
È iniziata oggi a Treviso la XII edizione del convegno “Antitrust fra diritto nazionale e diritto dell'Unione europea” organizzata dallo studio legale Rucellai&Raffaelli. Un importante momento di incontro e di confronto sui temi dell'antitrust che si svolge, dal 1992, con cadenza biennale ed è ospitato dalla fondazione Cassamarca di Treviso e patrocinato dall'Unione degli avvocati europei (Uae), dall'Associazione italiana per la tutela della concorrenza (Lidc), dall'Associazione italiana dei giuristi d'impresa (Aigi), dalla European company lawyers association (Aeje-Ecla), dall'Associazione antitrust italiana (Aai) e dal Centro di eccellenza Jean Monnet dell'Università degli Studi di Milano.
Al convegno partecipano oltre 250 persone tra cui rappresentanti delle authority, magistrati, esponenti del mondo accademico e molti general counsel delle più importanti società e multinazionali italiane e straniere. A raccontare gli sviluppi e le sfide dell'antitrust oltre 40 relatori proveniente da tutto il mondo. Ad aprire la prima giornata di lavori è intervenuto Giovanni Pitruzzella (nella foto), presidente dal 2011 dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm). Il presidente, nel suo intervento, ha parlato delle sfide e delle opportunità che si affacciano per l'antitrust tra cui gli effetti della sharing economy sulla concorrenza, il rating di legalità e il tema dei rapporti tra autorità antitrust italiana e europea.
Secondo il presidente dell'Agcm è giunto il momento che il diritto antitrust si adegui alle sfide dei nuovi mercati digitali. La sharing economy, infatti, “porta numerosi benefici: abbiamo modelli molto più efficienti e si allargano le possibilità di accedere a determinati servizi. Pensate a cosa avviene con Uber o Airbnb: la possibilità che dei beni inutilizzati vengano fruiti a prezzi più bassi. Si aprono quindi grandi opportunità che vanno però regolamentate e non per bloccare l'innovazione ma per garantire i fondamentali interessi pubblici”. Secondo Pitruzzella è infatti compito dell'Antitrust “assicurare che questi sviluppi avvengano tutelando il consumatore e la concorrenze. Mentre alla politica spetta “dettare delle regole che siano poche, chiare e leggere ma che facciano sì che questo conflitto – quello ad esempio che si è instaurato tra Uber e i tassisti – sia il più possibile pacificato e composto in modo ragionevole”.
Altro tema centrale per gli sviluppi della legislazione antitrust è quello dei rapporti tra autorità dei diversi Paesi e quelle europee. “Noi operiamo come autorità nazionale – ha spiegato Pitruzzella – applicando direttamente il diritto europeo e lavoriamo in rete con le autorità europee e nazionali con il coordinamento della commissione Ue. C'è un interscambio continuo con Bruxelles e le autorità degli altri Paesi e sistema coordinato contribuisce a uniformare e rafforzare l'azione dell'Antitrust”.
Durante il convegno verranno affrontati importanti temi legati al diritto antitrust come il private enforcement, il rapporto tra norme sulla concorrenza e nuove tecnologie, la compliance antitrust per le aziende, gli sviluppi più recenti in ambito di merger control practice e, infine, le prospettive future dell'antitrust.