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Lombardi Molinari Segni con Magnetti per la revisione del debito

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Lo studio legale Lombardi Molinari Segni - con un team composto dal partner professor avvocato PierDanilo Beltrami (nella foto) e dall’associate avvocato Giulia Tanzini - ha assistito Magnetti Building, capogruppo operativa di una delle più storiche realtà industriali nel settore edilizio del territorio bergamasco, nella revisione di alcuni degli accordi di ristrutturazione dell’indebitamento finanziario della Società ai sensi dell’art. 182-bis della legge fallimentare.

Le banche sono state assistite da Giovanardi e Associati, con i partner avvocato Carlo Alberto Giovanardi e avvocato Marco Marinoni.

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AMTF con Ei Towers nelle acquisizioni di Sa Oghe e Giardino De Sanctis

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AMTF Avvocati, con i partner Michele Gioffrè, Alberto Crivelli (nella foto) e Tommaso Ferrario, e gli associate Michele di Michele, Ugo Attisani e Valeria Pesce, hanno assistito la società Towertel, interamente controllata da Ei Towers, nelle fasi di analisi e acquisizione delle società Giardino De Sanctis e Sa Oghe T.C., finalizzate all’espansione del business del noto gruppo di infrastrutture TLC.

 

 

Tutti gli studi nel passaggio di Vitaldent a JB Capital Markets

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JB Capital Markets ha formalizzato la proposta di acquisizione del Gruppo Vitaldent con l'obiettivo di potenziarne la presenza in Italia e Spagna. L'operazione ha un valore di 18,5 milioni di euro (dei quali 15,5 relativi all'attività in Spagna e 3 a quella in Italia).

Il nuovo azionariato è costituito dal presidente di JB Capital Markets, Javier Botín, con il 70%, da ICG (Intermediate Capital Group), società di gestione patrimoniale, con il 25% e il restante 5% in mano ad altri azionisti.  

Gli studi Uría Menéndez e BonelliErede hanno fornito consulenza legale a JB Capital Markets, mentre Clifford Chance e Dentons hanno assistito Gruppo Vitaldent. Allen & Overy ha assistito ICG e Montero-Aramburu ha seguito l'Associazione degli affiliati.

Per quanto riguarda la consulenza finanziaria, hanno partecipato Arcano Group (per la società venditrice) e JB Capital Markets-Investment Banking (come consulente dell'acquirente).

Il processo di due diligence è stato supervisionato da KPMG (per le aree finanziaria e fiscale) e da Pérez-Llorca e BonelliErede (per quella legale).

 

Orrick nella cartolarizzazione SME della National Bank of Greece

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l team italiano di finance di Orrick ha assistito la National Bank of Greece (Nbg), in qualità di originator e joint lead manager insieme ad Hsbc, nella prima cartolarizzazione di finanziamenti a Pmi greche dal 2007. Il veicolo per la cartolarizzazione, Sinepia D.a.c., a fronte di un portafoglio di 648.800.000 di euro di mutui Sme a tasso variabile, ha emesso 4 classi di titoli senior (oltre a 1 classe mezzanine e 1 junior), quotate sulla borsa di Dublino e dotate di rating da parte di S&P e Fitch Ratings. Le tranche senior, per un ammontare di 323.800.000, sono state acquistate da Eib, Ebrd e Eif.

Il team di Orrick che ha assistito la National Bank of Greece come originator e joint lead manager è stato coordinato dall'Head del Finance team italiano, Patrizio Messina, managing partner italiano, insieme alle partner Annalisa Dentoni-Litta e Madeleine Horrocks, con il supporto degli associate Enea Visoka ed Erik Negretto. La parte di diritto greco è stata seguita dallo studio Dracopoulos & Vassalakis.

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Gop, Tremonti e Allen & Overy nel passaggio di Optima a Chartehouse

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Lo studio Gianni Origoni Grippo Cappelli & Partners (Gop) ha assistito il fondo di private equity britannico, Charterhouse Capital Partners, nell’acquisizione di Optima srl, una società di Rimini più nota con il nome del brand Mec3, leader mondiale nella produzione di ingredienti semilavorati per gelati artigianali e pasticceria con una quota di mercato del 12%.

Chartherhouse si è aggiudicata l'asta investendo tramite il suo fondo X e ha battuto diversi altri fondi di private equity in gara, tra i quali Permira, Cinven e Carlyle. Per Gop ha lavorato un team guidato dal partner Stefano Bucci (nella foto) e coadiuvato dal managing associate Luca Spagna e dal counsel Salvatore Spagnuolo per gli aspetti antitrust. I profili fiscali sono stati seguiti da Tremonti Romagnoli Piccardi con un team composto dal partner Cristiano Garbarini e dagli associate Andrea Pallotta e Armando Tardini.

