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Rcc con Banco Bpm nel buy-back di obbligazioni per 640 milioni

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Lo Studio Legale Rcc, con i soci Michele Crisostomo (nella foto) e Federico Morelli, ha assistito Banco Bpm nell'offerta volontaria di riacquisto di un'emissione obbligazionaria subordinata Lower Tier 2, con ammortamento periodico, originariamente emessa dal Banco Popolare, per un ammontare complessivo di circa 640 milioni di euro.

L'offerta di riacquisto delle obbligazioni, collocate sul mercato domestico principalmente ad investitori retail ed attualmente quotate sul Mot, è finalizzata alla razionalizzazione e alla ottimizzazione delle fonti di finanziamento originariamente incluse tra gli elementi di secondo livello della Banca e viene effettuata in regime di esenzione dall'obbligo di pubblicazione di un documento di offerta, ai sensi del Regolamento Emittenti.

 

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Simmons & Simmons con TPS per l’IPO su AIM Italia

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Il team di Equity Capital Markets di Simmons & Simmons coordinato dal partner Augusto Santoro (in foto), coadiuvato dall’associate Alessandro Capogrosso e da Giacomo Bizzozero, ha assistito Technical Publications Service, holding operativa del Gruppo TPS attivo nel settore dei servizi tecnici e di ingegneria in campo aeronautico, ai fini dell’ammissione a quotazione delle proprie azioni ordinarie e dei warrant su “AIM Italia / Mercato Alternativo del Capitale”.

Con la quotazione il Gruppo TPS prosegue il proprio percorso di crescita iniziato nel 2013 attraverso mirate operazioni di M&A. Obiettivo dell’Ipo, realizzata interamente in aumento di capitale, è infatti quello di consolidare il proprio brand come operatore di riferimento del mercato dei servizi tecnici aeronautici nonché di sostenere un progetto di sviluppo strategico e industriale basato su una crescita per linee esterne nonché sull’implementazione di nuove linee di business altamente innovative.

Il book di sottoscrittori in sede di collocamento è principalmente composto da investitori istituzionali. TPS intende inoltre completare il percorso finalizzato all’ottenimento della qualifica di “PMI Innovativa” ai sensi del cd. “Investment Compact”, potendo all’uopo beneficiare dei nuovi incentivi previsti sia per la società che per gli investitori nel capitale. Simmons & Simmons ha ancheì assistito Integrae SIM, in qualità di Nominated Adviser e Global Coordinator dell’operazione, fornendo alla stessa l’assistenza di tipo regulatory per la quotazione nonché per la negoziazione e sottoscrizione dei documenti e degli accordi funzionali al collocamento ed in generale all’offerta degli strumenti finanziari.

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Giuristi d’impresa, l’albo resta off limits

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di nicola di molfetta

 

 

Niente da fare. Nell’Albo degli Avvocati non ci può essere spazio per i giuristi d’impresa. A ribadire il concetto è stata nei giorni scorsi la Commissione consultiva del Consiglio nazionale forense (Cnf) che ha risposto a un quesito arrivato dal Consiglio dell’ordine di Bologna.

A riportare in auge il tema è il testo dell’articolo 2 della legge professionale (247/12) che al comma 6 fa delle aperture al ruolo e alla funzione del giurista d’impresa. In particolare, il quesito arrivato dal Foro emiliano domanda se la legge consenta a «qualsiasi giurista d’impresa, anche se non iscritto all’ufficio legale di un ente pubblico o a maggioranza pubblica di iscriversi all’Albo».

La risposta del Cnf è negativa. Il perché viene così spiegato: primo per i giuristi d’impresa esiste una condizione di incompatibilità con l’iscrizione all’Albo prevista proprio dalla stessa legge professionale (art. 18 lettera d); secondo gli avvocati degli enti pubblici sono cosa molto diversa dai colleghi che lavorano alle dipendenze di una società privata.

La legge del 2012 si è limitata a riconoscere la possibilità che il dipendente di una società privata svolga una attività di consulenza e assistenza stragiudiziale in favore del suo datore di lavoro. In qualche modo, quindi, ne ha riconosciuto il ruolo e gli ha dato una sorta di legittimazione. Ma la «professione», dice la legge e ricorda il Cnf, resta incompatibile con qualsiasi attività di lavoro subordinato.

