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Studio Ponti con Fadalti nel processo per bancarotta

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LucaPonti ha tutelato gli interessi dell’amministrazione straordinaria Fadalti, quale parte civile, nel processo penale numero 987/2014 RGNR per i reati di bancarotta.

Il tribunale di Pordenone ha pronunciato 11 condanne nei confronti degli amministratori che si sono succeduti nell’amministrazione della Fadalti, riconoscendo il diritto del risarcimento del danno a favore della procedura liquidato già in sede provvisionale nella misura di 7 milioni di euro.

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Bc Partners compra Dentalpro: tutti gli advisor

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Il gruppo del private equity BC Partners acquisirà DentalPro da Summit Partners, Vam Investments e altri investitori privati. L’operazione è soggetta all‘approvazione delle autorità competenti.

BC Partners è stata assistita da PwC e supportata da Chiomenti e Dickson Minto sul versante legale, da Facchini Rossi & soci per i profili fiscali della due diligence e della struttura dell’operazione di acquisizione. White & Case LLP ha ricoperto il ruolo di legal advisor nei confronti di Summit Partners per DentalPro. BonelliErede è stato legal advisor per il management, Pavia&Ansaldo per Vam.

Per Facchini Rossi & soci hanno hagito i soci LucaRossi (nella foto), MarinaAmpolilla, GiancarloLapecorella e FabrizioZecca insieme a ValentinaBuzzi, VincenzoMaiese e AlessiaVignudelli.

Fondata nel 2010 a Milano, DentalPro opera nel mercato italiano delle cliniche dentistiche, offrendo cure attraverso 112 cliniche localizzate principalmente in centri commerciali. Dal 2012 DentalPro ha avvitato circa 50 nuove cliniche, rafforzando il proprio gruppo acquisizioni e facendo registrare tassi di crescita di ricavi ed Ebitda di oltre il 100% all’anno.

BC Partners opera in Italia da oltre 30 anni. Di recente ha investito in Cigierre, principale catena italiana di ristoranti a tema, e il retailer dell’abbiggliamento Ovs.

Andrea Rizzi entra in Osborne Clarke

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Secondo quanto legalcommunity.it può anticipare, l’avvocato Andrea Rizzi (nella foto) entra in Osborne Clarke.

Andrea ha lavorato nel Regno Unito come inhouse per i team Legal & Business Affairs di due tra le principali aziende attive nello sviluppo e commercializzazione di software interattivo (videogames), Activision Blizzard e Take Two Interactive Software.

Dal 2011 Andrea collabora con l’Università Queen Mary di Londra in qualità di Visiting Lecturer nel quadro del programma di insegnamento di Interactive Entertainment Law.

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EY per la cartolarizzazione revolving di crediti sanitari di Chiron

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Il team Finance dello Studio Legale EY - guidato da StefaniaRadoccia (nella foto) - con il partner UmbertoMauro ha assistito Chiron spv in relazione a una cartolarizzazione revolving di crediti sanitari vantati da diversi originators verso aziende sanitarie locali e provinciali italiane.

I titoli partly paid emessi da Chiron per un ammontare di 47,4 milioni sono stati sottoscritti interamente da Bg sicav facente parte del gruppo Banca Generali e da un altro investitore istituzionale estero. Si tratta della seconda operazione di cartolarizzazione realizzata dal team EY per Banca Generali.

 

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Ufficiale: Andrea Rizzi entra in Osborne Clarke

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Come anticipato da legalcommunity.it (qui l’articolo), l’avvocato Andrea Rizzi entra in Osborne Clarke in qualità di partner e sarà il nuovo national leader per il sector digital business.

Andrea Rizzi è un esperto di diritto della proprietà intellettuale e industriale e dell’information technology e ha sviluppato una particolare esperienza nei contratti per lo sfruttamento dei diritti di proprietà intellettuale e industriale relativi alle opere dell’ingegno, al software e all’hardware. 

Andrea ha lavorato nel Regno Unito come in-house per i team Legal & Business Affairs di due tra le principali aziende attive nello sviluppo e commercializzazione di software interattivo (videogames), Activision Blizzard e Take Two Interactive Software. Dal 2011 Andrea collabora con l’Università Queen Mary di Londra in qualità di Visiting Lecturer nel quadro del programma di insegnamento di Interactive Entertainment Law.

Andrea è abilitato all’esercizio della professione di avvocato e a quella di solicitor di Inghilterra e Galles.

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Fatturati BonelliErede in vetta

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Per cominciare
PERCHÉ COMUNICAZIONE PUÒ FAR RIMA CON CASSAZIONE
di nicola di molfetta

Agorà

  • CASTORINO, SCANDALE E CACCIAPUOTI PASSANO A MCDERMOTT
  • ROBERTO D'ONORIO ENTRA IN EQUITA SIM
  • CMS RAFFORZA IL DIPARTIMENTO BANKING & FINANCE CON ARCANGELI
  • RENATO SALSA È IL NUOVO CEO DI GRACE CAPITAL PARTNERS
  • GENERALI NOMINA GRANIER NUOVO COUNTRY MANAGER IN FRANCIA
  • BOTTINELLI È UFFICIALMENTE SENIOR PRINCIPAL IN INVESTINDUSTRIAL
  • GATTI PAVESI BIANCHI CRESCE CON ALESSANDRO CORNO
  • GIORGIO GRASSO NUOVO NAME PARTNER IN BATINI TRAVERSO GRASSO & ASSOCIATI
  • CHEF CRIPPA PRESIEDE L’ACCADEMIA BOCUSE D’OR ITALIA
  • A COSTANZA ESCLAPON LA COMUNICAZIONE DI ALITALIA