Allen & Overy ha affiancato il venditore, il fondo di private equity The Riverside Company, con un team composto dal partner Giovanni Gazzaniga e dai senior associate Antonio Ferri e Francesca Croci.

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La Scala e Di Federico contro i monopoli nella vela olimpica

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La Scala studio legale, con il name partner Giuseppe La Scala e il responsabile del Team IP/IT Francesco Rampone, e il professor Giacomo Di Federico, docente di Diritto delle Comunità Europee all’Università di Bologna, assistono un gruppo di cantieri e velai europei che hanno diffidato nei giorni scorsi World Sailing (la Federazione Velica Mondiale) e il Comitato Olimpico Internazionale dall’introdurre nuove classi veliche in regime di privativa industriale tra quelle scelte per l’assegnazione delle medaglie olimpiche e ad aprire a tutti i cantiere in possesso dei requisiti tecnici – su licenza – sia la costruzione delle imbarcazioni già selezionate (e attualmente prodotte da monopolisti) che delle relative vele e attrezzature.

La diffida, notificata nel corso dell’Assemblea Generale di World Sailing, appena conclusasi a Barcellona, ha indotto il presidente uscente – Carlo Croce, anch’ egli italiano – a far rientrare il ventilato progetto di sostituire ai giochi di Tokio 2020 la classe Finn e la classe 470 (le ultime rimaste in libera costruzione); progetto che aveva creato molto malcontento tra i cantieri indipendenti, in particolare italiani, dopo che già qualche anno fa la classe Star (nella cui costruzione eccellevano soprattutto i cantieri del nostro Paese) era stata cancellata dagli eventi olimpici.

Avvocati: l'organizzazione aiuta la redditività

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La redditività della categoria forense è diminuita del 20%. Con questo dato riferito dall'avvocato Claudio Acampora, coordinatore della commissione studi associati di Cassa Forense, è iniziato il convegno tenutosi ieri al palazzo di giustizia di Milano, dal titolo “L'avvocatura del domani: tra modelli organizzativi e pianificazione previdenziale”. Acampora ha spiegato che su tale percentuale ha influito l'estensione dell'obbligatorietà di iscrizione alla Cassa per tutti gli avvocati, prevista dalla legge professionale del 2012. “In realtà quella che è diminuita sensibilmente è la redditività del singolo, mentre quella complessiva della categoria è diminuita di qualche punto percentuale. Ciò dimostra che l'organizzazione aiuta la redditività”, ha poi evidenziato Acampora.

In un contesto in cui il reddito medio della categoria è di 37.000 euro, dai dati del rapporto elaborato da Censis e reso noto lo scorso marzo è emersa una forte sovrabbondanza di studi unipersonali, un eccessivo localismo e la mancanza di specializzazione. Perciò nel prossimo futuro l'avvocatura dovrà puntare sullo strumento dell'associazione. E in uno studio associato “il principale valore è proprio il capitale umano”, ha affermato l'avvocato Giovanni Lega, socio di Lca e presidente di Asla. Quindi necessità di organizzazione, ma anche di specializzazione. “Il mercato ci ha chiesto di specializzarci e noi lo abbiamo fatto – ha proseguito Lega - ora la sfida per il futuro è far andare uno studio al di là dei suoi fondatori. Questo può essere realizzato solo con la forza del brand”.

Nonostante ciò, l'avvocato Stefano Petrecca (nella foto), socio di Macchi Di Cellere Gangemi e associato Asla, ha sottolineato come gli studi associati siano penalizzati a livello fiscale poiché solo questi “pagano l'Irap, non gli avvocati singoli, e con l'imposizione del contributo integrativo del 4% sulle fatture emesse dall'associazione e il successivo pagamento dei collaboratori con l'ulteriore contributo del 4%, vi è un'applicazione raddoppiata di questa voce”. Proprio su quest'ultimo fronte, come riportato da Acampora, la Cassa si sta muovendo per elaborare e introdurre dei correttivi attraverso il monitoraggio di questo versamento direttamente con il modello 5 (la dichiarazione dei redditi da inviare alla Cassa). “Lo studio associato, se da una parte è un modello funzionale a rendere sostenibile lo svolgimento della professione considerato l'incremento degli investimenti, ha anche una finalità strategica: si possono offrire al cliente più prestazioni. L'associazione non deve essere solo una forma di condivisione di costi, ma anche di utili”, ha concluso Petrecca.

