

Il ministero delle Finanze, assistito da Gianni Origoni Grippo Cappelli (leggi l'articolo) ha conferito una quota del 35% in Poste Italiane alla Cassa depositi e prestiti attraverso un aumento di capitale riservato da 2,9 miliardi di euro della Cassa. Cdp è assistita da Goldman Sachs International in qualita' di advisor finanziario e dallo studio Chiomenti in qualità di advisor legale. Il team di Chiomenti, secondo quanto risulta a legalcommunity.itè formato dai soci Francesco Tedeschini e Vincenzo Troiano, con i senior associate Andrea Sacco Ginevri, Emilio Cucchiara e Gabriele Buratti.
È quanto si legge in una nota secondo cui la partecipazione sarà assegnata alla gestione separata di Cdp. In una nota Cdp ha precisato che "il conferimento sarà realizzato successivamente alla data di stacco del dividendo di Poste prevista per il prossimo 20 giugno". Alla partecipazione saranno applicati criteri di indirizzo e di gestione tali da mantenere il controllo in capo al Mef. "L'operazione - si legge in una nota di Cdp - permette il rafforzamento della dotazione patrimoniale di Cdp, contribuendo cosi' al conseguimento degli ambiziosi obiettivi del Piano Industriale e a poter valutare e sviluppare opportunita' di valorizzazione per i gruppi Cdp e Poste, preservando la stabilita' dell'azionariato di Poste e gli accordi in essere tra le stesse societa'".
Il ministero intende collocare sul mercato la quota di Poste (quotata a piazza Affari nell'ottobre scorso) di cui resta in possesso dopo l'operazione di conferimento a Cdp, pari al 29,7% del capitale. Il collocamento di questa quota avverrà secondo i criteri che verranno deliberati dal prossimo Consiglio dei Ministri con apposito Dpcm. Se il ministero mandasse a buon fine l'operazione entro quest'anno potrebbe incassare circa 5,6 miliardi di euro.