Il barometro del mercato
UBI E ATLANTE SCIOLGONO IL NODO DELLE GOOD BANK
Comprate Banca Marche, Etruria e CariChieti. Al fondo 2,2 miliardi di crediti deteriorati. Ecco gli studi in campo nell’operazione

Nel radar
OSBORNE CLARKE, OBIETTIVO 2020 
Lo studio guidato da Riccardo Roversi è in manovra e punta a crescere a colpi di lateral hire. Entro il 2020 i ricavi dovrebbero arrivare a quota 20 milioni. Oggi il pep supera i 400mila euro
di rosailaria iacquinta

Periscopio
TONUCCI: IL SOCIO DI CAPITALE? FINALMENTE
Per l’avvocato la possibilità di aprire le società professionali a un partner investitore è «un’eccezionale notizia». Ma aggiunge: non è un’opportunità alla portata di chiunque. Milano? «È la nostra priorità. Cresceremo ancora»

The Best 50 by legalcommunity.it
FATTURATI BONELLIEREDE IN VETTA
Lo studio si conferma al primo posto anche nel 2016 con ricavi che sfiorano i 150 milioni di euro. Ludovici Piccone & Partners è lo studio che è cresciuto di più: +36,9%. Mentre Dla Piper resta la prima insegna internazionale. Il mercato sfonda il tetto dei 2 miliardi

Focus
«LA RIFORMA SPINGERÀ IL PRIVATE ENFORCEMENT»
Parla il segretario generale dell’Associazione Antitrust Italiana, Francesco Anglani. Crescono le opportunità di lavoro sul fronte della tutela dei consumatori dopo l’inasprimento delle sanzioni

Focus
CAMBI DI POLTRONA A TUTTO ANTITRUST
Il mercato si allarga e gli studi investono. Negli ultimi 12 mesi, 35 esperti hanno scelto un nuovo studio 

Follow the money
ANCHE LE BANCHE DELOCALIZZANO LE PROPRIE ATTIVITÀ 
di laura morelli

Chi fa cosa
TUTTI I NUMERI DEL PRIVATE DEBT ITALIANO
Il mercato è dominato da player nazionali. Le sgr rappresentano almeno il 71% degli operatori. In totale si contano almeno 28 società per oltre 30 fondi e un obiettivo di raccolta di oltre 5,5 miliardi
di laura morelli

Lo scenario
IL SETTORE RACCOGLIE 1,43 MILIARDI IN TRE ANNI
Il private debt punta a inserirsi nel mercato del credito come comparto complementare al sistema bancario. L’attenzione è verso private equity, per operazioni di lbo, e medie aziende virtuose

Novità in pillole
LA DIRETTIVA SULL’ENGAGEMENT DEGLI AZIONISTI DELLE QUOTATE
di luigi mula

Scenari
L’M&A NEI FINANCIAL SERVICES VALE OLTRE 21 MILIARDI
Ma il settore finanziario offre molte opportunità anche sul fronte npl e dismissioni. E piace ai private equity. Il tema al centro del convegno “Finance 4 Finance” del D Club

Empire State of Business
GLI IN HOUSE? MEGLIO CHE VENGANO DALL’IMPRESA
Parla Cameron Findlay, vice-president e general counsel di ADM. «Abbiamo bisogno di persone che sappiano come gestire le aziende». I consulenti sono raggruppati in un network che conta 18 realtà, tra cui Sidley Austin, Skadden e Baker & McKenzie 
di anthony paonita

L’evento
CIBO, CLIMA E TECNOLOGIE: LA LEZIONE DI OBAMA
L’ex presidente Usa a Milano per Seeds&Chips: «Puntiamo sulla food innovation per salvare il pianeta»
di gabriele perrone

Food & business
FIASCONARO, IL PIONIERE DELLA PASTICCERIA ARTIGIANALE
L’azienda siciliana ha conquistato il mondo coi suoi prodotti. Rappresenta il Made in Italy gastronomico. E fattura 15 milioni di euro

Kitchen Confidential
A MILANO BRILLA IL LUME DI TAGLIENTI
Un modello di business innovativo è valso la stella al format che punta anche agli eventi negli spazi di W37. «Così siamo riusciti a creare una sinergia positiva», spiega lo chef a MAG

Istruzioni per…
CODICE ETICO? SERVIREBBE UN INGEGNERE

Speciale Ip&Tmt Awards 2017
IP&TMT, UN MERCATO DA 110 MILIONI 
a cura di vincenzo rozzo

Le tavole della legge
PARCOMILANO, IN QUELL'ANGOLO DI CITTÀ CHE FA TANTO PARIGI
di nicola di molfetta