Secondo l'avvocato Fabrizio Colonna, consigliere di Asla, “per uno sviluppo sostenibile dell'avvocatura non si potrà più sottovalutare l'organizzazione come strumento per sviluppare il business e migliorare la qualità del servizio, e l'adozione di una buona governance”. Su tale fronte, Asla ha elaborato dei modelli da adottare perché “la forza dello studio sono i collaboratori – ha sottolineato l'avvocato Luca Failla, consigliere di Asla e fondatore di LabLaw - tra cui ci sono oggi moltissime donne, perciò non si possono più tollerare situazioni in cui un'avvocata ha paura di informare i suoi colleghi di aspettare un bambino”.

La femminilizzazione della professione è l'altro grande cambiamento che ha investito la categoria forense, anche se resta “inquietante il gap reddituale tra uomini e donne”, ha infine commentato l'avvocata Giovanna Fantini, delegata di Cassa Forense.

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FS riacquista la partecipazione di SAVE in Centostazioni: gli studi coinvolti

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Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners ha assistito Ferrovie dello Stato Italiane nella sottoscrizione di un accordo per il riacquisto del 40% di Centostazioni detenuto da Archimede 1 (società veicolo partecipata da SAVE, Manutencoop, Banco Popolare e Pulitori e Affini) a sua volta assistita dallo studio legale internazionale BonelliErede.

Con questa operazione Ferrovie dello Stato diventa di nuovo unico proprietario dell'intero capitale sociale di Centostazioni. La società, impegnata nella riqualificazione, valorizzazione e gestione di 103 stazioni ferroviarie, ha registrato nel 2015 un fatturato pari a € 82,5 milioni di euro. L'operazione, al vaglio dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, dovrebbe concludersi entro il 31 gennaio 2017.

Per GOP ha agito un team guidato dai partner Francesco Gianni (nella foto) e Gabriella Covino, coadiuvati dal counsel Roberto De Simone.

BonelliErede ha assistito Archimede 1, con un team guidato dal partner Mario Roli e composto dalla senior associate Livia Cocca e dall'associate Giulia Elisabetta Uboldi. Il partner Massimo Merola ha curato i profili antitrust dell'operazione.


Orrick vince al Tar Puglia per il Gruppo Novenergia

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Orrick ha assistito con successo innanzi al Tar Puglia il Gruppo Novenergia, fondo d’investimento dedicato alla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili. Il team ha infatti ottenuto, in favore della controllata Castellaneta Solar, l’annullamento degli atti con cui il Comune di Castellaneta ordinava alla società - quale misura compensativa relativa alla costruzione di un impianto da fonte rinnovabile - il pagamento di un contributo economico ovvero la realizzazione diretta di alcune opere.

Il Tar Puglia ha ritenuto illegittima la richiesta del Comune anche nella parte in cui ha richiesto alla società la sottoscrizione di una convenzione impositiva di misure compensative meramente economiche (convenzione che, anzi, qualora già sottoscritta, afferma il Tar Puglia, sarebbe nulla, in quanto priva di causa giustificatrice).

Il team Orrick che ha assistito il gruppo Novenergia è composto dal senior partner, Alessandro De Nicola, da Anna Spanò, special counsel, Francesca Isgrò (nella foto), of counsel e Valeria Camilli, associate.

Campeis fa assolvere Alessandro Calligaris dall'accusa di frode fiscale

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La Corte d’appello di Trieste ha assolto con formula piena perché “il fatto non sussiste” dall’accusa di frode fiscale Alessandro Calligaris, presidente della Calligaris, e Pietro Paolo  Santini, quale  sottoscrittore della dichiarazione dei redditi della società.  La Corte, infatti, accogliendo tutte le tesi dell’atto di impugnazione della difesa sull’assenza di costi fittizi, di operazioni inesistenti e dunque di ogni indebito vantaggio fiscale, ha dichiarato l’insussistenza di ogni addebito.

Calligaris è stata assistita dall’avvocato Giuseppe Campeis, socio fondatore dello Studio Avvocati Campeis.  

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“La caccia”: esposizione di Aldo Damioli presso La Scala Studio Legale

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Ottanta disegni a colori, schizzi su carta di persone raffigurate in attività di svago e di relax, compongono “La Caccia”, la personale dell’artista milanese Aldo Damioli curata dalla critica e storica dell’arte Vera Agosti e ospitata da La Scala Studio Legale e dalla sua Toogood Society nell’Auditorium Piero Calamandrei in via Correggio 43, a Milano.