Per rafforzare l’argomento si fa riferimento anche a un’altro recente parere, arrivato dall’ufficio studi in cui addirittura si sottolinea che anche per l’avvocato di un ente locale, l’iscrizione all’Elenco speciale è subordinata allo svolgimento in via esclusiva delle funzioni di avvocato dell’ente pubblico. E il venir meno di questo requisito non consente al dipendente di conservare l’iscrizione all’Albo.

Tutto chiaro? Beh, in linea di principio sì.

Ma resta una questione che non si riesce a comprendere fino in fondo. L’eccezione normativa in favore degli avvocati impiegati in enti pubblici, se capiamo bene, è determinata dal fatto che questi avvocati svolgano esclusivamente le loro funzioni di legali all’interno di un ufficio autonomo appositamente costituito e dal fatto che in questo modo questi giuristi possano avvolgere il loro lavoro in favore del loro “cliente interno” in piena libertà e autonomia. Praticamente come un avvocato di libero foro. Condizione, possiamo dedurre, che una società privata non sarebbe in grado di garantire al proprio legale in-house.

Ma se così fosse, allora, non si spiegherebbe perché il diritto all’iscrizione all’Albo sia concesso oltreché agli avvocati degli enti pubblici anche a quelli che lavorano per società partecipate. Da Ferrovie dello Stato a Eni, passando per Enel e Poste. Per non parlare di alcune banche. Tutte realtà che hanno una struttura e un’organizzazione simile e comparabile a quella di loro concorrenti che nell’azionariato non hanno un ministero o un Comune.

Insomma, le regole vanno bene e vanno rispettate. Ma la coerenza nell’applicarle dovrebbe essere un dato fondamentale. Soprattutto per evitare di fare confusione e dare l’idea che tutti gli avvocati d’impresa sono uguali ma alcuni sono più uguali degli altri.

Detto questo, forse sarebbe opportuno riflettere sull’opportunità di agire in senso contrario e riformare la normativa in materia per aprire agli avvocati anche una carriera in azienda. Storicamente questo non è stato fatto per il timore che gli avvocati dipendenti potessero togliere lavoro a quelli che stanno sul mercato con i loro studi indipendenti. Ma i fatti dimostrano che così non è. Le direzioni affari legali sono molto spesso incaricate di gestire una parte del lavoro stragiudiziale dell’azienda. Ma non possono e non riescono a sostituirsi in toto ai consulenti esterni. Invece, una codificazione nuova della professione in house potrebbe rappresentare una importante alternativa di carriera per tanti bravi avvocati che oggi come oggi faticano a stare sul mercato da soli.

Inoltre, una riforma in tal senso della legge eliminerebbe una volta per tutte questa storia dei due pesi e due misure che, francamente, ci siamo stancati di commentare a intervalli regolari di tempo.

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Russo De Rosa amplia la partnership

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Tempo di promozioni per lo studio legale e tributario Russo De Rosa Associati. Entrano, infatti, nella compagine sociale Federica Paiella, dottore commercialista in studio da oltre sette anni, con specializzazione nella fiscalità d’impresa, nei profili tributari del private equity e nelle valutazioni d’azienda e l’avvocato Marzio Molinari, in studio già dal 2008, esperto di contrattualistica prestata alle operazioni straordinarie oltre che di profili legali della protezione e trasmissione del patrimonio.

Lo studio, che ormai conta oltre sessanta professionisti, prosegue nella filosofia di promuovere “sul campo” professionalità cresciute internamente prima ancora della loro spendita e consacrazione verso l’esterno. «Rifuggiamo logiche di later hire che spesso si rivelano mere aggregazioni di fatturato - dicono Alberto Russo e Leo De Rosa (nella foto), name partner e fondatori dell’insegna che proprio quest’anno compie 10 anni di vita - per privilegiare, al contrario, condivisione di valori e comprovata eccellenza professionale».

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Eversheds e Pavia e Ansaldo nel debutto del fondo Eurocare di Threestones

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Eversheds Sutherland e Pavia e Ansaldo sono gli studi legali che hanno preso parte all’operazione con cui ha debuttato nel mercato italiano il fondo TSC Eurocare Real Estate Fund, fondo paneuropeo e target equity di 500 milioni specializzato nell’acquisto e nello sviluppo di residenze sanitarie assistenziali, case di riposo e appartamenti protetti.