Calici e pandette
MARCALBERTO BOLLICINE DA LEGGERE
di uomo senza loden

aaa cercasi
La rubrica Legal Recruitment by legalcommunity.it registra questa settimana 8 posizioni aperte, segnalate da 5 studi legali: Accinni, Cartolano e Associati; Bacciardi and Partners; Dentons; Russo De Rosa Associati; Studio Grimaldi.
I professionisti richiesti sono 12 tra praticanti, giovani avvocati e avvocati con esperienza.
Le practice di competenza comprendono banking & finance, societario, tributario, tributario internazionale, commerciale, contenzioso civile, corporate m&a, litigation, real estate, restructuring, insolving

Numero Rivista: 
81
Data di pubblicazione: 
Lunedì 22 Maggio 2017

Chiomenti e Linklaters nel finanziamento da 250 mln per Alfasigma

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Chiomenti ha assistito Alfasigma, gruppo attivo nel mercato farmaceutico, nella negoziazione di un contratto finalizzato alla concessione di un finanziamento a medio lungo termine del valore di 250 milioni di euro, da parte di Intesa Sanpaolo, BNP Paribas, Succursale Italia e Banca Nazionale del Lavoro. 

Il finanziamento a favore del Gruppo - costituito nel 2015 a seguito dell’aggregazione delle due storiche aziende italiane Alfa Wassermann and Sigma-Tau - è finalizzato tra l’altro al finanziamento delle generali esigenze di cassa di Alfasigma S.p.A. ll team di professionisti Chiomenti che ha gestito l'operazione al fianco di Alfasigma S.p.A è stato coordinato dal partner Luca Bonetti e dal senior associate Cosimo Paszkowski. Linklaters ha assistito le banche finanziatrici con un team guidato dal partner Davide Mencacci (nella foto), coadiuvato dalla managing associate Lilia Lani, dall’associate Marco Carrieri e dalla trainee Sara Giugiario.

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Fatturati, i primi 50 studi d'affari muovono oltre 2 miliardi

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Una conferma ma anche un record. BonelliErede, nel 2016, è nuovamente lo studio legale d’affari più ricco d’Italia. L’organizzazione guidata da Stefano Simontacchi e Marcello Giustiniani archivia l’esercizio con un fatturato di oltre 148 milioni: +10%. Si tratta del risultato più alto mai registrato dall’associazione fondata nel 1999 da Sergio Erede, Franco Bonelli e Aurelio Pappalardo. Il dato emerge dalle stime sul giro d’affari dei primi 50 studi legali attivi in Italia, curate dal centro ricerche di legalcommunity.it. Un risultato rilevante che arriva a valle di un anno che non solo è stato soddisfacente sul fronte m&a (lo studio ha messo a segno 34 deal per un valore complessivo di oltre 7,4 miliardi) ma ha visto l’accelerazione della law firm italiana in settori strategici come il life sciences, oltre alla conferma del primato raggiunto nel tax.

 schermata_2017-05-23_alle_09.33.36.pngBonelliErede, inoltre, sembra avere tratto già i primi benefici dalla propria strategia di crescita all’estero: da un lato con l’avvio del progetto Africa, dall’altro con il rafforzamento della sede di Londra, dove a inizio del 2016 è arrivato l’ex numero uno di Allen & Overy in Italia, Massimiliano Danusso. 
Una strategia a cui presto si aggiungeranno nuovi tasselli. Dall’apertura di un ufficio negli Emirati Arabi Uniti (la sede prescelta dovrebbe essere Dubai) allo sviluppo di hub settoriali. L’Olanda, per esempio, potrebbe presto diventare il fulcro per l’operatività dello studio in alcune specifiche aree della fiscalità internazionale. Ma i bene informati non escludono che nel corso del 2017 l’organizzazione sveli nuovi progetti anche sul “fronte interno”, presentando al mercato nuove linee di business. 
 Più in generale, il quadro che emerge dalla quinta edizione del report the Best 50 curato dal centro ricerche di legalcommunity.it è quello di un mercato in crescita, che è stato capace di capitalizzare i primi segni di ripresa economica. Presi tutti insieme, i primi 50 studi legali d’affari di quest’anno sono riusciti a produrre ricavi per 2,175 miliardi di euro, realizzando (a parità di perimetro) un incremento del fatturato complessivo del 12,3%. Il dato conferma il cambio di passo che era emerso già nel corso del 2015 (si veda il numero 59 di MAG) e che lascia sperare nell’archiviazione della fase più buia della tempesta seguita al crollo di Lehman e alla crisi dei mutui subprime.

Tornando all’analisi della classifica, Legance, tra le altre grandi insegne nazionali è quella che ha registrato la crescita più rilevante facendo segnare un +10,14%, superando abbondantemente la soglia dei 70 milioni di fatturato (76 per l’esattezza) e raddoppiando di fatto il proprio giro d’affari rispetto al suo esordio nel 2008. Tra i big deal in cui lo studio è stato coinvolto, possiamo ricordare sia la cessione di Rhiag-Inter Auto Parts Italia a Lkq Corporation per conto di Apax, a cui ha lavorato un team guidato da Filippo Troisi che, sempre per Apax ha seguito la cessione di Sisal a Cvc.