L’inaugurazione – aperta al pubblico – è prevista con un vernissage il 23 novembre 2016 alle 18:30, al quale parteciperanno l’artista e la curatrice della mostra. “La Caccia” - che dà il titolo alla mostra - è quella dell’immagine perfetta che, secondo Damioli, è la figura capace di imprimersi nella memoria collettiva grazie alla sua carica espressiva e alla sua componente estetica, diventando icona. Con questa nuova mostra, l’autore pone l'accento non solo sulla centralità della visione, ma anche sul processo creativo e sulla strategica importanza dell’immagine e dello stile. I bozzetti esposti sono gli esercizi alla base della nuova serie pittorica di Aldo Damioli “Le Figure Luminose”, così intitolate per i brillantissimi colori utilizzati che illuminano la composizione.

Le prove su carta, tutte a colori, costituiscono opere d'arte autonome. Compare inoltre l'esito finale di uno di questi disegni, raffigurante un dono (il Regalo, 2016), trasformato in dipinto. Vera Agosti, curatrice della mostra, spiega: “I disegni hanno un sapore diverso rispetto ai dipinti, essendo maggiormente gestuali. E' come se nell'autore convivessero due anime, una più espressiva e istintiva, dove il segno lascia spazio all'interpretazione, per esempio nei bozzetti, e una più razionale, nella quale dominano l'ordine e la ragione, come nelle tele, in cui la composizione si fa più fredda e controllata”.

Aldo Damioli è noto per le sue vedute “Venezia-New York” in cui, come un Canaletto del XXI secolo, immortala la Grande Mela, simbolo della modernità, partendo dalla maniera dei Vedutisti settecenteschi, sovvertendo le aspettative e creando una sorta di corto circuito nell'osservatore, con l’intento di trasformare il consueto e il banale in un fatto estetico. Lo stesso proposito animava il ciclo delle “Pizze” degli anni Ottanta, attraverso lo stile e il linguaggio, allineando lo stile al soggetto.

 La mostra sarà aperta al pubblico da giovedì 24 novembre 2016 a lunedì 9 gennaio 2017, dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 18.00.

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Alpeggiani e Russo De Rosa con Celli per Cosmetal

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Celli, azienda italiana attiva nel settore degli impianti e accessori per la spillatura di bevande, ha acquisito il 100% di Cosmetal, società tra le prime in Italia e in Europa nella produzione di erogatori di acqua da bere. L'operazione si inserisce nel quadro di un più ampio progetto di consolidamento della posizione del Gruppo Celli nel mercato italiano ed internazionale.

Celli è stata assistita, per gli aspetti contrattuali, da Alpeggiani & Associati, con un team guidato dal partner Amon Airoldi (nella foto); l'attività di due diligence legale e fiscale e lo structuring dell'operazione sono stati curati da Russo De Rosa con un team coordinato dal partner Alberto Russo e dagli associati Federica Paiella e Marzio Molinari.

I venditori sono stati assistiti dal dottor Franco Frapiccini dello studio Frapiccini Savoretti di Recanati e dall'avvocato Enrico Cacciamani dello studio associato Cola Cacciamani Cagli di Ancona.

Parma Calcio: Giliberti Triscornia, Grande Stevens e Freshfields tra gli studi che ottengono il rigetto del sequestro

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Nel procedimento civile promosso dal fallimento del Parma FC, il giudice Anna Maria Rossi del tribunale delle Imprese di Bologna, ha respinto il ricorso per sequestro conservativo nei confronti dell'ex presidente Tommaso Ghirardi e altre 16 persone tra ex soci, amministratori e sindaci del club. I curatori della procedura fallimentare avevano chiesto che il giudice disponesse il sequestro dei beni appartenenti agli ex amministratori per oltre 60 milioni di euro.

Lo studio Giliberti Triscornia, con gli avvocati Stefano Villata e Sirio D'Amanzo (entrambi a capo del litigation team) ha assistito quattro delle 17 persone coinvolte tra cui lo stesso ex presidente Ghirardi.
Grande Stevens con gli avvocati Michele Briamonte e Roberta Chicone, rispettivamente managing e salary partner dello studio, ha assistito l'avvocata Silvia Serena, nota professionista parmense ed ex-consulente legale della società sportiva, nei confronti della quale la curatela avevo richiesto provvedimento cautelare per l'importo di 20 milioni di euro.
In campo anche altri studi e professionisti, tra cui, Freshfields che ha agito con il partner Enrico Castellani e l'associate Daniela Bramati.