Il fondo Eurocare è gestito da Threestones Capital Management, asset manager lussemburghese leader in Germania nella gestione e nella vendita di portafogli immobiliari ‘long term care’. Il fondo Eurocare ha acquisito dal Fondo Socrate, gestito da Fabrica Immobiliare SGR, la prima struttura italiana, una RSA con 120 posti letto ubicata a Milano e gestita da Segesta (Gruppo Korian).

Eversheds Sutherland ha assistito Threestones Capital Management con riferimento ai profili regolamentari connessi con l’ingresso in Italia del fondo ed in ogni fase dell’operazione di acquisizione con un team coordinato dal Partner Alessandro Engst (nella foto), e composto dal Partner Giuseppe Celli, dal Senior Associate Francesco Manzullo e dalla Trainee Barbara Bellino, con riferimento all’acquisizione della RSA, ed al Partner Marco Franzini ed al Senior Associate Angelo Alfonso Speranza, dalla Trainee Angela Costanzo, con riferimento al finanziamento immobiliare ed al security package.

Pavia e Ansaldo ha assistito il Fondo Socrate, gestito da Fabrica Immobiliare SGR, nell’operazione di cessione con il Partner Claudio Cera e ha assistito UBI Banca, banca agente, banca organizzatrice e banca finanziatrice del finanziamento erogato per l’acquisto dell’immobile, con un team coordinato dai Partner Francesco Satta e Mario Di Giulio e composto dal Partner Caterina Luciani e dai Counsel Alessandra Grandoni e Leonida Cagli.

Orrick, Legance e Ashurst nella compravendita di impianti fotovoltaici tra Sonnedix e First Reserve

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Orrick e Legance hanno rispettivamente assistito Sonnedix, in qualità di acquirente, e First Reserve, in qualità di venditore, nella compravendita di un portafoglio di impianti fotovoltaici per una capacità complessiva superiore a 20 MW denominato Grape.

Orrick ha assistito Sonnedix con un team guidato da Carlo Montella, co-head of the European Energy and Infrastructure Group, coadiuvato dalla partner Cristina Martorana, dall'of counsel Andrea Gentili, dalla special counsel Pina Lombardie da Ignazio D'Andria.

Legance - Avvocati Associati ha assistito First Reserve con un team guidato dal socio Filippo Troisi coadiuvato dai senior counsel Elena Generini‎ e Giovanni Scirocco e dalla managing associate Valeria Viti.

Ashurst ha assistito le banche finanziatrici nella formalizzazione del cambio di controllo della società proprietaria degli impianti in relazione alla documentazione finanziaria con un team coordinato dal partner Carloandrea Meacci e composto dal counsel Simone Egidi e dall'associate Edoardo Bononi.

Advisor finanziario dell'operazione è stato Rothschild con un team guidato da Alessandro Bertolini Clerici.

 

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Per i dirigenti aumenta il rischio di violazione dei marchi

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Cresce l’impatto della violazione del marchio sul brand delle aziende, almeno stando ai manager aziendali.

Stando alla ricerca di CompuMark, azienda specializzata nella ricerca e protezione dei marchi, per otto dirigenti d’azienda su dieci (l’80%) la violazione dei marchi è in aumento, ma nonostante questa consapevolezza, la ricerca ha anche rivelato che solo cinque intervistati (20%) hanno in corso un processo per monitorare almeno il 75% dei propri marchi, mentre la metà ha ammesso di farlo tra il 26% e il 75%. In generale, il 94% degli intervistati ha affermato di essere sicuro che la propria azienda abbia preso misure per ricercare il marchio in tutti i mercati.

Condotta dall’azienda specializzata nelle ricerche di mercato Opinium, la ricerca - condotta su 440 dirigenti di aziende con 10 o più dipendenti e in sei Paesi (oltre l'Italia, Stati Uniti, Gran Bretagna, Spagna, Francia, Germania) - analizza le sfide che devono affrontare i dirigenti d’azienda, la loro visione della violazione del marchio e il processo di gestione del marchio nel complesso. 

Lo studio ha mostrato che la richiesta di deposito di marchi è in aumento, con i due terzi (66%) delle aziende che hanno in programma di lanciare nuovi marchi nei prossimi 12 mesi.