Sul podio, invece, Chiomenti e Gianni Origoni Grippo Cappelli & Partners si confermano rispettivamente al secondo e terzo posto. Qui c’è da mettere in evidenza come la distanza tra i ricavi stimati per i due studi si sia estremamente assottigliata. Con una crescita di poco superiore al 5%, lo studio fondato da Francesco Gianni, infatti, ha totalizzato un fatturato di 124 milioni piazzandosi ad appena 2,5 milioni di distanza da Chiomenti. Gianni Origoni Grippo Cappelli, tra l’altro, nel 2016 è stato lo studio che ha dominato il mercato m&a con 57 operazioni per un valore complessivo pari a oltre 14,8 miliardi di euro. Lo studio ha seguito, tra le altre cose, il passaggio del 35% di Poste Italiane a Cdp e la cessione di Pioneer da Unicredit ai francesi di Amundi alla quale ha lavorato un team guidato dal socio Roberto Cappelli.

schermata_2017-05-23_alle_09.33.08.pngIl 2016 ha confermato anche lo stato di grazia delle cosiddette superboutique, vale a dire di quelle associazioni professionali che contano circa un centinaio di professionisti e godono di un posizionamento di alto livello. Tra queste, Gatti Pavesi Bianchi è quella che ha realizzato il fatturato più elevato e la crescita più sostenuta: 38,5 milioni di euro, in aumento del 20,31% rispetto all’esercizio precedente. Lo studio guidato da Francesco Gatti, notoriamente focalizzato su operazioni straordinarie e attività transactional, ha portato a casa cinque tra i deal più ricchi dell’anno per un valore totale di 6,8 miliardi di euro. Nella lista, la cessione (per 400 milioni) di Abm Italia da parte di Clessidra in favore di Keter Plastics, il passaggio del 6,44% di Moncler a Temasek (deal da 258 milioni), ma soprattutto le grandi operazioni in ambito bancario. In particolare, il socio Carlo Pavesi ha affiancato il fondo Atlante nelle due operazioni con cui ha acquisito il 97,6% di Veneto Banca e il 99,3% di Popolare di Vicenza per rispettivi 989 e 1.500 milioni di euro. Ma soprattutto, l’avvocato è stato l’advisor che ha affiancato Banco Popolare nella fusione dell’anno con la Bpm: operazione da oltre 3,7 miliardi di euro. 

Positiva anche la performance di Pedersoli, che ha chiuso il 2016 con ricavi in crescita del 13,36% e pari a 34,8 milioni di euro. Mentre Lombardi Molinari Segni ha chiuso il consuntivo dell’ultimo anno di partnership tra Giuseppe Lombardi e Ugo Molinari, totalizzando un giro d’affari di 31,5 milioni con un incremento del 10,53%. Come noto, infatti, i due avvocati hanno deciso di comune accordo di proseguire i rispettivi percorsi professionali seguendo strade separate e dal 2017 stanno operando con due insegne diverse: Lombardi Segni e Associati, il primo e Molinari e Associati il secondo.


Grimaldi prosegue...

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Withers con Djokovic per il nuovo accordo con Lacoste

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Withers Studio Legale ha assistito Novak Djokovic, attuale numero due della classifica ATP nonché vincitore della Coppa Davis con la Serbia nel 2010, per il suo nuovo accordo di sponsorizzazione con lo sportswear group Lacoste. Questo accordo sostituisce quello precedente firmato nel 2012 con il brand Uniqlo.

Luca Ferrari, Head of Withers’ Sports and Talent group, ha commentato: “Lacoste, sin dal 1933 anno in cui è stata fondata, ha sempre messo il tennis al centro del proprio business. Ciò ha reso questa partnership la scelta ideale per Novak, che attualmente è uno dei tennisti più noti a livello mondiale. Insieme rappresenteranno l’eccellenza di questo sport in tutto il mondo. Dal canto nostro, siamo felici di aver avuto la possibilità di supportare e consigliare Novak nella negoziazione di questo accordo”.

Withers Studio Legale ha seguito l’operazione con un team guidato da Luca Ferrari (nella foto) e composto da Ceri Vokes, Stella Riberti, Phineas Hirsh e Federica Caretta. Withers Studio Legale attualmente è consulente di Novak Djokovic e delle sue Fondazioni in UK e USA.

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Puri Bracco Lenzi e Associati inaugura la sede milanese

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Mercoledì 24 maggio lo studio legale e tributario Puri Bracco Lenzi e Associati, inaugurerà la sede di Milano che segue quella di Roma attiva dalla costituzione dello Studio nel 2015.

L’ufficio ospiterà oltre venti professionisti, attivi nei diversi settori del diritto tributario.

“Milano è stata sin da subito il nostro obiettivo dopo Roma, siamo felici di averlo raggiunto e proseguiremo in questa direzione per la crescita e lo sviluppo del nostro studio”, ha commentato PaoloPuri (nella foto), fondatore dello studio insieme a GuidoLenzi e PietroBracco. “L’apertura di Milano deve essere vista come lo sviluppo di un progetto di un unico studio con più sedi” – continua Puri – “A seconda delle necessità dei clienti vengono, infatti, coinvolti i professionisti con le dovute capacità, a prescindere dal luogo fisico dove sono le loro scrivanie”.

