
Sono state 298.728 le domande di giustizia alternativa nel 2015, il 12% in più rispetto all’anno precedente, non considerando i dati relativi alla negoziazione paritetica. È il quadro nazionale della giustizia alternativa nel 2015 che emerge dal Rapporto Isdaci, promosso da Unioncamere, Camera di Commercio di Milano e Camera Arbitrale di Milano, presentato oggi a Palazzo Giureconsulti a Milano.
Sale del 9% il ricorso alla procedura di mediazione amministrata, con ben 196.247 domande registrate. Nel 13,2% dei casi si tratta di casi gestiti presso le Camere di commercio. Il valore medio della mediazione è di 137.862 euro, cresciuto del 24,6% rispetto all'anno precedente, mentre la durata del procedimento si attesta sui 103 giorni. Nel 52% dei casi chi propone la domanda di mediazione (volontaria), partecipa all’incontro facendosi assistere da un avvocato. Questa percentuale sale con riguardo agli aderenti, che richiedono l'assistenza di un avvocato nel 83% delle procedure. Gli organismi di mediazione si concentrano a Roma (12,5%), e a seguire a Napoli e Milano.
Nel 2015 sono state registrate 784 domande di arbitrato amministrato, con una crescita del 10% rispetto al 2014 e il 76% di queste è stato ricevuto dalle Camere Arbitrali delle Camere di Commercio. Il valore medio delle procedure è di 243.486 euro (escludendo quelle ricevute dalla Camera Arbitrale dell’Autorità Anticorruzione, pari a oltre 7 milioni di euro, e dalla Camera Arbitrale di Milano, pari a euro 3.769.515 e in crescita del +59% rispetto al 2014). Roma, Milano, Genova e Bologna da sole concentrano quasi la metà di tutte le camere arbitrali attive in Italia.
La Camera Arbitrale di Milano, azienda speciale della Camera di commercio di Milano, con 131 domande, copre da sola il 17% di tutte le procedure di ADR rilevate a livello nazionale. È inoltre l’istituzione che ha gestito il 52% delle procedure di riassegnazione dei nomi a dominio tenutesi nel 2015. Sul fronte della mediazione, Camera Arbitrale di Milano è inoltre promotore, capofila e responsabile della sperimentazione di un progetto il cui obiettivo è quello di estendere l’utilizzo della mediazione nei conflitti ambientali. Dopo un anno di attività, il prossimo 24 novembre verranno presentate a Milano le attività svolte fino ad ora in collaborazione con tutti i partners del progetto.