A questo proposito, il 41% dei dirigenti interpellati ha dichiarato che la propria società ha aumentato il budget per la ricerca del marchio, mentre solo il 5% ha affermato di averlo ridotto.

Più della metà degli intervistati (53%) ha dichiarato che la propria organizzazione ha intrapreso misure legali contro terze parti che avevano violato il proprio brand, di cui il 34% che ha dovuto cambiare il nome del proprio brand a causa della violazione.

Inoltre l’80% degli intervistati ha affermato che sarebbe più propenso a lanciare nuovi marchi se il processo di ricerca fosse più semplice. “Il numero di marchi che deve essere depositato sta crescendo esponenzialmente e continuerà senza dubbio a farlo. Tutto ciò, insieme al gran numero di marchi già presenti sul mercato, significa che sta diventando sempre più difficile per i brand ricercare e registrare marchi unici e nel contempo proteggere quelli già registrati. Questo fatto mette in evidenza la necessità di una maggiore protezione e, come conseguenza, rende imperativo per le aziende in tutto il mondo sviluppare e far rispettare una strategia globale che li aiuti a tenere al sicuro i propri asset più preziosi: i marchi” ha affermato Anil Gupta, cmo di CompuMark.

Inoltre, le implicazioni finanziarie della violazione del marchio come la perdita di ricavi (26%), i partecipanti al sondaggio hanno segnalato danni anche alla reputazione del brand (21%), confusione dei clienti (21%) e riduzione della fedeltà e della fiducia (19%) tra le maggiori conseguenze.

 

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Giliberti Triscornia, Cba, Clifford Chance e Dentons nel passaggio di Util a Idea

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Lo studio legale CBA ha assisito Idea Capital, la quale, attraverso IDeA Corporate Credit Recovery I, ha perfezionato l'operazione di acquisizione del 70% di Util Industries (Util Group), società attiva a livello mondiale nella produzione di componentistica freni per il mercato automotive e specialista nella tecnologia fine-blanking, affiancata nell'operazione da Giliberti, Triscornia e Associati.

L’operazione è iniziata a luglio 2016 con l’acquisizione, da parte di Idea Capital di circa due terzi dell’indebitamento della società e degli strumenti finanziari partecipativi, detenuti da UniCredit, BNP e BPM, assistiti da Clifford Chance. 

GE Capital (Banca Ifis), affiancata da Dentons, non ha seguito gli altri lender mantenendo la propria esposizione dei confronti della società.

Per Dentons ha agito un team composto dal partner Alessandro Fosco Fagotto (nella foto) e dal senior associate Franco Paolo Gialloreti.

Util è una società multinazionale con oltre 1400 dipendenti e quattro stabilimenti produttivi in Italia, Canada, Messico e Cina e ha chiuso il 2016 con circa 130 milioni di euro di fatturato e 18 milioni di Ebitda.

Con l’acquisizione del 70%, Idea Capital diventa azionista di maggioranza e maggiore lender della Società, con l’obiettivo di procedere rapidamente al rifinanziamento dell’attuale indebitamento in modo da accelerare lo sviluppo della società in Italia e all’estero, mentre il management e Investitori Associati rimarranno investiti nella società come azionisti di minoranza.

Rumors di mercato indicano in circa 90 milioni il valore dell’operazione.


Allen & Overy con FCA Bank per due private placement

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Allen & Overy ha assistito FCA Bank S.p.A., joint venture paritaria tra Fiat Chrysler e Crédit Agricole specializzata nei servizi finanziari e assicurativi per l'acquisto e il noleggio a lungo termine di auto, in relazione a due prestiti obbligazionari emessi tramite la branch irlandese ai sensi del programma EMTN e collocati tramite private placement.

Le serie di obbligazioni emesse – rispettivamente floating rate notes e puttable floating rate notes - per un ammontare nominale pari a 240 milioni ciascuna, hanno entrambe scadenza a marzo 2019, tasso variabile e sono state ammesse a quotazione sulla Borsa d’Irlanda. Morgan Stanley & Co. International plc e Crédit Agricole Corporate & Investment Bank hanno agito in qualità di Dealer rispettivamente nella prima e nella seconda emissione.