Il nuovo ufficio di Milano ha sede a pochi metri dal Castello Sforzesco, in via Cusani 5, nello storico Palazzo Cagnola, già dimora del maresciallo Radetzky e da poco sottoposto a un accuratissimo restauro.

 

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Minella per lo storico teatro moscovita Vachtangov

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Lo studio legale Minella di Busto Arsizio, con un team composto dal partner Dario Minella e dall'avvocato Giordano Stella, ha assistito con successo lo storico teatro statale Evgenij Vachtangov di Mosca dinanzi al tribunale di Napoli nella controversia intentata nei confronti della Fondazione Campania dei Festival. 

La controversia, relativa al mancato pagamento di parte del corrispettivo per la messa in scena di un'opera durante la manifestazione "Teatro Festival Italia", dopo essere approdata al Tribunale di Napoli, ha trovato - secondo quanto si legge in una nota - un accordo tra le parti in virtù del quale la Fondazione Campania dei Festival ha riconosciuto al teatro Vachtangov il pagamento dell’intero corrispettivo dovuto.

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Dentons e Chiomenti nella compravendita di Vimec

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Lo studio legale Dentons, in cooperazione con lo studio legale svedese Vinge, ha assistito Latour Industries AB (società del gruppo facente capo a Investment AB Latour, fondo di investimento svedese quotato alla Stockholm Stock Exchange) nell’acquisizione del 100% di Vimec da Igi Sgr e da Neip III (società di investimento gestita da Finint & Partners), assistite da Chiomenti.

Per Dentons ha agito un team coordinato dal partner Luca Pocobelli (nella foto) e composto dal senior associate Federico Giacobbe e dalla associate Ludovica Balbo di Vinadio, per gli aspetti di diritto societario, nonché dalla managing counsel Dina Collepardi e dal trainee Antonio Izzi, per gli aspetti di diritto bancario.

Il team di Chiomenti è stato composto dal partner Luca Liistro e dagli associates Arnaldo Cremona e Valentina Gagliani, per gli aspetti di diritto societario, nonché dal partner Carola Antonini e dall’associate Girolamo D’Anna, per gli aspetti finanziari.

Per Vinge ha agito il partner Magnus Pauli. Per Latour, Valentum e Cross Border hanno agito quali advisor finanziari. Vimec, società attiva in Italia nella produzione e commercializzazione di ascensori, servoscale e montascale per il superamento delle barriere architettoniche, opera a livello globale sia attraverso filiali dirette in Europa che tramite una rete di oltre 300 distributori in 60 Paesi. Con questa acquisizione Latour Industries AB rafforza la propria presenza in mercati chiave in Europa e arricchisce di nuovi prodotti e nuove tecnologie il proprio portafogli.

 

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BonelliErede e CMS nella compravendita di un immobile

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BonelliErede ha assistito Amundi Real Estate Italia SGR in relazione all’operazione di acquisto - tramite il fondo “Nexus 1” - di un immobile sito in viale Giorgio Ribotta 11 a Roma venduto da Aberdeen Asset Management Deutschland AG quale advisor di Commerzbank AG, banca depositaria del fondo “DEGI International”. Il venditore è stato assistito da CMS.

L’immobile in viale Ribotta 11 fa parte dell’Europarco Business Park, una delle più recenti e significative aree di sviluppo urbano di Roma.

Il Focus Team Real Estate di BonelliErede ha agito al fianco di Amundi Real Estate Italia SGR con un team guidato dal partner Matteo Bonelli (nella foto) e composto dal managing associate Nicola Franceschina e, per gli aspetti di diritto amministrativo, dal partner Cristina Mezzabarba e dall’associate Francesco Follieri. Aberdeen Asset Management Deutschland AG è stato assistito da CMS Italia con un team real estate guidato dal partner Dietmar Zischg e composto dal counsel Francesco Sabatino e, per gli aspetti fiscali, dal partner Federico Raffaelli.

Pirola con Bugatti Autoricambi nel passaggio a Metelli

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Gruppo Metelli, produttore e distributore internazionale di componenti e ricambi per il settore automobilistico, ha perfezionato l’acquisto dell'intero capitale sociale di Bugatti Autoricambi, azienda specializzata nella progettazione e produzione di pompe acqua per il settore automotive aftermarket.

Lo studio Pirola Pennuto Zei & Associati ha assistito il venditore con un team guidato dal partner Anne-Manuelle Gaillet (nella foto), avvocato ai fori di Milano e Parigi, e formato dall'avvocato Nicola Lattanzi, advisor per quanto riguarda gli aspetti legali del deal e dai commercialisti Roberta Pirola e Cristiana Tironi che hanno gestito gli aspetti fiscali dell’operazione. Il Gruppo Metelli è stato assistito dagli avvocati Sergio Ambrosio e Davide Bodei del foro di Brescia con il coordinamento dell’advisor Ettore Zapelli di Mbc-Merchant Banking Consulting.

Lombardi Segni e Nasaw nella compravendita di Aspesi

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Lombardi Segni e Associati ha assistito Armonia SGR, operatore italiano nel settore Private Equity, nell’ambito dell’acquisizione del Gruppo Aspesi, storico marchio italiano di abbigliamento. Il fondatore Alberto Aspesi rimane azionista con una quota di minoranza, Fabio Gnocchi è stato nominato Amministratore Delegato.