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Imposta sostitutiva e rifinanziamenti: il sì di un recente interpello

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Con un recente interpello l’Agenzia delle Entrate si è espressa a favore dell’applicabilità del regime agevolato dell’imposta sostitutiva sui finanziamenti a medio e lungo termine anche nei casi in cui la provvista venga in gran parte impiegata per l’estinzione di debiti pregressi.

Il caso sottoposto all’Agenzia delle Entrate riguardava un finanziamento da erogare a favore di una società perché potesse rimborsare un finanziamento soci precedentemente ottenuto.

L’incertezza interpretativa è dovuta alla sentenza n. 695/2015 della Cassazione, secondo cui il regime agevolato dell’imposta sostitutiva non può applicarsi a operazioni inquadrabili come mere rinegoziazioni delle modalità e dei tempi di recupero di crediti già erogati.

La Cassazione ha stabilito che l’imposta sostitutiva deve applicarsi agli investimenti produttivi. È questa la ratio del regime agevolato e sono quindi esclusi i contratti a medio e lungo termine che non mettono a disposizione del soggetto debitore nuove risorse destinate ad impieghi produttivi, ma hanno ad oggetto la rinegoziazione di crediti già erogati.

L’Agenzia delle Entrate ha però chiarito che, non rilevando le finalità cui il finanziamento deve essere destinato, il regime agevolato dell’imposta sostitutiva è applicabile anche alle ipotesi in cui la provvista viene impiegata per estinguere debiti pregressi. In questi casi, infatti, il nuovo contratto di finanziamento non costituisce una mera rinegoziazione delle modalità di recupero né una dilazione di pagamento di obbligazioni precedenti, dal momento che la banca provvede all’erogazione di nuove risorse finanziare a favore del soggetto debitore.

 

Milano Notai

via Manzoni, 14 - Milano

www.milanonotai.it

studio@milanonotai.it

Gop e Dla Piper nel finanziamento di 75 mln al Gruppo Hines

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Si è conclusa l'operazione di finanziamento tra UniCredit, in qualità di banca finanziatrice, da un lato, assistita da Gianni Origoni Grippo Cappelli & Partners, e Bvk Highstreet Retail Cordusio, società facente parte del Gruppo Hines guidato in Italia da Mario Abbadessa - assistita da DLA Piper - dall'altro, volta alla concessione di un finanziamento a medio-lungo termine, di importo complessivamente pari ad Euro 75.600.000. Il finanziamento è stato erogato al fine di fornire alla società le risorse necessarie per la realizzazione di un progetto di ristrutturazione di un immobile, sito in Milano, Piazza Cordusio 2.

Per Gop ha agito il partner Matteo Bragantini coadiuvato dalla senior associate, Ilaria Laureti e dall’associate Daniela Proietti. Gli aspetti amministrativi sono stati curati dal partner Maria Grazia Lanero e dal counsel Gianfranco Toscano.

Per Dla Piper ha agito un gruppo di lavoro guidato dal partner Federico Zucconi (nella foto) e formato dal lead lawyer Giampiero Priori e dalla trainee Flavia Pertica del dipartimento di Finance and Project ed un gruppo - guidato dal partner Guido Inzaghi e formato dal legal director Simone Pisani e dall'avvocato Eugenio Pizzaghi - del dipartimento Real Estate, che ha curato le attività relative allo sviluppo ed alla ristrutturazione del progetto

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Assicurazioni professionali: una su quattro richiesta da avvocati

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È sempre più comune leggere di cause intentate da clienti scontenti di un verdetto del tribunale, da pazienti che si ritengono danneggiati dal medico che li aveva in cura o anche da committenti che si trovano a vivere in immobili che non corrispondono, a loro dire, al progetto originario. Avvocati, medici e altri professionisti cercano di tutelarsi e le assicurazioni legate alla professione, nel solo ultimo mese sono aumentate del 10%; tanto da convincere Facile.it (http://www.facile.it/assicurazioni-rc-professionale.html), il comparatore italiano del settore, ad analizzare nel dettaglio il profilo di chi, oggi, richiede una copertura assicurativa di questo genere.

Sulla base di un campione di oltre 2.000 richieste di preventivo presentate a ottobre 2016 attraverso il web, ben il 24,2% sono quelle compilate da avvocati che precedono di pochissimo i medici, che si fermano al 19,2%. Alle loro spalle si trovano gli architetti, cui sono associati il 13,3% dei preventivi analizzati e gli ingegneri, quarti per poco meno di due punti percentuali (11,6%).