Allen & Overy ha assistito l’emittente con un team guidato dai partner Cristiano Tommasi (nella foto) e Craig Byrne, coadiuvati dagli associate Sarah Capella, Alessandro Laurito ed Elisabetta Rapisarda insieme alla trainee Cristina Palma. Il partner Francesco Bonichi, coadiuvato dal counsel Michele Milanese, ha curato gli aspetti fiscali delle due operazioni.

Law & Co. a Vinitaly con un convegno sulla tutela del marchio

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Law & Co., studio legale veronese interamente al femminile, recentemente costituitosi, organizza un convegno rivolto alle aziende e ai professionisti del settore vitivinicolo, che si propone di illustrare la tutela offerta dal legislatore italiano ed europeo in materia di marchi ed etichettatura.

Il convegno è uno degli eventi ufficiali della prestigiosa e internazionale fiera del Vinitaly e ha come obiettivo quello di mettere in luce i vantaggi di una strategia di difesa legale preventiva dei diritti di privativa, al fine di evitare il rischio per gli stakeholder di essere oggetto di imitazione da parte dei competitors, in particolare quelli stranieri.

 

Pedersoli nel finanziamento a Liu Jo

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Pedersoli Studio Legale, con l’equity partner Maura Magioncalda (nella foto) e la partner Consuelo Citterio, ha assistito Banca IMI S.p.A. e Intesa Sanpaolo S.p.A. nell’operazione di finanziamento a Liu Jo S.p.A., società leader nell’abbigliamento e negli accessori di lusso, funzionale al riassetto societario e della struttura finanziaria del gruppo, che ha visto il consolidamento della posizione del socio di maggioranza Marco Marchi e la sostanziale uscita dal consiglio di amministrazione di Vannis Marchi, rimasto azionista al 10% circa della società.

L’operazione, per un valore complessivo di circa Euro 130 milioni, ha l’obiettivo di creare le migliori condizioni per continuare ad espandere il business attraverso un percorso che prevede, in misura crescente, l’internazionalizzazione del brand e il perseguimento di operazioni straordinarie con il potenziale coinvolgimento di investitori privati ed istituzionali.

La società e il socio fondatore Marco Marchi sono stati assistiti da Antonio Tullio dello studio Tullio & Partners di Modena, mentre Ernst & Young ha agito in qualità di consulente finanziario dell’operazione.

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Gas: Cintioli vince per Tap

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Cintioli & Associati, boutique legale specializzata nell’ambito del diritto amministrativo e di quello pubblico in generale, ha ottenuto davanti al Consiglio di Stato un’importante pronuncia favorevole, per conto di Trans Adriatic Pipeline AG, nell’ambito della vicenda legata alla realizzazione di un’infrastruttura energetica strategica che trasporterà il gas naturale proveniente dall'Azerbaijan attraverso l'Adriatico e approderà in Puglia.

Più nel dettaglio il Fabio Cintioli (nella foto), socio fondatore dello studio Cintioli & Associati, ha assistito con successo TAP AG nell’ambito dei due appelli proposti dalla Regione Puglia e dal Comune di Melendugno, contro le sentenze del TAR Lazio che avevano già respinto in primo grado i ricorsi degli Enti contro i provvedimenti di autorizzazione alla realizzazione del gasdotto.

Con la sentenza di lunedì, il Consiglio di Stato ha respinto gli appelli dei predetti Enti territoriali, riconoscendo la legittimità dei provvedimenti autorizzativi del gasdotto TAP, tanto con riferimento alla valutazione della compatibilità ambientale dell’opera, quanto con riferimento al procedimento seguito dalle Autorità per l’adozione degli stessi. Inoltre, il Consiglio di Stato ha escluso che il terminale di ricezione del gasdotto rientri tra le opere assoggettabili alla cosiddetta normativa Seveso in materia di controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi all’utilizzo di sostanze pericolose.

Cristoffanini & Associati apre una nuova sede a Milano

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Lo studio legale Cristoffanini & Associati, nota e tradizionale realtà genovese che opera dal 1947, ha inaugurato una nuova sede nel cuore di Milano. 

Lo studio ha maturato una consolidata esperienza rivolta a clienti istituzionali, gruppi industriali e fondi di investimento e ha quindi ritenuto strategica una presenza attiva e stabile sulla piazza milanese. 