Lombardi Segni e Associati ha assistito Armonia SGR con un team composto dai partner Antonio Segni (nella foto) e Federico Loizzo, dal senior associate Alberto Recchia e dall’associate Vittoria Sciarroni. Alberto Aspesi è stato assistito da Paolo Tanoni e Domenico Mastrangelo dello studio NASaW Avvocati, coadiuvati dall’associate Francesco Nicola Orlando.

Lombardi Segni e Associati, nelle persone del partner Antonio Amoroso e dell’associate Alessandra Iandoli, ha altresì assistito Aspesi in relazione al finanziamento organizzato e concesso alla stessa Aspesi, rispettivamente, da parte di Banca IMI e Intesa Sanpaolo finalizzato al rimborso del debito esistente. Intesa Sanpaolo è stata assistita dallo studio legale internazionale Simmons & Simmons con un team formato dal partner Davide D’Affronto, dal managing associate Alessandro Elisio e dall’associate Cettina Merlino. Pedersoli, infine, ha assistito Fabio Gnocchi con l’equity partner Andrea de’ Mozzi e il partner Alessandro Tufani.

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Stefano Giuliano entra in CMS

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CMS rafforza il suo team tax con l’ingresso di StefanoGiuliano (nella foto) in qualità di partner presso la sede romana dello studio.

Giuliano, oltre a una significativa conoscenza della fiscalità nazionale e dei processi di gestione del rischio fiscale, vanta un’esperienza di oltre venti anni in ambito internazionale nella pianificazione fiscale strategica, nelle riorganizzazioni cross-border e nelle operazioni di m&a.

In precedenza ha ricoperto i ruoli di Italian country tax leader e di oil & gas global tax director presso General Electric company e di senior tax manager presso Pwc.

L’ingresso di Giuliano porta a 24 il numero di partner di CMS in Italia.

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Pedersoli con le banche nel finanziamento a Tattile

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Pedersoli Studio Legale con l’equity partner Maura Magioncalda (nella foto) la partner Consuelo Citterio e Nicola Nocerino ha assistito Crèdite Agricole, Cariparma e Banco BPM nel finanziamento a Tattile, produttore di telecamere per la gestione del traffico.

Il finanziamento è finalizzato all’acquisizione - da parte di Lakesight Technologies Holding - di Chromasens, società tedesca attiva nel settore del machine vision. L’operazione si inserisce nel contesto di una più ampia riorganizzazione societaria di Lakesight Technologies Holding – già appartenente al portafoglio di investimenti del Fondo Ambienta – e si affianca all’acquisizione da parte del medesimo fondo di Tattile, nel 2012, e di Mikrotron, società produttrice di vision solutions, nel 2015.

Il Fondo Ambienta e Tattile sono stati assistiti da Nctm Studio Legale con un team guidato da Simone De CarliEugenio SiragusaGiulio Della Casa e Martina Marmo.

I profili di diritto tedesco sono stati seguiti dallo studio legale Pöllath + Partners per la società e dallo studio legale Noerr per le finanziatrici, mentre lo Studio CBA, con il partner Giuseppe Alessandro Galeano e l’associate Francesca Marchiori, e KPMG Germania si sono occupati degli aspetti fiscali e della strutturazione dell’operazione.

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LS Lexjus Sinacta lancia il dipartimento di diritto e management dello sport

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Norma Gimondi e Gianluca Santilli, senior partner di LS Lexjus Sinacta, si alleano per creare il dipartimento di diritto e management dello sport. Oggi lo sport ed i suoi protagonisti sono oggetto di grandi investimenti, dinamiche globali molto complesse, sviluppo in contesti innovativi. Lo sport è una grande piattaforma che rappresenta un volano mediatico di valenza unica. Lo sportivo di alto livello è un’azienda, le società sportive competono gestendo problematiche molto articolate, chi investe o investirà nello sport ha la necessità di confrontarsi con interlocutori professionali.

Il diritto sportivo è assurto a branca dinamica e molto articolata riservata ai soli specialisti. In Italia in particolare si avverte chiaramente la necessità di una professionalizzazione della consulenza ed assistenza dello sportivo e di chi opera nel mondo dello sport. Approcci e criteri artigianali, scarsamente funzionali alla evoluzione ed alle enormi potenzialità del settore, sono troppo penalizzanti e non più accettabili.

Gimondi e Santilli, entrambi avvocati, vantano una vasta esperienza in materia di diritto e management dello sport, grazie all’attività pluriennale maturata in particolare nel ciclismo ma anche nel calcio ed in altri sport. Gianluca Santilli è anche ideatore ed organizzatore di un grande evento di ciclismo di massa, presidente di Formula Bici e fautore in Italia dell’analisi della bikeconomy, l’economia verde che vale oltre 500 miliardi nella sola UE.

Il dipartimento si avvarrà anche di evolute competenze nell’ambito societario, finanziario e fiscale nazionale ed internazionale, grazie alla struttura professionale di LS Lexjus Sinacta. Con 200 professionisti che operano in 9 sedi, oltre a quella di Bergamo ove sarà attiva Norma Gimondi, che vantano specializzazioni in ogni settore legale e commerciale, il nuovo dipartimento di diritto e management dello sport potrà supportare tutti i soggetti attivi in questo contesto in modo professionale, sofisticato, personalizzato e con un approccio globale.