Continuando a scorrere la lista delle professioni se ne incontrano alcune che era prevedibile trovare (commercialisti, geometri, consulenti del lavoro), ma anche tante altre oggettivamente più sorprendenti. Oltre il 4% di chi ha richiesto un preventivo per assicurazione professionale è un agente immobiliare e, visto che con la casa evidentemente non si scherza, in classifica si trovano anche gli amministratori di condominio i quali, con il 2,4% dei preventivi superano addirittura agenti finanziari, revisori legali e mediatori creditizi.

Quando dai preventivi si passa alle polizze, però, la classifica cambia e al primo posto si trovano consulenti del lavoro, periti e commercialisti. Per ciascuna di queste categorie professionali, che già da molti anni hanno a che fare con contenziosi e cause intentate contro di loro, la conversione di preventivi in polizze è pari a circa il 30%. Altissima anche la percentuale di chi acquista la polizza fra gli amministratori di condominio (25% dei richiedenti preventivo) e gli agenti immobiliari (20%).

Avvocati e medici, invece, sembrano essere ancora in fase di studio della possibilità loro offerta con questo nuovo genere di prodotto e la trasformazione di preventivo in polizza si ferma al 16% nel caso degli avvocati e al circa il 10% in quello dei medici che forse, però, continuano a preferire canali diversi da quello online per stipulare la propria polizza professionale. Se si considera il profilo di chi compila un preventivo per l'acquisto di una copertura professionale secondo un altro aspetto socio demografico e dal punto di vista regionale, si scopre che il 69% di chi richiede un preventivo è uomo e i più attenti a questo genere di copertura sono i professionisti di età compresa fra i 35 e 44 anni: quasi una richiesta su due (45,2%) è compilata da loro. Curiosamente, se si guarda alle sole coperture legate alla professione medica, a primeggiare nella ricerca di polizze professionali sono i giovani camici bianchi (età 25-34 anni); fa capo a loro il 32,2% delle richieste.

Dividendo i dati per regione, la percentuale più alta di preventivi (parametrati sul totale della popolazione) è rappresentata da quelli provenienti dal Lazio (12,7%); seguono a lunga distanza la Campania (9,8%) e la Toscana (8%). Decidere di tutelarsi per eventuali danni causati a terzi nello svolgimento della propria professione è una scelta importante anche se, a seconda del tipo di copertura i costi possono essere anche notevoli.

Le variabili che concorrono a determinare il premio annuo da corrispondere alla compagnia assicurativa sono molte; oltre al genere di professione, solo per citarne alcuni, si considerano anche gli anni (tanto di anzianità anagrafica quanto di lavoro e iscrizione ad albi ove presenti), il massimale che si intende impostare, l'eventuale retroattività della copertura rispetto alla data di stipula e persino il fatturato annuo del professionista; in virtù di questo ci sono assicurazioni che costano poche centinaia di euro annui e altre che superano la decina di migliaia. In entrambi i casi, però, rifondere di tasca propria un eventuale danno sarebbe infinitamente più oneroso. Di seguito la classifica delle professioni che, ad ottobre 2016, hanno compilato, percentualmente, il maggior numero di preventivi:

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Recupero di crediti tributari esteri:Tremonti Romagnoli Piccardi vince in CTR Milano

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Il caso su cui si sono pronunciati i giudici dell'appello (CTR Milano, sentenza 518/2016 depositata l'11 novembre) si riferisce ad un invito al pagamento che l'Agenzia delle entrate, in questo caso la Direzione Provinciale 1 di Milano, ha emesso nei confronti di una società di capitali italiana su richiesta dell'amministrazione finanziaria Islandese, per un debito d'imposta maturato in quest'ultimo stato. La richiesta è stata, in particolare, formulata nell'ambito della mutua assistenza tra Paesi aderenti alla Convenzione OCSE/COE nella fase della riscossione, disciplinata dalla Convenzione di Strasburgo del 25 gennaio 1988, ratificata dall'Italia con l. 10 febbraio 2005, n. 19.

Per Tremonti Romagnoli Piccardi e Associati hanno operato i partner Giancarlo Zoppini e Cristiano Caumont Caimi con la senior associate Laura Puddu. La sentenza, che richiama un'altra decisione positiva ottenuta dallo studio (e che ha avuto ad oggetto l'impugnazione del ruolo emesso sulla base del predetto invito al pagamento), annulla questa richiesta di pagamento sulla base di due presupposti.