La nuova sede sarà guidata dal socio avvocato Giovanni Bravo (nella foto).

 

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Sennhauser si prepara a guidare Allen & Overy

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Secondo quanto appreso da legalcommunity.it, Stefano Sennhauser si appresta a prendere in mano le redini di Allen & Overy in Italia. L'avvocato, 53 anni, è il socio a capo del dipartimento Banking dello studio e ha maturato una esperienza di 25 anni negli ambiti del diritto bancario e della finanza strutturata. Sennhauser è in Allen & Overy dal 2008, anno in cui lasciò Freshfields. 

Nel suo track record più recente ci sono il finanziamento da 80 milioni di euro ottenuto per Ansaldo Energia, quello in favore di M&G Real Estate per l'acquisizione del Da Vinci Retail Park e il finanziamento da 500 milioni ottenuto da Campari. Ma soprattutto, Sennhauser è impegnato assieme ai soci Cristiano Tommasi e Craig Byrne nel piano di salvataggio di Mps.

Nel ruolo di managing partner, Sennhauser prenderà il posto di Massimo Greco e Craig Byrne che erano stati eletti alla carica nel 2012 dopo la gestione che aveva portato la firma di Paul Flanagan. Allen & Overy, quindi, dovrebbe tornare a una gestione monistica dopo cinque anni di "duale".

Lo studio, raggiunto per un commento, ha preferito declinare.

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Cancrini vince in due giudizi davanti al Tar

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Lo Studio Legale Cancrini e Partners, con un team composto da Arturo Cancrini (in foto), Francesco Vagnucci e Adriana Amodeo ha difeso con successo la Mario Cipriani S.r.l. in due giudizi dinanzi al TAR Lazio promossi da altri operatori.

Il Tribunale ha infatti respinto i ricorsi relativi alla impugnazione del provvedimento con cui è stato disposto, in favore di Mario Cipriani S.r.l., l’aggiudicazione definitiva dell’appalto per l'esecuzione dei lavori di collegamento stradale esterno dell'abitato di Tivoli - variante al ponte degli Arci, e alla richiesta di risarcimento dei danni connessi e conseguenti.

In particolare, si legge in una nota, il Tar, nell’accogliere le difese di Cancrini, ha rigettato la censura delle ricorrenti volte a contestare la genericità dei contratti di avvalimento prodotti in gara dalla Cipriani osservando che ai fini della osservanza della prescrizione di cui all'art. 49, D.Lgs. n. 163/2006, debba considerarsi sufficiente l’indicazione da parte della concorrente ausiliata del possesso del requisito specifico richiesto in capo all'ausiliaria, essendo l’istituto dell’avvalimento, secondo quanto chiarito dalla giurisprudenza della Corte di Giustizia dell'UE, finalizzato a conseguire l'apertura degli appalti pubblici alla concorrenza, facilitando l'accesso delle piccole e medie imprese agli appalti pubblici.

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Dentons e Jones Day nel passaggio di Gran Sasso a Orion

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Orion European Real Estate Fund IV ha acquistato da Foruminvest il centro commerciale "Gran Sasso", situato nei pressi di Teramo. Il centro commerciale, frutto di un'operazione di sviluppo di Foruminvest, è stato inaugurato nel novembre 2007 e da allora è stato detenuto da Foruminvest, che continuerà a gestire il centro per conto di Orion.

Orion è stata assistita dallo studio legale Dentons, con un team composto dagli avvocati Federico Sutti e Gabriele Lopez. Lo studio legale Jones Day ha assistito Foruminvest con riferimento a tale dismissione, con un team composto dagli avvocati Matteo Troni (in foto), Andrea Cantarelli e Sara Rizzon.

Lo studio Bellavite Pellegrini ha curato per parte acquirente gli aspetti fiscali e di struttura dell'operazione. Freshfields Bruckhaus Deringer LLP, con l'avvocato Davide Bonsi, ha assistito la banca MHB-Bank Aktiengesellschaft nella cancellazione delle garanzie connesse al finanziamento concesso a Foruminvest e rimborsato al closing dell'operazione.