 

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Orsingher Ortu e Curtis nel riacquisto di una quota di Antares Vision

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Orsingher Ortu - avvocati associati, con un team composto da Manfredi Leanza (nella foto) e Francesco Senesi, ha assistito le società del gruppo Antares Vision 

nel riacquisto della quota di partecipazione del 21,11% del proprio capitale sociale detenuto dal Fondo Italiano di Investimento attraverso la sottoscrizione di due finanziamenti a medio lungo termine finalizzati alla ridefinizione dell’assetto societario del gruppo stesso.

I finanziamenti sono stati messi a disposizione da un pool di istituti di credito composto da Iccrea BancaImpresa e Banca di Credito Cooperativo Colli Morenici del Garda Società Cooperativa, assistito da un team dello studio Curtis, Mallet-Prevost, Colt & Mosle, composto da AlfonsodeMarco, CarmineGravina, FilippoBianchi e ValerioCellentani.

ACube, di Alioscia Berto, è stato l’advisor di Antares Vision nella strutturazione dell’operazione mentre la società è stata assistita per i profili fiscali e contabili dell’operazione da Mattia Bock dello studio 4Legal e da Claudio Marchese dello Studio Marchese. 

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Anglani: «La riforma spingerà il private enforcement»

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Commercio elettronico, appalti pubblici, diritti audiovisivi. Sono molti i fronti che animano il settore Antitrust e che confermano, semmai ce ne fosse stato bisogno, la strategicità di questa area di pratica per gli studi legali d’affari. 

MAG ne parla con Francesco Anglani (nella foto), avvocato esperto della materia, socio dello studio BonelliErede e, soprattutto in questa circostanza, segretario dell’Associazione Antitrust Italiana (Aai). Proprio oggi prende il via a Capri il IV Convegno Nazionale dell’Aai, in programma fino a domani 26 maggio.

Commercio elettronico, si parla di una spada di Damocle che pende sul capo delle aziende del lusso: di cosa si tratta?
Le aziende del lusso considerano certamente internet come un’opportunità. Queste aziende hanno il legittimo interesse a che i loro prodotti siano venduti in contesti adeguati all’importanza del brand. Se questa esigenza è comprensibile in un’ottica commerciale, espone tuttavia le aziende al rischio di limitare i flussi di vendita così violando la disciplina antitrust.

Cosa è successo finora?
I  limiti imposti dalla normativa antitrust in questo settore sono emersi nel corso della sector inquiry della Commissione europea che si è appena conclusa. Nella relazione finale, la Commissione ha attirato l’attenzione su clausole e pratiche (ad esempio il divieto assoluto di utilizzo di marketplace, l’utilizzo di software di monitoraggio dei prezzi applicati sul web, l’esclusione dei pure online player e il geoblocking) che meriteranno una particolare cautela in futuro e sulla cui compatibilità con le regole sulla concorrenza la Commissione ha espresso dubbi.

 

Che conseguenze ci si aspetta?
Le condotte scrutinate dall’indagine afferiscono alla sfera della distribuzione e dei rapporti verticali, aree che negli ultimi anni sono state di rado oggetto di attività di enforcement in Italia. E’ possibile che la sector inquiry della Commissione porterà all’apertura di nuovi procedimenti, come affermato in più occasioni dal Commissario Vestager e come desumibile dalle conclusioni del report finale.

 

Cosa possono già fare le imprese?
Al di là delle conclusioni raggiunte dalla Commissione e dei casi sui quali si pronuncerà presto la Corte di Giustizia (i.e.: Coty), già oggi la normativa antitrust offre alle aziende uno strumento che consente di limitare l’eccessivo proliferare della distribuzione online poco accurata. 

 

Qual è?
È la cosiddetta “distribuzione selettiva”, ossia un sistema di distribuzione che permette, da un lato, di ammettere al network distributivo solo i rivenditori che rispettano determinati criteri (qualitativi e quantitativi) e, dall’altro, di vietare ai rivenditori di vendere a negozianti che non facciano parte del network di rivenditori selezionati.

 

Altro capitolo è rappresentato dagli appalti pubblici…
La recente prassi applicativa dell’AGCM mostra un crescente intervento nella repressione di fenomeni collusivi posti in essere tra i concorrenti nell’ambito di gare, pubbliche o private, peraltro esteso ai più vari settori merceologici: dalla sanità, ai diritti televisivi, dai rifiuti, al trasporto pubblico locale, ecc. 

 

In che cosa si è tradotta questa crescente attenzione?
Negli ultimi tre anni, assai numerose sono state le istruttorie avviate per accertare fenomeni di bid rigging da parte dell’Autorità, che ha anche siglato un apposito protocollo di intesa con l’ANAC grazie al quale sono stati istituzionalizzati flussi informativi periodici tra le due autorità.

 

Che effetto ha avuto sulle imprese?
Questo approccio determina riflessi importanti per le imprese, specie per quelle che operano in mercati caratterizzati dalla presenza di gare pubbliche, per due particolari ragioni. La prima attiene alla quantificazione della sanzione per l’eventuale illecito antitrust commesso, che in simili casi prende a riferimento gli importi oggetto di aggiudicazione. Tale circostanza – specie per le grandi commesse pubbliche – fa sì che nella maggior parte dei casi la sanzione giunga al massimo editale previsto ex lege: il 10% del fatturato dell’impresa.