Il primo poichè il recupero da parte dell'Italia deve avvenire come se si trattasse di crediti tributari propri, per cui la competenza funzionale per i contribuenti che, come la società in esame, hanno oltre cento milioni di ricavi (c.d. "grandi contribuenti") appartiene alle Direzione Regionali, e non alle Direzioni Provinciali. Il secondo in quanto, affinchè l'invito emesso dall'Italia soddisfi il requisito motivazionale minimo, è necessario - contrariamente a quanto è avvenuto nel caso di specie - che allo stesso venga allegato il titolo esecutivo estero, così da consentire al contribuente italiano di effettuare un controllo sostanziale circa la legittimità della richiesta di assistenza da parte dello Stato estero.

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Scende ancora il Total Tax Rate dell'Italia

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Pubblicata oggi l’ultima edizione di ‘Paying Taxes 2017’, il rapporto di Banca Mondiale e PwC, che rileva e analizza i costi per imposte e tasse in capo alle aziende e il connesso carico amministrativo per versamenti d’imposta e i diversi adempimenti fiscali così come registrati nel corso del 2015.

Questi fattori vengono misurati di anno in anno sulla base di tre indicatori: il Total Tax Rate – carico fiscale complessivo per le imprese che non rappresenta la sola pressione fiscale – il tempo necessario per i diversi adempimenti relativi alle principali tipologie di imposte e contributi – imposte sui redditi, imposte sul lavoro e contributi obbligatori, imposte sui consumi – e il numero dei versamenti effettuati. Lo studio evidenzia da subito il progresso delle economie globali nella semplificazione e alleggerimento del peso degli adempimenti fiscali sulle imprese.

Anche l’Italia prosegue su questa strada: il Total Tax Rate 2015 si attesta infatti, al 62%, registrando una diminuzione di 2,8 punti percentuali rispetto al 2014 (a fronte di una diminuzione globale di 0,1 punti percentuali); le ore impiegate per gli adempimenti fiscali sono 240 rispetto alle 269 registrate nel 2014 (a fronte di una diminuzione globale di 8 ore), mentre rimane costante il numero dei pagamenti (14). Nell’analisi ampliata di quest’anno, il rapporto rileva come per le imprese di alcuni paesi la parte più problematica e laboriosa siano gli adempimenti post-filing ai fini dell’Iva e delle imposte dirette, con ritardi nel cash flow e in campo amministrativo che, in alcuni casi, possono superare i dodici mesi.

Nonostante l’indicatore mostri uno dei livelli più alti in Europa, il carico fiscale complessivo per le imprese nel nostro Paese, pari al 62%, diminuisce di 2,8 punti percentuali rispetto al 2014, con un decremento di oltre 2,5 punti percentuali superiore alla media mondiale. Tale diminuzione è principalmente riconducibile alla deduzione del costo del lavoro dalla base imponibile Irap e all’incremento dell’aliquota ACE. Diminuisce il numero delle ore impiegate per gli adempimenti fiscali in Italia, pari a 240 nel 2015 (269 nel 2014), grazie ad un miglioramento dei sistemi elettronici utilizzati per l’adempimento degli oneri fiscali sul lavoro (251 ore l’anno la media mondiale, 164 il dato europeo). In Italia le imprese effettuano 14 pagamenti (25 a livello globale; 11,8 a livello europeo).

Secondo la nuova parte della ricerca, la fase più difficile per le imprese è l’interazione con le autorità fiscali dopo la presentazione delle dichiarazioni fiscali, un processo che varia significativamente da una giurisdizione a un’altra. In Italia il processo è oggetto di profonda evoluzione a fronte di interventi legislativi che hanno rafforzato gli strumenti a disposizione del contribuente per il confronto anche preventivo con le autorità fiscali (così la revisione generale degli interpelli e la previsione di un interpello per i nuovi investimenti), ovvero la regolarizzazione spontanea da parte del contribuente attraverso la revisione delle norme sul ravvedimento.

Il rapporto ha rilevato 162 paesi che prevedono un’imposta sul valore aggiunto (IVA), di cui 93 comprendono la possibilità per un’impresa rientrante nel caso base di richiedere il rimborso dell’IVA. Un processo veloce ed efficiente può essere fondamentale affinché l’impresa considerata non si ritrovi con difficoltà di cash flow. La richiesta di rimborso IVA dà origine a verifiche fiscali nel 70% delle economie analizzate, di cui il 58% costituiscono verifiche di carattere generale. In Italia le imprese impiegano 51 ore per la richiesta di rimborso IVA, incluso il tempo speso per rispondere alle richieste ricevute nel corso delle verifiche fiscali attivate dall’Amministrazione Finanziaria (14,2 ore la media mondiale; 7,1 ore la media a livello europeo). Il tempo di attesa del rimborso è di 86 settimane e include un periodo di sei mesi (26 settimane) che intercorre tra l’acquisto del bene e la presentazione della dichiarazione IVA annuale, non potendo l’impresa nel caso in analisi richiedere il rimborso dell’imposta su base trimestrale (a livello globale 21,6 settimane; a livello europeo 14,8 settimane).