DLA Piper e Gop nel project financing di un parco eolico di Edf in Basilicata

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Lo Studio legale DLA Piper ha assistito Société Générale, Milan Branch e Banco Bilbao Vizcaya Argentaria nel finanziamento in project finance per circa 22 milioni di euro volto alla realizzazione di un parco eolico della potenza di 16 MW sito nel comune di Serra Carpaneto (PZ) di proprietà della società Serra Carpaneto 3, veicolo controllato congiuntamente da Edf EN Italia e Mca, assistiti da Gianni Origoni Grippo Cappelli & Partners.

Il team di DLA Piper è stato coordinato dalla partner Germana Cassar (nella foto) che, coadiuvata dagli avvocati Milly Supino, Mattia Malinverni e Immacolata Battaglino, si è occupata delle tematiche amministrative e regolamentari. Il partner Giovanni Ragnoni Bosco Lucarelli, con l'avvocato Silvia Ravagnani e il trainee Francesco Chericoni, ha predisposto la documentazione finanziaria. Il lead lawyer Vincenzo La Malfa si è occupato della redazione e negoziazione della documentazione hedging.

Gli sponsor Edf EN Italia e Mca sono stati assistiti nel corso della negoziazione della documentazione finanziaria da Gianni Origoni Grippo Cappelli & Partners con un team composto dai partner Giuseppe Velluto e Oriana Granato, coadiuvati dagli associate Serena D’Elia e Antonino De Sebastiano nonché dal senior associate Francesca Staffieri per gli aspetti tax.

Albion ha seguito gli sponsor quale advisor finanziario. In particolare, il partner Odile Etienne ha seguito l'intera operazione avvalendosi della collaborazione del partner Michele Monaci nonché dell’analyst Alessandra Bessi per la predisposizione del modello finanziario.

 

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Nctm con Triboo nell’acquisizione del 51% di E-Photo

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Nctm Studio Legale ha assistito Triboo Digitale S.r.l., società controllata da Triboo S.p.A., quotata sull’AIM - Mercato Alternativo del Capitale, nell’acquisizione di una partecipazione pari al 51% del capitale sociale di E-Photo S.r.l., attiva nella produzione fotografica per l’e-commerce, per un valore di 990 mila euro, oltre a una parte variabile in funzione dei risultati 2017 e 2018. Nctm Studio Legale ha assistito Triboo Digitale S.r.l. con un team guidato da Lukas Plattner, coadiuvato da Eleonora Sofia Parrocchetti.

Piacci De Vivo Petracca vince con Carmen Lasorella sulla Rai

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Con sentenza del 3 marzo 2017, la Sezione Lavoro del Tribunale di Roma ha riconosciuto alla giornalista Rai Carmen Lasorella, assistita dall'avvocato Nicola Petracca (nella foto), partner dello Studio Piacci De Vivo Petracca, il diritto a ricevere un incarico in linea con il livello e la esperienza professionale da lei acquisiti e ha condannato la Rai Radiotelevisione Italiana a un congruo risarcimento del danno, parametrato al periodo di non occupazione.

La nota giornalista, infatti, pur percependo regolarmente lo stipendio, si è trovata priva di incarico per lungo periodo e, dopo numerose sollecitazioni, rimaste prive di riscontro, si è determinata a portare in giudizio la datrice di lavoro, per vedersi così riconosciuto il diritto ad incarichi in linea con la propria professionalità e le proprie competenze giornalistiche.

 

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Nctm nella costituzione di un fondo immobiliare per l’edilizia scolastica

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Nctm Studio Legale è stato scelto dall’Agenzia del Demanio, Direzione Strategie Immobiliari e Innovazione, come advisor Legale specializzato per assistere il Comune di Castel San Pietro Terme, in qualità di Comune Capofila di altri sette Enti locali, per l'intera procedura di selezione e individuazione del soggetto incaricato della costituzione e futura gestione di un fondo immobiliare da istituire attraverso una SGR.

Nctm assisterà l’Agenzia del Demanio ed il Comune capofila con un team guidato da Marco Monaco.

La Società di Gestione del Risparmio (SGR) si occuperà di costituire e gestire un fondo immobiliare, finanziato, in parte, da un contributo del MIUR. Il progetto comprende sia il recupero e la realizzazione di plessi scolastici rispondenti a necessità emerse da un’analisi di sviluppo futuro dell’utenza, sia la contestuale dismissione di immobili non strumentali, appartenenti al patrimonio dei diversi Comuni, che verranno apportati al Fondo stesso. 

 

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