisen. Poi,  Ddpv che con l'avvocato Luciano Vasques (in foto) ha assistito Cassa Raiffeisen Lana. Lo studio Girino che ha agito per Cassa Centrale. Macchi di Cellere Gangemi, che con il socio Simone Gambuto, ha agito per Cassa Rurale Bolzano. Infine, la Federazione Trentina è stata seguita da Luciano Di Via, dal professor Aristide Police e da Pasquale Leone di Clifford Chance.

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