
Digital trasformation e technology transfer, sono questi i settori in cui opereranno i due nuovi fondi di venture capital lanciati da Vertis con la consulenza legale dello studio Gatti Pavesi Bianchi. I fondi sono stati battezzati Vertis Venture 2 e Vertis Venture 3.
Con una dotazione di circa 30 milioni di euro, Vertis Venture 2 nasce per coprire la scarsità di capitali disponibili per la crescita delle startup italiane che hanno già ottenuto investimenti nelle fasi iniziali. È promosso dal Fondo Italiano d’Investimento e investirà in progetti imprenditoriali legati a tecnologie Industria 4.0 e alla digital transformation (robotica, meccatronica, automazione e tecnologie digitali), settori di eccellenza della ricerca e dell’innovazione italiane.
Vertis Venture 3 è il primo fondo in Italia interamente dedicato a investimenti nell’ambito del trasferimento tecnologico: con una dotazione di 50 milioni di euro, l’obiettivo della sua costituzione è un portafoglio di investimenti per favorire lo sviluppo di una nuova generazione di start-up e PMI innovative, a partire da accordi di partnership con università, centri e organizzazioni di ricerca, considerati un’eccellenza nel panorama italiano dell’innovazione. Investitori del fondo sono Cassa Depositi e Prestiti, Fondo Europeo per gli Investimenti e Compagnia di San Paolo.
Nel closing dei due fondi, lo studio ha seguito gli aspetti regolamentari, contrattuali e le negoziazioni con gli investitori, grazie a un team composto dall’equity partner Alessandro Corno (nella foto) e dal Tommaso Pepe. Gli investitori sono stati assistiti dall’avvocato Marta Roberti, in house di FEI.