In Italia, nel caso in analisi, le imprese impiegano in media 5 ore per correggere un errore nella dichiarazione dei redditi, in linea con la media europea (16,7 ore è la media globale; 4,7 ore la media europea). La correzione di un errore nella dichiarazione dei redditi di per sé non comporta l’attivazione di una verifica fiscale e pertanto non vengono stimati i relativi tempi. Complessivamente il valore “distance to frontier” del post-filing index è pari a 48,39, negativamente influenzato dagli indici relativi ai rimborsi IVA. Va tuttavia osservato che questo risultato è condizionato dalle specificità del caso-base di riferimento. Infatti, per quanto riguarda l’Italia, è da ritenere che un’impresa preferirebbe ricorrere alla compensazione dell’IVA a credito, e non al rimborso, così ottenendo la monetizzazione del beneficio fiscale in tempi più rapidi.

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Alessandro Dagnino nuovo presidente di Irfis - Finsicilia

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Lexia Avvocati comunica che Alessandro Dagnino (nella foto), socio fondatore, è stato nominato presidente di Irfis - Finanziaria per lo Sviluppo della Sicilia, in breve denominata anche Irfis - FinSicilia, la finanziaria della Regione siciliana, recentemente iscritta nell'albo unico degli intermediari finanziari ex art. 106 Tub. La società, specializzata nel mediocredito, proviene dalla trasformazione dell'Istituto Regionale per il Finanziamento alle Industrie in Sicilia (I.R.F.I.S) - Ente di diritto pubblico costituito ai sensi della legge 22 giugno 1950, n.445.

Dal 10 gennaio 2012 la Regione siciliana è azionista unico e la sede è a Palermo. Il socio unico ha scelto Dagnino, avvocato tributarista e docente di diritto tributario nell'Università dell'Aquila, per le sue competenze, maturate sia in Sicilia che nel resto d'Italia, nell'assistenza e consulenza a banche, intermediari finanziari e imprese industriali e commerciali.

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Il Kenya apre le porte agli investimenti made in Italy

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Alcuni importati esponenti del governo keniota, gli onorevoli Adan Mohamed, Ministro dell'Industria e del Commercio e Charles Keter, Ministro dell'Energia e del Petrolio, saranno presenti in Italia nelle giornate del 22 e 23 novembre, ospiti di una missione organizzata dallo studio Rödl & Partner, insieme a Unido (United Nations Industrial Development Organization) e Anie (Federazione Nazionale Imprese Elettrotecniche ed Elettroniche).

L'avvocato Eugenio Bettella, guida dell'iniziativa, è a disposizione per organizzare antivipatamente approfondimenti e interviste inerenti l'evento e per approfondire il tema dei rapporti bilaterali Italia - Kenya. Rödl & Partner guarda sempre più all'Africa. Non solo con la recente apertura dello studio di Nairobi ma anche con un costante impegno nello sviluppo delle relazioni economiche tra le Pmi italiane e i paesi del continente africano.

La prossima settimana, sotto la guida di Bettella e del suo team, Rödl & Partner promuove, insieme a Unido e Anie, una missione che vedrà protagonisti alcuni esponenti del governo keniota in Italia, con una fitta agenda di incontri e appuntamenti dedicati alle aziende italiane. Il Kenya, infatti, è un mercato dalle possibilità in continua crescita, ideale per lo sviluppo del business delle nostre aziende anche in virtù di importanti recenti riforme che hanno avuto l'obiettivo di attrarre e facilitare gli investimenti diretti esteri e il posizionamento del Paese come uno dei principali business hub della regione. Kenya government Road Show To Italy Proprio per parlare di riforme, sviluppo industriale ed economico, possibilità di investimento e per dare ulteriore impulso ai legami economici e politici tra Italia e Kenya, Rödl & Partner ha invitato numerosi delegati del governo keniota che saranno in visita in Italia tra il 22 e il 24 novembre.

Tra gli appuntamenti pubblici: a Vicenza, il 22 novembre, a partire dalle ore 10.00, presso Palazzo Bonin-Longare - Corso Palladio, 13; a Milano, il 22 novembre, a partire dalle ore 15:15, presso il Politecnico di Milano (Campus Bovisa –Sala Conferenze Laboratorio Galleria del Vento); a Roma, il 24 Novembre, a partire dalle ore 10:00, presso il Ministero dello Sviluppo Economico (Sala Parlamentino). 

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