
Mediaset e RTI hanno ritirato il ricorso d’urgenza al Tribunale di Milano per ottenere il sequestro di azioni proprie di Vivendi. Il sequestro era stato richiesto con ricorso depositato il 5 ottobre scorso nell’ambito nel giudizio risarcitorio di merito promosso da Mediaset e RTI contro Vivendi nel mese di agosto 2016, avente ad oggetto il contratto per l’acquisto della pay tv Mediaset Premium da parte della stessa Vivendi anche tramite uno scambio azionario.
Con comunicato stampa di venerdì 18 novembre (riportato dall’ANSA), Mediaset ha affermato di aver ricevuto rassicurazioni formali, deducendo in particolare che sarebbe stata rassicurata dalla “documentazione depositata in cancelleria da Vivendi che si è costituita in giudizio” mercoledì 16 novembre.
Tuttavia, in base a quanto poi riferito dall'ANSA, l'avvocato Ferdinando Emanuele (nelal foto) ha negato che Vivendi abbia dato alcuna rassicurazione formale, precisando che invece ha depositato una corposa memoria con “una serie di documenti che escludono il pericolo di alienazione delle azioni” e che, dopo aver letto tale memoria, “controparte deve aver capito che il ricorso non sarebbe stato accolto e ha comunicato la rinuncia del ricorso d’urgenza”.
Dopo la rinuncia di Mediaset e RTI al procedimento cautelare da loro proposto, prosegue soltanto il giudizio di merito e la prima udienza si terrà il 21 marzo 2017. Mediaset è assistita in giudizio dallo studip Mariconda con Vincenzo Mariconda, Michele Centonze, Luciano Castelli e da EJC - Roberti & Associati con Gian Michele Roberti e Guido Bellitti. Vivendi è assistita dallo studio Cleary Gottlieb, con Giuseppe Scassellati-Sforzolini, Ferdinando Emanuele e Francesca Gesualdi.