 

La seconda ragione?
Attiene al rischio di esclusione dalle future gare, che potrà essere valutato discrezionalmente dalla stazione appaltante verificando se l’illecito antitrust abbia compromesso l’integrità dell’operatore e, conseguentemente, la sua affidabilità.

 

Ha parlato di diritti televisivi: che scenario delineano le nuove Linee Guida della Lega Nazionale Professionisti Serie A per la commercializzazione in forma centralizzata?
Tali linee guida, che secondo quanto previsto dalla legge Melandri devono passare al vaglio dell’AGCM e dell’AGCOM, sono state respinte una prima volta da ambedue le autorità ed è attualmente in atto una nuova consultazione. La nuova decisione è attesa a breve. Più in generale, un tema oggetto di grande attenzione da parte degli stakeholder del settore è quello di una revisione della legge Melandri. 

 

Una revisione che dovrebbe portare a cosa?
Non solo a rivedere l’allocazione delle responsabilità tra le Autorità coinvolte per consentire un processo più snello e tempestivo, ma anche per aggiornare l’apparato normativo all’evolversi delle tecnologie e quindi all’aumentare dei possibili canali di distribuzione dei diritti audiovisivi medesimi. 

 

La recente archiviazione della procedura sul cartello dell’autonoleggio rappresenta un cambio d’indirizzo su questo tipo di azioni? 
È senz’altro vero che negli ultimi anni i casi archiviati dall’Autorità sono stati assai contenuti, in particolare a seguito di contestazioni gravi come nella procedura sul cartello dell’autonoleggio. Non sono in grado di dire se la decisione dell’AGCM costituisca un cambio di indirizzo e soltanto il tempo potrà dirlo. 

 

Quel che è certo è che nel caso di specie, nonostante le contestazioni degli Uffici, il Collegio ha esaminato il caso in dettaglio e verificato che nessun elemento consentiva di ritenere che lo scambio di informazioni fosse illecito…
Vero, e questo mi porta a sottolineare una cosa. Dichiarando il mio conflitto d’interesse, dato che assistevo una delle parti coinvolte nell’istruttoria, ritengo che la conclusione di quest’ultima costituisca una vittoria non soltanto per le imprese coinvolte, ma anche per il “Sistema Paese”, posto che, per le imprese multinazionali attive in un mercato globale, sapere che in Italia esiste un’Autorità antitrust affidabile e sopra le parti costituisce un valore aggiunto che incoraggia gli investimenti sul territorio.

 

A proposito di imprese: la compliance antitrust sta prendendo piede?
Ultimamente numerose imprese si sono dotate di programmi di compliance. Le ragioni alla base di tale scelta sono più di una. In primo luogo, l’adozione di tali programmi riduce drasticamente il rischio di violazione della normativa antitrust, che può avere un impatto molto negativo sull’azienda. L’accertamento di un’infrazione da parte dell’AGCM o della Commissione europea espone a sanzioni che possono raggiungere il 10% del fatturato, nonché ad azioni risarcitorie esperibili in sede civile da parte dei soggetti danneggiati, azioni peraltro sempre più celeri ed efficaci alla luce della nuova legislazione sul private enforcement.  

 

Poi?
In secondo luogo, detti programmi vengono considerati dall’AGCM come circostanze attenuanti che possono comportare una riduzione della sanzione fino al 15% alle imprese che li adottano. E in terzo luogo, l’adozione di un programma di compliance rafforza la reputazione e il brand delle imprese, elevando la tutela della concorrenza e del consumatore a “valore” da spendere sul mercato, come già accade, ad esempio, con la tutela dell’ambiente.

 

Ha accennato al private enforcement: resta ancora solo un tema per convegni o comincia a essere un vero filone di attività?
Non è del tutto corretto affermare che il settore del private enforcement sia stato fino ad oggi un tema per convegni. È vero che finora non si è radicata una forte cultura del risarcimento del danno antitrust in Italia e che sono state prevalentemente le grandi aziende a dar seguito alle decisioni dell’AGCM con azioni risarcitorie. 

 

Appunto…
Tuttavia, con l’entrata in vigore del decreto legislativo 3/2017, che ha recepito la Direttiva europea, la situazione cambierà, visto che il complesso delle nuove regole ridurrà i costi e abbrevierà i tempi del giudizio, che sarà così più facilmente accessibile anche da parte delle piccole e medie imprese.

 

Più in dettaglio?
Innanzitutto, il testo normativo fa un passo avanti sul valore in sede risarcitoria delle decisioni delle autorità nazionali di concorrenza. Queste non rappresenteranno più soltanto una “prova privilegiata” dell’illecito, ma saranno vincolanti nei confronti dei giudici. Se poi devo individuare un profilo di particolare interesse per le imprese all’interno della nuova legislazione, indico senz’altro il tema della responsabilità risarcitoria “limitata” per le PMI e per le aziende che aderiscono ai cosiddetti programmi di clemenza. 

 

Qual è l’approccio del decreto?..

 

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